Uno sguardo sul mondo attraverso la macchina fotografica Arte Cultura 21 Ottobre 202321 Ottobre 2023 di Maria Silvia Quaranta Anche quest’anno il teatro Margherita di Bari è la sede della mostra fotografica Word Press Photo Exibition 2023, giunta alla 66a edizione e all’importante traguardo del suo decennale nel capoluogo pugliese, che sarà visitabile dal 13 ottobre al 10 dicembre.Per la prima volta, ad arricchire la mostra è presente una seconda esposizione fotografica dal titolo Iconic Images, una raccolta degli scatti più famosi dei fotoreporter di tutto il mondo. I due progetti sono stati organizzati da Cime (realtà pugliese tra i maggiori partner europei della Fondazione Word Press Photo di Amsterdam), con il sostegno della Regione Puglia, del Comune di Bari, del Conservatorio “N. Piccinni” di Bari e dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.Sono 120 gli scatti vincitori di questa edizione del World Press Photo, selezionati tra più di 60.000 fotografie provenienti da 127 paesi del mondo. Si tratta del lavoro di fotogiornalisti e fotografi documentaristi delle più importanti testate internazionali. Guardando queste immagini che rappresentano una finestra sull’attualità, si compie un viaggio tra gli eventi che hanno caratterizzato il 2022, come la guerra in Ucraina, la rivoluzione delle donne iraniane, l’Afghanistan sotto il dominio dei talebani, la crisi climatica.Le foto raccolte offrono uno sguardo su tutte le regioni del mondo, con la suddivisione nelle sei aree geografiche di riferimento: Africa, Asia, Europa, Nord e Centro America, Sud America, Sud-est asiatico e Oceania.La giuria ha decretato i vincitori per quattro categorie di concorso: Foto singola, Storie, Progetti a lungo termine e Open Format. Immagine vincitrice del titolo World Press Photo of the Year 2023 L’immagine vincitrice del titolo di World Press Photo of the Year 2023 è stata scattata dal foto-giornalista ucraino Evgeniy Maloteka il 9 marzo 2022. Dal titolo “L’assedio di Mariupol”, l’immagine è forte e cruda sia per quello che rappresenta e sia per la storia tragica che racconta: realizzata durante l’attacco aereo al Mariupol Maternity Hospital, Iryna Kalinina, 32 anni, è la donna incinta e gravemente ferita adagiata su una barella e trasportata all’esterno dell’ospedale colpito dalle forze armate russe, in un attacco che ha causato tre morti e 17 feriti. Il suo bambino, chiamato Miron (che in ucraino significa pace) è nato morto subito dopo lo scatto e, mezz’ora dopo il parto, anche Iryna è deceduta. La scelta della giuria nel decretare questa immagine come lo scatto simbolo dell’anno 2022 è motivata dal fatto che la foto descrive l’attacco al futuro dell’Ucraina partendo dalla negazione alla vita delle nuove generazioni. La curatrice della mostra Julia Kozakiewicz Durante l’intervista alla curatrice polacca Julia Kozakiewicz, alla domanda a quale foto tra quelle in mostra sia particolarmente legata, oltre quella vincitrice, ci ha risposto “a quella del fotografo iraniano Ahmad Halabisaz che ha come protagonista una giovane ragazza che guarda verso la camera senza l’hijab addosso attorniata da donne che lo portano, registrando la protesta partita subito dopo l’uccisione di Mahsa Amini, poiché la questione delle donne di tutto il mondo è più che una semplice corsa per la lotta dei loro diritti”. Foto di giovane ragazza iraniana senza l’Hijab Quest’anno sono due i fotografi italiani presenti in mostra: il romano Simone Tramonte vincitore con il lavoro dal titolo Net- Zero Transition, realizzato tra Italia, Spagna e Islanda sul tema della riduzione delle emissioni di gas serra; il secondo è l’orvietano Alessandro Cinque che si è aggiudicato il premio con il reportage dal titolo Alpaqueros, sugli alpaca andini che devono lottare sempre più per pascolare e idratarsi.