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Teatro. In scena “TERZANI” sabato 10 maggio a Bari alla Casa di Pulcinella

Note di regia

E’ un progetto ambizioso che nasce con la piena consapevolezza che scrivere
qualcosa di e su Tiziano Terzani (Firenze, 14 settembre 1938 – Pistoia, 28 luglio 2004)
sfida ogni capacità di sintesi. In molti ormai sostengono che dovrebbe essere letto e
studiato anche nei programmi scolastici. Anche perché, negli ultimi anni della sua
vita, quest’uomo carismatico dalle forti passioni civili, avvia un “pellegrinaggio” che
lo porta ad intervenire in diverse scuole e incontri pubblici: considera i giovani e gli
studenti i suoi potenziali e migliori interlocutori, possibili depositari di una nuova
coscienza cosmica, del “noi più che dell’io”, i “ribelli spirituali” dei quali il mondo dioggi avrebbe tanto bisogno.

Terzani

Personaggio amatissimo (e anche odiato) per la sua
natura schietta e il suo linguaggio libero, urticante, diretto, privo di fronzoli e di ogni
intellettualismo: collaboratore di testate importanti come Der Spiegel, La Repubblica
e Corriere della Sera (scrive articoli sugli assassinii di Robert Kennedy e Martin
Luther King), scrittore di successo di molti libri. Un successo conquistato di viaggio
in viaggio, di trincea in trincea, di guerra in guerra (Vietnam, Cambogia, Laos,
Filippine), di delusione in delusione per le rivoluzioni sperate e mancate (Mao-Pol
Pot-Marcos), corrispondente di guerra attento a capire le reali ragioni dei conflitti
bellici, giornalista-viandante a caccia di quel livello di verità al di là dei dati e fatti
ufficiali, esploratore di sentieri impervi, lontano dai salotti, disposto se necessario a
sporcarsi le mani, ad aprire la vita ad altri possibili modi di pensare, ad altri sviluppi
economici meno disumanizzanti (green economy) ai valori e alla spiritualità
dell’uomo di ogni latitudine e longitudine. Questo moderno Ulisse, allergico al
Palazzo dei Poteri, appoggia Gino Strada ed Emergency nella causa “Fuori l’Italia
dalla guerra”, conosce da vicino Madre Teresa di Calcutta e il Dalai Lama.

L’ultimo viaggio, “Un altro giro di giostra”, il più difficile, lo compie alla ricerca di una
possibile cura contro il cancro da cui è affetto: lo affronta con lo stesso spirito
giornalistico di sempre, con l’analisi puntuale delle tecniche della più moderna
medicina occidentale e quelle della medicina alternativa. In meditazione per lungo
tempo sull’Himalaya, troverà una pace interiore che lo porterà ad accettare
serenamente la morte. La drammaturgia prevede che Tre Spiriti fiorentini d.o.c.
scendano dagli spazi celesti sul Pianeta Terra per “capire da vicino” quel che sta
accadendo: in primis quello di Terzani, affiancato da Oriana Fallaci (Firenze, 29
giugno 1929 – Firenze, 15 settembre 2006), sua concittadina, dai vissuti molto simili:
inviato speciale, giornalista-scrittrice-intervistatrice di grandi personaggi, ammalata
di cancro. Con lei Terzani, in occasione degli attentati dell’11 settembre 2001 alle
Torri Gemelle, sulla questione Islam, è stato in fortissima polemica.

Terzani

Il Terzo Spirito per affinità storico-esistenziali, malgrado il secolare gap temporale che lo divide da
Terzani (e dalla Fallaci), è quello di un altro illustre fiorentino: Dante Alighieri
(Firenze, tra il 21 maggio e 21 giugno 1265 – Ravenna, 14 settembre 1321) disceso
sulla Terra per aggiornare la Divina Commedia. Il Giornalista-Inviato-Scrittore e il
Sommo Poeta (in un clima di simpatica complicità, ognuno nel proprio stile, in tempi
diversi), hanno incontrato e raccontato di personaggi e luoghi, compiuto un viaggio
nell’Inferno-Purgatorio-Paradiso del mondo: entrambi hanno amato l’umanità, la
poesia, amato visceralmente Firenze, anche se avranno, come anche la Fallaci, forti
momenti di rottura con la loro città. Lo spettacolo con gustosi momenti di teatro nel teatro, ricco di contaminazioni di stili, di linguaggi e di emozioni, leggero e dai
contenuti di grande attualità (guerra-pace, rapporto uomo-natura, sviluppo
ecosostenibile, clima-biodiversità del Pianeta-spiritualità orientale) è sorretto da un
ritmo scorrevole, da musiche, pantomime, momenti di teatro di figura e sapienti
video-art.

Lo Spettacolo ha ricevuto vari riconoscimenti tra cui il Premio Miglior
Spettacolo in assoluto nell’ambito della Rassegna Teatrale Scena.0 – (Taranto – 26
Ottobre 2024). Lo spettacolo parteciperà di diritto nel 2025 ad una Rassegna
Nazionale. Allo spettacolo ha fatto seguito la pubblicazione dell’omonimo libro
Terzani, Anam il senza nome – (Gelsorosso Editore)

9 maggio 2025

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