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LA NAVE DI FUOCO il romanzo avvincente di Nicolò Carnimeo

di Piero Fabris

Copertina del libro

La nave di fuoco (Mursia Editore Pagg.262. € 18,00) è un romanzo avvincente. Un libro, quasi come un diario di bordo di uno spirito curioso e allo stesso tempo dinamico e contemplativo, grazie al quale, Nicolò Carnimeo, ci restituisce la figura di Francesco Caracciolo, uno dei più grandi uomini di mare italiano, l’unico a mettere sotto scacco la flotta inglese di Horatio Nelson. Lo scrittore puntando il binocolo sull’animo giovanile dell’ammiraglio, lo libera dalle immagini stereotipate della sua effige mitizzata, presentandolo come essere umano: carne, ossa, passione, voglia di rialzarsi e capacità d’Ascolto. Vogando sulle tracce di Caracciolo si coglie l’invito a osservare, a usare la propria testa e a non abbandonarsi ai flutti dell’apparenza. Un libro come invito a far della propria vita una palestra per evolversi e dell’immensità del mare una biblioteca di saggezza dove i confini si annientano. Un libro come un’avventura che immerge in atmosfere rarefatte, quelle che fanno vela verso luoghi avvolti nella bruma magica dove si assapora la sostanza del tempo. L’autore dà la parola a Francesco Caracciolo, alla sua interiorità, alla freschezza di chi conosce il mare e i venti e ci consegna pagine di un baule d’esperienze, utili per valutare trame che nascondono intrighi, complotti, bari presi solo dai propri interessi, dall’avidità di potere.

Ritratto dell’Ammiraglio Francesco Caracciolo

La nave di fuoco è un romanzo incantevole, un intreccio di storia e percorsi interiori, ricamo di arterie e vene di passione tra i vicoli di Napoli e i porti di Algeri, dove la missione l’arabica, preziosa miscela di caffè è un invito a comprendere l’autentico significato di chi porta alle labbra meccanicamente una tazzina di quella sostanza scura e amara che frettolosamente si ingurgita. Sulle onde di questo romanzo che svela l’alta chimica, della “materia oscura” proprio come il caffè e la carezza del suo aroma, si approda a porti d’aggregazione dove la “lingua scottata” da certe miscele selezionate, dal retrogusto amaro come la vita, favorisce il dialogo senza preconcetti, preludio a incontri d’anime elevate e a visioni di futuro armonico. Un romanzo come una ricetta sul come berlo per assaporare fino in fondo il significato di certe bevande! Pagine, quindi, per soffermarsi a riflettere su come una sostanza “macinata”, ridotta in polvere scura, (simbolo di rielaborazione) possa cambiare stato (modi di vedere) e lasciarsi attraversare dall’acqua bollente (dell’esistere) per sgorgare in vaporose emozioni (avventure), pronte per essere accolte tra i palmi di una tazzina, simbolo di accoglienza per nutrire e destare mente e cuore al buono che ci circonda. Francesco Caracciolo davanti alla nave di fuoco trova la scintilla per missioni di consapevolezza, Nicolò Carnimeo con la sua passione per il mare senza confini ci fa dono di lenti di meditazione, curiosità per onorare vicoli di una città come Napoli che a pochi mostra le solide mura mistiche come la cappella del Cristo velato, sacrestia del tempio interiore, scrigno prezioso, laboratorio d’elevazione di spiriti come quelli di Raimondo di Sangro, il principe di San Severo. Per alcuni il Caffè è solo un affare per dominare il mondo e riempire le casse di danaro, per altri è un sentiero per far rotta verso cieli dove acqua e mare si congiungono in attimi d’Eterno, grazie al sale il sapore della vita disciolto nella tempesta di cavalloni che sanno travolgere o sconvolgere ogni progetto umano, troppo umano.

Nicolò Carnimeo

Nicolò Carnimeo insegna Diritto della Navigazione all’Università di Bari. Da sempre racconta il mare con articoli, saggi e in tv nella trasmissione di Rai 1, “Linea blu” di cui è consulente. Ha fondato la “Vedetta del Mediterraneo”, ente per la promozione della cultura del mare che ha sede in una torre sul porto di Giovinazzo. I suoi libri: “Nei mar dei pirati” e “Come è profondo il mare” hanno ricevuto molti riconoscimenti.  Gira per il Mediterraneo con la sua vela Camomilla a caccia di storie, adora il mare di Puglia dove è nato, ma da sempre considera Napoli la sua città elettiva.

17 dicembre 2024

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