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Dal Castello Carlo V di Lecce al via un tour guidato dedicato al culto di Sant’Oronzo

In occasione dei Festeggiamenti dei Santi Patroni Oronzo, Giusto e Fortunato, giovedì 25 agosto alle 18 (info e prenotazioni 3278773894) dal cortile interno del Castello Carlo V di Lecce partirà “Il culto di Sant’Oronzo: tra storia tradizioni e credenze popolari“, speciale tour organizzato e promosso da Attraverso il Castello in collaborazione con Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce. Dalle origini alla sua conversione fino alla sua nomina a Vescovo e poi a protettore di Lecce, Sant’Oronzo è da lungo tempo una delle figure più amate del Salento. Il tour è stato pensato per far conoscere e valorizzare la figura a cui Lecce è devota attraverso un percorso che guiderà i partecipanti tra vie e monumenti del centro storico alla scoperta di storie, tradizioni, riti e credenze popolari legati al santo. Da dove veniva Oronzo? In che modo sono legati a lui le figure di Giusto e Fortunato? Chi era il patrono di Lecce prima che lui lo diventasse? Perchè i leccesi gli sono così devoti? Piazza Sant’Oronzo, Santa Croce, Sant’Irene e Piazza Duomo offriranno spunti non solo per un racconto storico tradizionale, ma anche per un racconto più moderno e contemporaneo di episodi, accadimenti e ricordi legati anche ad altri personaggi della città che hanno preso parte ai festeggiamenti e vissuto, sotto aspetti diversi, la tradizione legata al santo.

Cosa vedere a Lecce

Durante la festa di Sant’Oronzo ad esempio, un Tito Schipa bambino aveva dato prova precoce del suo talento musicale seguendo la banda che suonava in piazza; Sigismondo Castromediano morì proprio il giorno della Festa di Sant’Oronzo mentre a Lecce le campane suonavano a festa per il patrono. Nel costo del biglietto (15 euro – 8 euro ridotto fino a 18 anni – gratuito fino ai 7 anni) è incluso anche l’ingresso alle chiese.

Attraverso il Castello” è un progetto che nasce dalla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce e le associazioni 34° Fuso APS e The Monuments People APS con l’obiettivo di rendere il Castello Carlo V di Lecce, il più grande di tutta la Puglia, luogo di condivisione e incontro, punto di riferimento per l’intera comunità. Attraverso una serie di tour guidati, il visitatore viene condotto nei luoghi più suggestivi dell’antico maniero, in sale restaurate e attrezzate con sistemi multimediali ad hoc, alla scoperta dei contenuti storico-artistici del nostro patrimonio. Si potranno così visitare le prigioni, la Cappella di Santa Barbara, il Museo della Cartapesta, il Camminamento di Ronda. I tour di visita guidata di Attraverso il Castello, della durata di circa un’ora, sono disponibili tutti i giorni, dal lunedì al giovedì (10:30, 11:30, 12:30 e 16, 17 in inglese, 18) e dal venerdì alla domenica (10:30, 11:30, 12:30 e 16, 17 in inglese, 18, 19 e 20). 

Attraverso il Castello

Non è necessaria la prenotazione. Basterà presentarsi almeno 10 minuti prima dell’orario di partenza nella piazza d’armi del Castello. Ogni giorno alle 11:30 e alle 18:30 (prenotazione obbligatoria 3278773894 – attraversoilcastello@gmail.com) dal Castello partirà anche il tour basato sulla mappa “Cosa Vedere a Lecce”, realizzata in italiano e in inglese, che attraverso dieci illustrazioni segnala le principali attrazioni del capoluogo salentino, consigliate da Attraverso il Castello e create in collaborazione con Cosa Vedere srl, con il sostegno di Marullo Costruzioni e Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo. Le illustrazioni della mappa sono anche diventate cartoline, stampe e segnalibri disponibili nel corner allestito nella  Libreria Liberrima. Gadget da portare a casa come ricordo dell’esperienza del viaggio e della visita della città, unici e in linea con le nuove tendenze del graphic design contemporaneo, che forniscono una nuova immagine delle attrazioni turistico-culturali della città caratterizzando oggetti funzionali e accattivanti.

Costruito in età medievale a ridosso delle mura dell’abitato, il Castello subì numerose ristrutturazioni nel corso dei secoli successivi con interventi in età federiciana, angioina e aragonese. L’edificio, che ospitò Maria d’Enghien e Giovanni Antonio Orsini del Balzo, era circondato sui quattro lati da un profondo fossato. L’aspetto attuale è dovuto agli interventi voluti da Carlo V nella prima metà del Cinquecento e condotti dall’architetto Gian Giacomo d’Acaya.

25 agosto 2022

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