Talk show “La DIDACTA che ti Puglia” per tirare le somme sulla prima edizione a Bari Cultura Regione scuola 19 Ottobre 202419 Ottobre 2024 di Maria Silvia Quaranta Si chiude il sipario su DIDACTA Italia ospitata quest’anno dal 16 al 18 ottobre presso la Fiera del Levante di Bari. Si è trattato del più importante evento fieristico dedicato alla formazione, all’innovazione scolastica e alla ricerca scientifica, che ha registrato un record d’afflusso di oltre 11.000 visitatori tra docenti, dirigenti scolastici, professionisti, addetti ai lavori. Lo stand C&C presente in Fiera Altre aziende in esposizione L’edizione barese ha mantenuto il suo format con l’allestimento di sale per i workshop immersivi e i vari seminari, panel tematici e la presenza di circa 150 stand di aziende di tutta la filiera del mondo scolastico che hanno potuto proporsi ad un pubblico non solo legato al settore scolastico. Momento iniziale con Antonio Stornaiolo Durante il talk show finale “La DIDACTA che ti Puglia”, si sono tracciate non solo le somme di questa edizione pugliese, ma si è anche esplorato il ruolo della scuola intesa come crescita culturale ed emotiva dell’individuo e della società. L’incontro moderato dal giornalista Enzo Magistà ha visto la presenza di Cristina Grieco, dirigente dell’URS Toscana, e di Sebastiano Leo, assessore all’istruzione della Regione Puglia, con la simpatica partecipazione dell’attore e conduttore tv Antonio Stornaiolo. L’incontro finale si è svolto nella sala dedicata a Gaetano Salvemini, dove capeggiava una sua frase “L’insegnante deve educare lo studente a partecipare alla vita pubblica come individuo libero e pensante”. La dott.ssa Grieco ha confermato che la fiera quest’anno si è spostata da Firenze a Bari, per l’esigenza di capire dove sta andando la scuola. Con Gaetano Salvemini abbiamo un modello di scuola laica, con uno spirito di autonomia e libertà, il cui modello è stato seguito per un lungo periodo. Ma oggi è ancora attuale? DIDACTA è stata l’occasione per tracciare lo stato dell’arte e guardare nuovi orizzonti, ma per far questo è necessario lavorare insieme. La scuola può ancora dare tanto, come è stato anche attestato dalla grande affluenza di pubblico della tre giorni barese, dimostrando passione ed entusiasmo nell’intenzione di voler dare ai ragazzi gli strumenti necessari per affrontare il mondo. La scelta di Bari non è stata casuale in quanto sin dalla prima edizione del 2017 a Firenze essa è stata sempre presente come protagonista, in quanto registra un sistema scolastico attivo e dinamico. Lo scopo della fiera barese è stato quello di portare il meglio della riflessione, della ricerca innovativa a chi non può seguirlo nella sede fiorentina. Non si è trattato soltanto di un evento commerciale, ma l’occasione per una formazione di qualità, per un confronto sui nuovi obiettivi che la società propone, tra attori che hanno ruoli differenti ma tutti ugualmente importanti. “Il sistema scuola deve crescere nell’innovazione, riuscendo a fornire ai ragazzi opportunità e competenze trasversali, e cambiando spazi, tempi, organizzazione. Il ruolo della scuola è quello di riportare ad una trasformazione utile e costruttiva dei suoi ragazzi. È stato un grande successo a partire dalla partecipazione, ma non solo, anche per la vivacità, la curiosità, l’entusiasmo che sia i docenti che i dirigenti scolastici dimostrano. La scuola pugliese è attiva, con un sistema scolastico ricco e variegato. Portare DIDACTA in Puglia ha significato anche un segnale di attenzione da parte del comitato organizzatore” ha confermato la Grieco. Intervento dell’assessore Leo L’assessore Leo ha ribadito come la scuola sia una delle istituzioni più importanti poiché opera in sinergia con il territorio, ma purtroppo la tecnologia delle aziende è molto più avanti rispetto a quella scolastica, in un mondo dove oggi tutto è fluido e senza confini. In quest’ottica appaiono importanti gli ITS (istituti tecnici superiori), con la loro offerta formativa completa e di alto livello, connettendo maggiormente l’ambito scolastico con il mondo reale, lavorativo ed economico. La scuola deve essere capace di fornire gli input, dando le conoscenze importanti, trasversali da cui poi far gemmare tutto il resto. Per tre giorni Bari è diventata la capitale della scuola, ricordando che questa istituzione “non deve insegnare cosa pensare, ma come pensare “ha detto Leo “La Puglia è un’eccellenza, con un humus importante e valido. Il mondo oggi è connesso, integrato, globale, e per raggiungere risultati fattivi è necessario cooperare e muoversi insieme, mettendo in sinergia i territori e le istituzioni”. La sindaca Lisci descrive l’apertura della scuola d’infanzia alle Isole Tremiti La sindaca delle Isole Tremiti Annalisa Lisci ha poi descritto l’iter che ha portato alla riapertura della scuola dell’infanzia: erano 25 anni che le Isole Tremiti non avevano una scuola, con relativi problemi familiari ed economici; oggi 7 bambini di tre anni frequentano la scuola dell’infanzia. In questo modo si è creato l’embrione di una nuova società attraverso e per mezzo della riapertura di un’istituzione importante come quella scolastica. La società deve essere il capitale servente della scuola, per cui anche le più piccole non devono essere più viste come un problema o un ostacolo, ma come una splendida realtà. Soffermandosi poi sull’aspetto dell’Intelligenza Artificiale e su come questa potrebbe entrare nell’ambito scolastico, la Grieco ha detto che ”L’I.A. è un’innovazione pervasiva e la scuola non può esimersi dall’adottarla. Ma prima di poterla integrare, bisogna fornire agli studenti gli strumenti per poterla utilizzare nel migliore dei modi. È necessario che essi imparino a conoscerla e usarla, perché i ragazzi di oggi sono i futuri cittadini capisci di integrarsi ed essere corresponsabili”. Durante i workshop si è sentita spesso la parola Restanza, ed a questa ha fatto riferimento Leo citando il progetto “Mare a Sinistra”: “Quando scendiamo da nord verso sud il mare lo abbiamo a sinistra, mentre a destra quando si lascia il sud per andare verso nord. Noi vogliamo che il mare sia sempre a sinistra. Nel Mezzogiorno abbiamo un’offerta formativa che è eccezionale, e occorre cercare di fare il possibile per cui i talenti restino nel nostro territorio. È necessario rimanere nel proprio territorio perché la connessione tra lo studio e il successivo lavoro è più forte e di eccellenza” ha concluso Leo. Purtroppo, ancora tanto deve essere fatto per il mondo scuola, e in quest’ottica segnaliamo la protesta effettuata proprio ieri anche a Bari dai docenti idonei al concorso 2020 e non ancora immessi in ruolo, chiedendo una rapida soluzione mantenendo un ordine cronologico nelle assunzioni.