Donazione di sangue promossa dal Consolato della Repubblica di Armenia in Bari e presentazione trilogia di Yeghishe Charents Comuni Cultura Eventi Libri 17 Gennaio 202518 Gennaio 2025 di M. Siranush Quaranta Consolato onorario della Repubblica d’Armenia in Bari Il Consolato onorario della Repubblica d’Armenia in Bari si è insediato il 28 settembre 2024, con il console onorario dott. Dario Rupen Timurian. In considerazione della ormai centenaria presenza della comunità armena in Bari, completamente integrata e attiva nel tessuto cittadino, il Consolato onorario armeno di Bari, circoscrizione Puglia, ha deciso di organizzare l’evento “Uniti dalla Gratitudine. Un abbraccio lungo un secolo”, una giornata di donazione del sangue, che si terrà il 23 gennaio 2025 presso l’ospedale di Venere di Carbonara (Bari), con il patrocinio della Regione Puglia e del Comune di Bari. Come ha ricordato il dott. Timurian:” L’iniziativa mira a promuovere un gesto di concreta solidarietà e riconoscenza verso la comunità italiana e pugliese in particolare, sottolineando l’importanza di continuare con senso di dovere morale, oltre ai diritti, nel percorso di accoglienza e integrazione. Donare il sangue è un atto semplice ma di grande impatto, che può salvare vite e dimostrare appartenenza alla società che ci accoglie”. Chiunque volesse aderire all’iniziativa o chiedere informazioni, può contattare il Consolato onorario della Repubblica d’Armenia in Bari inviando un messaggio Whatsapp al numero +39 375 909 2438, anche per espletare le eventuali formalità di carattere anamnestico che precedono la donazione. Inoltre, sempre il 23 gennaio alle ore 18,30 il Museo Civico di Bari ospiterà l’incontro “Yeghishe Charents. Antologia delle opere poetiche” (1911-1922; 1922-1937) ed. Leonida, con la partecipazione della curatrice Naira Ghazaryan. All’evento sarà presente una rappresentanza del personale della missione diplomatica dell’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia. Locandina dell’evento “Uniti dalla gratitudine” Presentazione della trilogia delle opere di Yeghishe Charents La presenza armena nel capoluogo pugliese è storicamente antica, come attestato anche da una pergamena custodita nella Basilica di San Nicola risalente al 990 d.C. e riportante in calce la prima firma in caratteri armeni, in cui si legge: “Io Giuseppe Chierico Sono Testimone – Yes Husep yerets vka em” (documento presente nel Codice Diplomatico Barese). A partire dal XII secolo la comunità armena locale si assimila completamente a quella cittadina, per fare poi la sua ricomparsa come realtà territoriale a partire dal 1913 quando il poeta ed intellettuale armeno Hrand Nazariantz, proveniente da Costantinopoli, giunge a Bari avendo sposato Maddalena de Cosmis, originaria di Casamassima (Bari). Grazie al suo impegno e alla sua lungimiranza nel 1924 giunge e si insedia sulle sponde baresi la colonia armena diasporica proveniente dalla Grecia e fuggita al Genocidio armeno. Grazie all’interessamento di varie personalità politiche e private, associazioni ed enti, per gli armeni di Bari nel 1926 viene creato il villaggio “Nor Arax” (che in armeno significa Nuovo Arasse, dal fiume che scende dall’Ararat per sfociare nel Golfo Persico) inaugurato il 30 maggio 1926 a Roma alla presenza del politico Luigi Luzzatti, di Umberto Zanotti Bianco, rappresentante e futuro presidente dell’ANIMI (Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno), di Hrand Nazariantz, di nobili e autorità che avevano preso a cuore la causa armena. Da qui comincia la seconda parte della vita degli armeni della diaspora, che trovano in Bari una patria “sorella” da cui ripartire, senza mai dimenticare le proprie radici, la propria lingua, cultura e tradizioni, che continuano tuttora a tramandare alle nuove generazioni.