di Clelia Conte

È atterrato da Teheran, l’aereo che ha riportato in patria la giornalista Cecilia Sala grazie a un faticoso lavoro speso dalla diplomazia e dall’ intelligence. la giornalista è stata rilasciata dalle autorità iraniane e finalmente arriva Italia. Il padre commosso non vedeva l’ora di riabbracciarla “E’ finito un incubo”, ha detto.

La premier Giorgia Meloni, si è congratulata con tutti quelli che hanno contribuito a far si che si sia potuto trattare con l’Iran per il ritorno di Cecilia e che finalmente abbraccerà i suoi cari. Il Presidente ha informato personalmente i genitori del atteso ritorno della giornalista
   Cecilia Sala, era detenuta in Iran dal 19 dicembre.

Grande applauso nell’aula del Senato e della Camera dei Deputati: una soddisfazione bipartisan! Finalmente una buona notizia e oggi può festeggiare tutto il Paese.

Una parentesi triste finita bene ma bisognerebbe capire la connessione con l’ingegnere iraniano arrestato, Moamed Abedini.

Infatti con la liberazione di Cecilia Sala potrebbe prospettarsi anche la liberazione di Mohammad Abedini Najafabadi, l’iraniano fermato a Malpensa lo scorso 16 dicembre su richiesta degli Stati Uniti, in carcere a Opera.
L’ingegnere di 38 anni, ha chiesto gli arresti domiciliari, e potrebbe essere scarcerato solo con una richiesta del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Questa richiesta non è ufficiale ma potrebbe presto essere trasmessa negli ambienti giudiziari milanesi.