Omicidio Giulia Cecchettin: ergastolo per Turetta Cronaca 3 Dicembre 20247 Dicembre 2024 di Anna Gomes La Corte d’Assise di Venezia ha decretato oggi alle 16, il verdetto di ergastolo nei confronti di Filippo Turetta, il giovane colpevole di omicidio premeditato, senza l’accusa di cattiveria e stalking. Solo quando avrà 48 anni potrebbe ottenere la libertà condizionale. Giustizia è fatta. Ma cosa ci resta di questa condanna? Dolore, tantissimo dolore non solo per le famiglie Cecchettin e Turetta, ma per tutti noi Italiani che abbiamo sofferto come se Giulia fosse stata una nostra figlia, sorella o nipote. Giulia era una ragazzina come tante che si era fidata del fidanzatino, anche lui impegnato nello studio e apparentemente “per bene”, deluso profondamente dalla decisione della ragazza di mollarlo, di non voler più condividere con lui un percorso di vita insieme. Turetta è entrato nel carcere di Verona il 25 novembre dello scorso anno, dopo una settimana dal delitto e dall’arresto in Germania dove fu ritrovato. Ha passato il tempo ad ascoltare musica, a fare ginnastica e a leggere proprio come un “bravo ragazzo” . La sentenza non restituirà Giulia ai propri familiari condannando al carcere il giovane ventiduenne. Quello che spaventa, è in fondo la fragilità emotiva di questi ragazzi che non accettano un diniego, che non accettano l’interruzione motivata di una ragazza, di una relazione sentimentale che si interrompa contro la loro volontà. E purtroppo non è il solo. Questi “femminicidi” sono e saranno comunque una amara sconfitta per tutta la società civile: ed ergastolo sia.