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Dal 12 al 14 maggio a Roma si svolge il Giubileo delle Chiese Orientali

Piazza San Pietro per il Giubileo delle Chiese Orientali
Maria Silvia Quaranta

di M. Siranush Quaranta

Locandina del Giubileo
Locandina del Giubileo

Per tre giorni con il Giubileo delle Chiese Orientali nella Basilica di San Pietro e di Santa Maria Maggiore, si susseguiranno le liturgie in rito armeno, bizantino, copto, etiopico. Agli eventi potranno partecipare fedeli, patriarchi, metropoliti, arcivescovi e rappresentanti delle Chiese Orientali in comunione con Roma.

A rendere noto il calendario liturgico del nuovo Pontefice Leone XIV è stato il maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, mons. Diego Ravelli. Questo è il tredicesimo dei grandi eventi giubilari, richiamando a Roma più di 5.000 fedeli e rappresentanti delle chiese orientali. I partecipanti provengono da Paesi di tutti i Continenti, tra cui Italia, Stati Uniti, Ucraina, Spagna, Etiopia, Francia, Brasile, Argentina, Messico, Canada, Pakistan, Colombia, Bangladesh.

A loro è dedicato il Giubileo in programma dal 12 al 14 maggio, tre giorni scanditi dalle diverse celebrazioni.

Ieri lunedì 12 maggio, alle 8:30, nella Cappella del Coro della Basilica di San Pietro si è tenuta la Divina Liturgia in rito etiopico, guidata dalle Chiese etiopiche ed eritree, presieduta dal cardinale Souraphiel, concelebrato dall’arcivescovo Menghsteab e con il saluto del cardinale Claudio Gugerotti; alle 13:00, invece, nella Cappella Paolina della Basilica di Santa Maria Maggiore si è svolta la Divina Liturgia in rito armeno, organizzata dalla stessa Chiesa armena, introdotta da Sua Beatitudine Raphael Bedros XXI Minassian, alla presenza del cardinale Gugerotti; a seguire nello stesso luogo alle 15:00 è stata la Chiesa copta a guidare la Divina Liturgia nel proprio rito, celebrato dal patriarca Sedrak alla presenza sempre del cardinale Claudio Gugerotti.

Divina Liturgia in rito etiopico @vaticannews.it
Divina Liturgia in rito etiopico @vaticannews.it
Liturgia in rito copto @vaticannews.it
Liturgia in rito copto @vaticannews.it

Martedì 13 maggio alle 13:00, nella Basilica di San Pietro è stata celebrata la Divina Liturgia in rito siro-orientale, con l’Anafora di Addai e Mari, ovvero l’antica preghiera eucaristica cristiana caratteristica della Chiesa Sira d’Oriente (a coordinare la celebrazione saranno la Chiesa caldea e quella Siro-malabarese); alle 18:45 la Basilica Liberiana (Santa Maria Maggiore) ha ospitato i Vespri in rito siro-occidentale, organizzati dalla Chiesa siro-cattolica, da quella maronita e da quella siro-malankarese; alle 21:00 sul sagrato della medesima Basilica si è poi tenuto l’Akathistos, l’inno di lode alla Madre di Dio, a cura dei Collegi in Urbe con presenza bizantina.

Mercoledì 14 maggio, giorno del pellegrinaggio giubilare delle Chiese orientali, alle 10:00 in Aula Paolo VI è prevista l’Udienza con Papa Leone XIV, e successivamente alle 14:00 si tornerà in San Pietro per una Divina Liturgia in rito bizantino che sarà guidata dalle chiese greco-cattolica melchita, greco-cattolica ucraina, greco-cattolica romena, insieme con le altre Chiese sui iuris di rito bizantino (sarà presente l’Eparchia di Lungro guidata dal Vescovo Donato Oliverio e da Zoti Giampiero Vaccaro, parroco di San Costantino Albanese, in provincia di Potenza, e di San Giovanni Crisostomo a Bari)).

Questo evento darà la possibilità di incontrarsi, pregare insieme e testimoniare la ricchezza delle proprie traduzioni liturgiche e spirituali in unità con il successore di San Pietro, per vivere l’esperienza delle profonde tradizioni spirituali delle Chiese Cattoliche Orientali.

Divina Liturgia in rito armeno presieduta dal patriarca Minassian @vaticannews.it
Divina Liturgia in rito armeno presieduta dal patriarca Minassian @vaticannews.it

In questo Giubileo la Chiesa armena ha avuto un ruolo significativo, con una solenne celebrazione liturgica secondo il rito armeno, una delle tradizioni più antiche e suggestive del cristianesimo orientale. L’evento rappresenta un segno tangibile di comunione tra le Chiese cattoliche di rito orientale e la Chiesa universale, in un momento dedicato al rinnovamento spirituale e all’unità dei cristiani.

Come riferisce Vatican news, la liturgia in rito armeno è stata celebrata dal patriarca Minassian, con la presenza del cardinale Claudio Gugerotti (segretario del Dicastero per le Chiese Orientali) e di mons. Michel Jalakh (prefetto del medesimo Dicastero); inoltre vi erano rappresentanti diplomatici, tra cui l’ambasciatore della repubblica d’Armenia presso la Santa Sede Boris Sahakian e l’ambasciatore della Repubblica d’Armenia in Italia Vladimir Karapetian. A seguire la celebrazione figuravano vescovi, sacerdoti e fedeli provenienti dalle comunità armene di tutto il mondo, insieme a rappresentanti delle altre Chiese orientali cattoliche. Il rito armeno, con i suoi canti liturgici, i paramenti riccamente simbolici e la lingua classica, consente di vivere un’esperienza spirituale profonda.

Sua Beatitudine Raphael Bedros XXI Minassian @vaticannews.it
Sua Beatitudine Raphael Bedros XXI Minassian @vaticannews.it

Come ha ricordato il patriarca della chiesa armeno-cattolica nella sua Omelia quello che viviamo è un tempo di rinnovamento, in cui si può cercare di vincere l’odio e “recuperare il senso della fraternità universale. Noi, figli della Chiesa armeno-cattolico orientale, testimoni di secoli di fede e di martirio, siamo chiamati oggi in questo tempo di continue guerre in Medio Oriente e nel mondo, a testimoniare con la vita e con il sangue la fedeltà a Cristo, rafforzando la nostra fede radicata nella carità e nell’amore cristiano”. Sua Beatitudine ha anche rivolto parole di gratitudine al Signore per il dono di Papa Leone XIV.

Il cardinale Gugerotti, alla fine della celebrazione, ha voluto ricordare la data del 24 aprile, giorno in cui si commemora il Genocidio armeno:” siete così vicini alla croce del Signore, con cui avete condiviso una serie di sofferenze”, (come riferito da Robert Attarian, Vatican news), descrivendo la Chiesa armena “una Perla” all’interno della cattolicità.

Il Giubileo delle Chiese Orientali intende valorizzare le radici comuni della fede e promuovere la conoscenza e il rispetto delle diverse espressioni della tradizione cristiana, in un contesto di comunione e pace.

Roma ospita 14 Chiese Orientali Cattoliche e tra queste sono presenti due Chiese Armene, San Nicola da Tolentino e San Biagio della Pagnotta degli Armeni e il Pontificio Collegio Armeno.

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