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Un tuffo nell’arte “bluNostalgia” di Maria De Pasquale

quadri di Maria De Pasquale

di Piero Fabris

foto di Daniela Ciriello

In questi giorni è possibile ammirare i quadri di Maria De Pasquale in vetrina, nello spazio “ArteViva” di Rossella Cea a Modugno (BA).

I suoi paesaggi emotivi dai vivaci cromatismi che emergono da un blue nostalgico ammaliante, immergono l’osservatore in mondi fiabeschi, frutto della sua capacità di rielaborare e ironizzare sulle realtà deludenti della vita. La quarantennale carriera dell’artista ricca di riconoscimenti in Italia e all’estero sono una chiara testimonianza del suo talento narrativo/ iconografico. Maria De Pasquale col suo arcobaleno tonale, tra personali e collettive, ha saputo dare luce alle suggestioni di un Sud in chiave giocosa. I suoi lavori a olio dove campi onirici e fantastici, tra sfumature e contrasti, giungono immediatamente alle diottrie, bilanciandosi tra i richiami a paesaggi rupestri (probabilmente retaggio dei giorni dell’infanzia) e l’esigenza di dare respiro a intensi bisogni di essere donna soggetto e non oggetto dello spazio creativo. Non è un caso se l’artista, con la sua personalità sensibile, forte, mai invadente è stata la voce della “compagnia dei musicanti”, dove i ritmi lunari e solari sapevano essere eco di anime antiche (folk= anima. Lore = tradizione), sonorità che dal profondo si innalzano fino agli universi incantati. 

I quadri della De Pasquale sono composizioni armoniche, riflesso di una personalità poliedrica che sa coniugarsi con auree della natura nelle quali aleggiano fiori e frutti inconsueti avvolti da frequenze energetiche surreali. Non ci meraviglia il suo continuo frugare tra spartiti e leggende del passato e nella ricerca di parole calibrate, nelle cui forme giacciono atmosfere vivificanti con le quali comunica e condivide le sue esperienze di donna ribelle a ogni forma di sudditanza da miopi visioni dell’arte.

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