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A Bari un 8 marzo all’insegna della cultura

8 marzo giornata internazionale dei diritti delle donne
Maria Silvia Quaranta

di M. Siranush Quaranta

Locandina azione urbana Donne Meridiane
Locandina azione urbana Donne Meridiane

Bari ha voluto celebrare l’8 marzo con una serie di iniziative culturali, organizzate dalle tante associazioni presenti e attive sul territorio. Organizzata dall’artista Jasmine Pignatelli, su iniziativa della consigliera Micaela Paparella e di Paola Romano, assessora alle Culture, si è tenuta l’azione urbana “Donne Meridiane”, in forma di pubblica affissione in 60 punti della città di manifesti dedicati a 10 donne baresi che hanno lasciato un segno anche a livello nazionale e internazionale: Sabina Anemone, Pina Belli D’Elia, Marilena Bonomo, Mariolina De Fano, Chiara Fumai, Elena Guaccero, Cecilia Mangini, Franca Maranò, Maria Rinaldi Amendola, Chiara Samugheo.

Suggestioni al femminile dell'Associazione SAID
Suggestioni al femminile dell’Associazione SAID

In mattinata presso la Sala Mostre Comune di Bari, la SAID (associazione internazionale docenti) ha presentato “Suggestioni al femminile”, con la presenza dei proff. Virna Iacobellis e Nicola Cutino. Dopo i saluti inviati dal sindaco di Bari Vito Leccese, e del prefetto di Bari dott. Francesco Russo e dalla CRI, è intervenuto il Console onorario della Repubblica d’Armenia in Bari Dario Rupen Timurian, tracciando la presenza di donne armene a partire dal Medioevo in terra di Puglia e di importanti figure femminili in Armenia: in Puglia troviamo nel 1011 Archontissa, tre secoli dopo Armenissa e infine Giovanna di Taranto (figlia di Filippo I d’Angiò) che nel 1316 divenne la terza moglie di Oscin d’Armenia; tra le figure armene del ‘900 ricordiamo Shushanik Kurghinian scrittrice, poetessa e giornalista, Diana Abgar scrittrice e filantropa armena della diaspora, Silva Kaputikian  poetessa, docente universitaria e attivista politica. Durante l’incontro la prof.ssa Iacobellis ha ricordato che l’uomo è capace mi trasmettere e modificare con le proprie parole addirittura la composizione molecolare dell’acqua: noi siamo fatti per l’80% di acqua e quindi si comprende quali modificazioni si possono avere nel sentirci rivolgere sia parole e atteggiamenti negativi e sia parole amorevoli e positive. Amore genera amore e su questo si deve fondare l’esistenza umana. E su queste tematiche si sono alternati gli interventi musicali di Giuliano Ciliberti, i lavori delle varie pittrici, e i lavori poetici dei diversi autori. Il prof. Cutino ha ricordato una frase di Elie Wiesel (Premio Nobel per la pace):” ho giurato di non stare mai in silenzio virgola in qualunque luogo e in qualunque situazione in cui degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni punto dobbiamo sempre schierarci la neutralità favorisce l’oppressore, mai la vittima punto il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato”. Occorre accendere la luce sulla situazione femminile, facendo analisi, denunce e proposte perché ancora oggi nascere donna significa mettere in conto una storia dove si intrecciano emancipazione e sottomissione, libertà e schiavitù, parità e diseguaglianza, rispetto e soprusi. Finché si parlerà ancora di “Festa della donna”, vorrà dire che l’umanità ha subito una sconfitta, che non c’è parità di genere, che la donna deve continuare a lottare per emergere e far valere i propri diritti.

V edizione Donne in libertà
V edizione Donne in libertà

Nel pomeriggio altri due eventi hanno interessato la comunità barese: alle 17.00 presso la Biblioteca di quartiere “Don Bosco” il Movimento Internazionale “Donne e Poesia”, con la sua presidente Anna Santoliquido, ha organizzato la V edizione “Donne in libertà”, dove si sono alternate le mostre di pittura e di fotografia, recital di poesie, letture, interventi artistici.

Mostra sulla fotografa Tina Modotti
Mostra sulla fotografa Tina Modotti

Presso il Centro Polifunzionale (ex Palazzo delle poste) dal 6 fino al 18 marzo è invece possibile visitare la mostra “Tina Modotti. Donna, fotografa, militante. Una vita tra due mondi”:si tratta di un’artista che con i suoi scatti, che riguardano in particolare il periodo in cui visse in Messico (1923-1930) è riuscita a rappresentare il suo mondo di donna, attrice, attivista, manifestando appieno il suo impegno sociale. Per l’8 marzo la Race for the Cure 2025 Bari (che sostiene la lotta contro il tumore al seno promuovendone la prevenzione) ha organizzato in questo spazio la sua prima riunione. La mostra a cura di Ada Scalzi (associazione Storia e Memoria dei Castelli Romani) ha ottenuto il sostegno per l’esposizione a Bari di Rossella Mazzotta – Terra Nova, di Bottega Fine Art, Gelsorosso e Adirt, con la presenza delle istituzioni nelle figure della vicesindaca Giovanna Iacovone e della consigliera Micaela Paparella, e con il patrocinio del Comune di Bari e dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”.

Bari ha voluto così parlare di donne, non attraverso sterili festeggiamenti, ma attraverso iniziative che ne hanno descritto le mille sfaccettature, utilizzando la cultura a 360 gradi, perché solo con la conoscenza si può combattere l’ignoranza, l’indifferenza e la crudeltà che caratterizzano tuttora la nostra società.

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