Tela di un perseguitato ebreo al Parlamento Europeo Attualità Europa 27 Gennaio 202327 Gennaio 2023 di Federica Marangio La tela di un perseguitato ebreo adesso al Parlamento Europeo. È “il rifugiato” di Felix Nussbaum, svelatoper inaugurare il Memoriale dell’Olocausto. Ad osservarla, scavando nei colori e nel dolore di quest’uomo,l’europarlamentare Chiara Gemma. Nella raffigurazione l’essere umano è piccolo, con il capo chino, piegatosu se stesso, in profondità. Ad occupare lo spazio un mappamondo e la sua ombra, testimoni di un tempoche è stato. All’orizzonte, dalle arcate che annunciano il mondo esterno, ancora grigiore, ma un abbozzo divita. Chiara Gemma ha deciso di commemorare le vittime dell’Olocausto attraverso l’arte che permette unaseconda possibilità, quella del riscatto sempiterno “per non dimenticare”, o come ha detto la presidenteRoberta Metsola <<con una promessa senza tempo, mai più>>. <<Dobbiamo non perdere l’amore per ilricordo di tutte quelle vittime – ha chiosato l’eurodeputata Gemma – perché, come ha dichiarato DavidSassoli nel 2020, quella carneficina “ha mostrato alle generazioni future dove può arrivare l’uomo senzaumanità”, perchè “quello che è successo è figlio della nostra storia”. La parola “storia” è tra le miepreferite, nonostante le brutture connesse a questa ricorrenza. Storia, dalla radice greca “id”, “orao”, sitraduce con “ho visto”, ma “orao” nelle coniugazioni al futuro cambia concetto e assurge alla conoscenza.Diviene sapere. Quell’aver visto tramite il potere della storia ci rende in grado di “sapere” ciò che nonvogliamo, ciò che fermamente aborriamo. Verbo differente, sin dalle sue fondamenta, da “conoscere”,perché “sapere” è ciò che abbiamo imparato a fare>>. Chiara Gemma Le riflessioni dell’eurodeputata puntellano lecoscienze a non soccombere ad un ricordo vano, ma responsabile e, riprendendo le parole della presidenteMetsola in occasione del discorso che ha tenuto in Parlamento, “alzeremo le nostre voci. Essere antisemitaequivale ad essere anti-europea”. <<Ho sentito sulla mia pelle l’orgoglio di far parte di questo Parlamentoche non è rimasto in silenzio come ha affermato Roberta Metsola “quando si tratta di combattere odio ediscriminazione, l’esclusione, l’indifferenza”. Cos’è l’indifferenza al dolore? Non è più ammissibile e ospitareil potente e imperituro messaggio che “il Rifugiato” urlerà alle future generazioni, è uno dei tanti passi chedobbiamo compiere insieme>>.