Il neorealismo contemporaneo negli scatti di Gianni Cataldi Cultura Fotografia 2 Luglio 20242 Luglio 2024 di Piero Fabris Il 20 giugno a Bari si è inaugurata la mostra fotografica di Gianni Cataldi dal titolo: “Are you sensual experience?” presso lo spazio espositivo Foto Diego in via Matteo Renato Imbriani, 22. A dialogare col fotografo la giornalista Gilda Camero. Foto Diego oltre a essere un esercizio commerciale è un punto di riferimento per appassionati di fotografia; desidera essere un luogo di riferimento per la formazione e la diffusione della cultura fotografica. In questo contesto Gianni Cataldi ha voluto offrire un’anticipazione del suo progetto a lungo termine, finestre di un viaggio su una realtà che lo ha interrogato e messo in gioco le proprie convinzioni sul mondo femminile così diverso dagli stereotipi a cui era abituato. Sulle pareti immagini di donne, anzi inquadrature di storie come rappresentazione di un modo di essere padrona del proprio corpo, denudandolo d’ogni orpello e rivestendolo di pelle. Un viaggio cominciato per rielaborare un lutto, un vuoto, il senso della bellezza, della raffinatezza. Attraverso la serie di scatti si colgono i rimandi ad Antonioni, al cinema della incomunicabilità, della solitudine. Gianni Cataldi sembra giocare con le modelle, le quali ritrovano le ali di se stesse e si lasciano accarezzare dalla luce del fotografo mentre si affacciano ai cieli dell’incertezza, alla fragilità umana. Ritratti di personalità in contrasto con il loro sentire come in certe pellicole di Wim Wenders. Gianni Cataldi entra in punta di piedi nell’universo femminile, si ferma sull’uscio delle vite ai margini dei frastuoni, lasciandosi incantare dall’aspetto diafano della loro essenza, alla ricerca di un dialogo per comprendere o più semplicemente, imparare a guardare a un mondo mutato, un tempo di storie fluide che si lasciano cogliere in pienezza solo se sai darle l’attenzione che meritano. È lo stesso Cataldi ad affermare che il fotografo deve essere determinato e che per avere attenzione bisogna dare attenzione, attenzione e rispetto per afferrare quell’attimo decisivo, l’attimo luminoso e decisivo così caro a Henri Cartier Bresson. Questi ritratti sono il frutto d’incontri, soprattutto esperienza d’ascolto. Una mostra nata dal bisogno di incontrare la bellezza vera! Fotografia come trascrizione di un’esperienza dei sensi che riescono ad andare oltre l’estetica, ma è documentazione della forza d’attrazione del corpo – il corpo è linguaggio – spogliato del proprio ego. Ventidue scatti per ritrovare il bandolo dell’eleganza, della grazia nel gesto, nell’intima libertà superando i pregiudizi, oltrepassando le proprie visioni, sgranando gli occhi con la moderna lucidità di Toni Thorimbert e interrogandosi con la sensibilità di Francesca Woodman. Una mostra che ci interroga sul modo di relazionarsi, incontrarci, capire un mondo che è fuori dalle regole del patriarcato, dagli schemi stereotipati dove ogni donna è libertà di scegliere chi essere. Espressione di sensualità, padrona del proprio corpo che non è solo strumento di conoscenza del mondo e di se stessi, ma manifesto /esperienza di libertà, libertà di resuscitare ogni possibilità accantonata, possibilità di convivere in poliamore, libertà di vestire la propria pelle o di spogliarla trovandoci anche vulnerabilità e poetica. La mostra sarà visitabile fino al 15 luglio dalle ore 9:30 alle 13:00 – 15: 30 alle 20:00 Chiuso sabato pomeriggio. Le Stampe e l’editing a cura di Domenico Tattoli. Biografia dell’autore Gianni Cataldi è nato a Bari dove vive e lavora. Inizia la pratica fotografica alla fine degli anni 80’ come autodidatta, frequenta associazioni fotografiche locali sviluppando un proprio percorso di lavoro privilegiando il reportage e il ritratto. Dal 1995 partecipa agli stages di “Montedoro Fotografia” e “Alberobello Fotografia”. Collabora con le riviste Musica Jazz e Jazzit e con il MIA (Musicisti Italiani Associati Jazz). Nel 2002 per l’Associazione Culturale “Terra Fertile” di Altamura presenta un incontro-proiezione sul trombettista Chet Baker. Dal 2004 documenta il festival internazionale musicale di Samois Sur Seine, dedicato al chitarrista Django Reinhard. Nel 2005 realizza le immagini per il progetto musicale “Steve’s Mirror”, omaggio a Steve Lacy, per l’etichetta discografica Soul Note. Nel 2006 partecipa alla Selezione International Award, Bariphotocamera, per il lavoro “Feltrinelli Libri e Musica –Tempi Moderni”. Dal 2009 è fotografo ufficiale del Festival “Per il Cinema Italiano” ItaliaFilmFest poi Bif&st. Sviluppa progetti legati allo spettacolo e al reportage. Per i tipi di Caratteri Mobili ha pubblicato “Puglia in Jazz – Viaggio nella Geografia degli incontri”, con prefazione di Paolo Fresu . Attualmente segue la Scuola Thorimbert di Milano approfondendo la tematica del ritratto e del linguaggio del corpo. Dal 2024 partecipa alle Masterclass della Leica Akademie Italy. Ha al suo attivo mostre personali e collettive.