Tersan Puglia presenta ‘Filiere circolari’ il primo progetto per trasformare gli scarti delle filiere agricole in risorse preziose per le colture Cultura 21 Maggio 202521 Maggio 2025 Bari, 20 maggio 2025 – Si chiama “Filiere circolari” l’innovativo progetto di agricoltura rigenerativapresentato dalla Tersan Puglia di Modugno (Bari), attiva nel compostaggio dei rifiuti organici per laproduzione di biofertilizzante e biometano, con l’obiettivo di trasformare gli scarti delle filiere agricole inrisorse preziose per le colture, l’ambiente e la rigenerazione della terra. E il primo esempio virtuoso difiliera agricola completamente circolare in Puglia riguarda l’olivicoltura grazie alla collaborazione conAssoproli Bari, una delle più grandi organizzazioni di produttori di olio extra vergine di oliva su scalaeuropea (con 20mila produttori associati, 16 cooperative olivicole e 53mila ettari di terreni). In particolare, il progetto prevede il trattamento del fogliame accumulato durante le fasi di raccolta delle olive per dare vita, insieme ad altri materiali organici provenienti dalla raccolta differenziata, a un fertilizzante biologico da destinare agli stessi campi dai quali quelle stesse foglie provengono, per tornare a nutrire gli ulivi,arricchendo di preziosi microrganismi il suolo. Tersan Puglia In questa fase di avvio del progetto, Assoproli ha conferito a Tersan Puglia circa 40 tonnellate di fogliameche, trattate insieme ad altre risorse di natura organica, hanno consentito la produzione di 180 tonnellate di biofertilizzante tornato nei 150 ettari di uliveti evitando, al tempo stesso, l’emissione di 150 tonnellate di CO2 in atmosfera. “Questo progetto – ha dichiarato Leonardo Delle Foglie, amministratore delegato di Tersan Puglia – si inserisce nel percorso avviato cinquant’anni fa dalla nostra azienda volto alla valorizzazione dello scarto organico come preziosa risorsa per l’ambiente. Un ciclo virtuoso del recupero che non si chiude mai, continuando a generare valore che, nel nostro caso, significa la produzione del biofertilizzante Bio Vegetal, utile per la riattivazione biologica del suolo. Questo impegno riflette la nostra missione di rispettare e rigenerare la terra, garantendo un futuro più verde e sostenibile per le generazioni future”. La filiera dell’olio rappresenta, dunque, il primo step del progetto ‘Filiere circolari’ di Tersan Puglia che sta avviando lo stesso percorso anche in altri settori come quello vinicolo, dei freschi e delle paste alimentari con l’obiettivo di coinvolgere partner e aziende delle diverse filiere in percorsi strutturati e condivisi di agricoltura rigenerativa in grado anche di aumentare la resa dei terreni. Non solo supporto alla produzione, ma anche consulenza e assistenza per raggiungere obiettivi disostenibilità: nel corso del programma, infatti, Tersan Puglia accompagna le aziende del progetto offrendo loro una serie di servizi mirati al miglioramento dell’impatto delle loro attività. Tra questi l’affiancamento in un percorso specifico di miglioramento della carbon footprint delle singole attività agricole. In questo modo si va ad alimentare la catena del valore sostenibile migliorando la fertilità biologica e la produttività dei suoli. Durante l’incontro di presentazione del progetto, tenutosi in Tersan Puglia, si è svolto anche il workshop “Olivicoltura sostenibile. L’importanza della fertilità biologica del suolo” un modulo formativo dedicato ai tecnici agronomi di Assoproli Bari su utilizzo e vantaggi del biofertilizzante – prodotto anche con le foglie di scarto degli oliveti – specifico per questi suoli, con un focus sul valore aggiunto dei microrganismi presenti nel fertilizzante in campo agronomico. “Questo workshop rientra nell’impegno di Tersan per fare informazione e promuovere pratiche agricolesostenibili e rigenerative – ha dichiarato Luca Brenna, responsabile d’Impatto di Tersan Puglia – volte alrecupero della fertilità biologica del suolo e alla trasformazione degli scarti agricoli in risorse utili. Ilpercorso avviato con Assoproli Bari ci apre le porte dell’olivicoltura che è sicuramente tra le attivitàagricole più preziose del nostro territorio e dell’intero Paese. Abbiamo in animo di far crescere il progetto,coinvolgendo altre filiere agro-alimentari, con l’obiettivo di migliorare la produttività delle colture e lasalute dei suoli, favorendo al tempo stesso una gestione più efficiente e sostenibile degli scarti diproduzione”. “La sostenibilità ambientale è uno dei nostri obiettivi principali – ha dichiarato Andrea Pezzolla, responsabile tecnico di Assoproli Bari -. Oggi si parla di valorizzazione e riutilizzo dei sottoprodotti e il progetto che portiamo avanti con Tersan Puglia parte proprio dalla valorizzazione delle foglie di ulivo, uno dei sottoprodotti principali della filiera olivicola olearia che oggi non viene utilizzato propriamente all’interno dei frantoi. Quello che vogliamo cercare di fare è raggiungere l’obiettivo di produrre un fertilizzante partendo da matrici 100% della filiera olivicola olearia, in questo caso le foglie di ulivo”. Tersan Puglia Tersan Puglia nasce nel 1974 grazie all’illuminazione del fondatore Silvestro Delle Foglie: trasformare i rifiuti organici in un fertilizzante naturale prezioso per l’agricoltura. Occorrono oltre vent’anni affinché il valore agronomico e ambientale del fertilizzante organico della società inizi a essere apprezzato sul mercato, dominato dai prodotti chimici. Oggi Bio Vegetal – primo bio fertilizzante certificato Bioagricert in Puglia -, attraverso il suo mix unico di microorganismi, aumenta la fertilità biologica del suolo e la performance qualitativa e quantitativa delle produzioni agricole. La società dispone di uno dei più moderni ed efficienti impianti di compostaggio industriale del sud Italia, in grado di offrire alla collettività un servizio prezioso, trasformando i rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata in un prodotto utile e sempre più richiesto dagli operatori agricoli. Dopo essere diventata nel 2022 Società Benefit (impresa che persegue concretamente, oltre agli obiettivi di profitto, anche un impatto positivo su società e biosfera) oggi Tersan Puglia è una ‘B Corp’, avendo ottenuto la certificazione da B Lab (che la connota come impresa ‘rigenerativa’, cioè che restituisce al pianeta e ai propri stakeholder più valore economico, sociale e ambientale di quanto ne assorba).