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La mostra Riflessi Nicolaiani chiude con un successo di visitatori

Ampolla per la Manna di San Nicola
Maria Silvia Quaranta

di M. Siranush Quaranta

Locandina della mostra
Locandina della mostra

Il 2 giugno si è chiusa la mostra “Riflessi nicolaiani. Luce e colore tra passato e presente”, dedicata alle antiche ampolle dipinte a mano per contenere la Manna di San Nicola, ed è tempo di bilanci. I visitatori sono stati oltre 2000, di cui il 60% stranieri, tra cui molte famiglie e giovani entusiasti di aver vissuto un’esperienza culturale di arricchimento personale. Ha dichiarato il presidente della Fondazione Nikolaos Vito Giordano Cardone:” lo straordinario successo della mostra conferma l’attenzione che la città di Bari ha per la sua storia, per la sua arte e per la sua bellezza. Continuate a seguire le iniziative della Fondazione Nikolaus, perché presto realizzeremo nuovi ed entusiasmanti progetti nel nome di San Nicola”.

L’evento organizzato dalla Fondazione Nikolaos, dall’Assessorato alle politiche culturali e turistiche del Comune di Bari e dal Museo Civico di Bari, ha voluto proporre, durante il mese nicolaiano, una selezione di oltre 40 ampolle provenienti dalle collezioni private gli artisti e amatori del territorio locale, quale Campobasso, Volpicella, Leonardi e della bottega di Spizzico, nonché alcune appartenenti ai cittadini devoti a San Nicola che le hanno prestate al museo per l’occasione.

Una delle bottiglie per la Manna esposte
Una delle bottiglie per la Manna esposte

Questa è la terza esperienza artistico-figurativa che la Fondazione Nikolaos propone nel mese di maggio, e la scelta di quest’anno di soffermarsi sulle bottiglie per la manna è stata ampiamente positiva. Le ampolle hanno un valore che non è solo quello della memoria, ma anche quello della tradizione votiva familiare e, in dimensioni più piccole, come segno di pellegrinaggio ancorate con laccetti, per portare un ricordo dell’avvenuto viaggio religioso.

Giorgia Cutino, direttore del Ce.S.E.N. (Centro Studi Europeo Nikolaos), ha ricordato come la manifestazione appena conclusa abbia registrato “un record di presenze che ci onora e ci spinge a perseguire la via dell’arte e della riscoperta storica e culturale in onore della città di Bari e del nostro Santo Patrono”.

Gli alunni del Liceo Artistico De Nittis - Pascali assieme a Francesco Carofiglio
Gli alunni del Liceo Artistico De Nittis – Pascali assieme a Francesco Carofiglio

Un prezioso contributo alla mostra è arrivato dai dieci lavori originali sulla figura del Santo, realizzati degli studenti del Liceo artistico De Nittis Pascali di Bari, riprodotti ad altezza intera con stampa airlight su tessuto retroilluminato.

A dare corposità alla mostra sono stati sicuramente gli eventi che si sono svolti al suo interno, quali il workshop “Raccontare con il disegno dal manga all’animazione”, organizzato da Grafite Scuola di Fumetto, Disegno e Illustrazione, e l’importante tavola rotonda “La manna di San Nicola: mito e storia, religione e scienza, arte e folclore”, che ha visto il coinvolgimento degli studiosi e ricercatori in ambito storico, la prof.ssa Maria De Mola storico dell’arte e presidente di Storia Patria per la Puglia-sezione di Fasano, il prof. Nicola Cutino presidente dell’Associazione Mondo Antico e Tempi Moderni onlus, il prof. Marco Caratozzolo, docente associato di Slavistica dell’Università degli Studi di Bergamo, che hanno offerto una pennellata storico-folcloristica sul Santo più conosciuto e amato nel mondo, una presenza costante nella vita dei baresi e di tutti i fedeli.

Tavola rotonda con Caratozzolo, De Mola, Giorgia e Nicola Cutino
Tavola rotonda con Caratozzolo, De Mola, Giorgia e Nicola Cutino

“La mostra – conclude il direttore del Museo Civico Francesco Carofiglio – ha riscosso un notevole successo dimostrando quanto l’arte devozionale legata a San Nicola sia profondamente apprezzata. Questo interesse è evidenziato anche dall’ampia partecipazione di artisti locali che hanno dedicato le loro opere alle bottiglie di San Nicola, un elemento distintivo di questa tradizione artistica. In un mese l’esposizione ha attirato numerosi visitatori, sia italiani che stranieri, confermando il forte richiamo culturale e la curiosità suscitata da questa particolare forma d’arte”.

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