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Presentato il libro di Valeria Patruno IO SONO LIBERTA’

Ancora una volta nel salone Autori di Stile di Titti Marchitelli per incontrare un autore. Questa volta è protagonista Valeria Patruno con il suo “Io sono Libertà”.

Clelia Conte

di Clelia Conte

GUARDA IL VIDEO: https://www.facebook.com/antonia.t.marchitelli/videos/204536595735080

Quanto attraverso i media abbiamo sentito raccontare dei quartieri di Napoli o di Roma ed anche di Bari ma in quest’ultima solo di quelli  più frequentati e caratteristici come la città vecchia e il quartiere Murat. Lo scorso 18 maggio abbiamo invece scoperto con la scrittrice Valeria Patruno un pezzo della citata metropoli  della quale si parla se non sul tg regionale sia per alcuni  reati che per svariati lavori pubblici o per eventi scolastici. Dopo una calorosa accoglienza floreale per tutte le donne presenti da parte della padrona di casa Titti Marchitelli, ha introdotto l’incontro la prof.ssa Felicia Positò che si dedica da anni  alla difesa delle categorie sociali meno abbienti e più emarginate. La nostra autrice racconta di una ragazza, Deborah, nome inflazionato negli anni ’70, che essendo nata nel quartiere Libertà di Bari, permea tutti i risvolti negativi ma anche positivi, legati alle consuetudini del posto.

sn. Valeria Patruno, Felicia Positò e Titti Marchitelli-Io sono libertà

 Piazza Garibaldi che divide il quartiere libertà da quello Murattiano viene citato in un capitolo come Bosco Garibaldi perché aveva una vegetazione molto ricca e la protagonista l’attraversa a piedi tutti i giorni per andare al liceo sul lungomare. La mamma, pur non avendo un’istruzione aveva intuito che gli studi  fossero importanti per migliorare la propria posizione sociale e, per la ragazza questa prosecuzione scolastica si presentava come un’opportunità. Deborah si rende conto della sua evoluzione culturale  rispetto ai tempi della scuola media.  All’apice della suo percorso professionale, desidera tornare a vivere nel  suo quartiere che  ancora oggi esprime la sua identità, al contrario di Bari Vecchia che oramai si è adeguato ad un turismo internazionale perdendo la sua vera essenza.  Attraverso la protagonista e i personaggi che lei incontra, dal mercante al marito manipolatore e numerosi personaggi femminili, sempre pronte ad affrontare difficoltà dimostrando grande forza interiore, la scrittrice coinvolge i lettori a leggere la storia di un quartiere che fino ad oggi non era stato mai raccontato.  Anche un forestiero potrebbe essere rapito dalla lettura di questo racconto che parla di una cultura sociale, identità di un quartiere oramai unico che raccoglie un modus vivendi  tipico di una città che oramai appartiene a tutti i visitatori.

Titti Marchitelli, Valeria Patruno, Felicia Positò

Ogni capitolo è anticipato da un articolo della dichiarazione universale dei diritti umani perché il lettore consapevolmente o no,  entrando nel racconto è portato a riflettere su ciò che accade. “Essere libertà mi ha fatto pensare al mio libro” ha raccontato la Patruno; Io sono Libertà esprime anche la consapevolezza  della propria libertà e di quella degli altri e si parla di quanto essa  fosse apparentemente scontata ma in alcuni casi non sia così. L’autrice infatti cita i diritti umani perché sono alla base della vita  e senza di essi  “non c’è libertà e non c’è futuro”.   Valeria Patruno nacque nel quartiere Libertà e in questo libro si riscontrano le tante domande  e le altrettante risposte che lei si è posta sul luogo che definisce “il più bello di Bari” aiutandoci a comprenderne il  perché e la sua capacità rigenerativa. Per conoscere un quartiere bisogna osservare ed ascoltare.

Valeria Patruno ha svolto attività di formazione e cooperazione internazionale nei pesi ad alto rischio di violazione dei diritti umani. Oggi si occupa di cooperazione territoriale europea.

21 maggio 2023

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