Laura Boldrini Lorenza Foschini e Marco Follini a Lecce per Agostiniani Libri in collaborazione con Libreria Idrusa e Associazione Narrazioni Cultura Libri 23 Luglio 202223 Luglio 2022 Nel Chiostro degli Agostiniani a Lecce proseguono gli appuntamenti di Agostiniani Libri, in collaborazione con Libreria Idrusa di Alessano e Associazione Narrazioni. Sabato 23 luglio (ore 21 – ingresso gratuito) la rassegna, che rientra in “LecceinScena“, cartellone estivo del Comune di Lecce, ospiterà Laura Boldrini con “Questo non è normale. Come porre fine al potere maschile sulle donne” (Chiarelettere).Lunedì 25 luglio (ore 20 – ingresso gratuito), la giornalista Lorenza Foschini presenterà “L’attrito della vita. Indagine su Renato Caccioppoli matematico napoletano” (La Nave di Teseo). Sabato 30 luglio (ore 20 – ingresso gratuito) appuntamento con Marco Follini e il suo “Via Savoia. Il labirinto di Aldo Moro” (La nave di Teseo). Info www.lecceinscena.it – 3496415030 L’autrice Lorenza Foschini presenta il suo libro”Il cappotto di Proust” Sabato 23 luglio (ore 21 – ingresso gratuito) la parlamentare e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, dialogando con la giornalista Mary Tota e con Angelo Salento, docente di Sociologia economica e del lavoro e di Sociological Analysis of Development dell’Università del Salento, presenterà “Questo non è normale. Come porre fine al potere maschile sulle donne” (Chiarelettere). Finché continueremo a dire che il trattamento riservato alle donne è normale, perché è sempre stato così, vivremo in un paese arretrato e ipocrita, in cui le prese di posizione contro i divari di genere rimarranno solo scaramucce di facciata, buone per sistemarsi la coscienza ma destinate a non incidere, a non cambiare davvero le cose. Questo non è normale è il libro che Laura Boldrini ha voluto dedicare a una grande battaglia di civiltà, mettendo in fila fatti, testimonianze, storie che fotografano un modello patriarcale duro a morire. Un libro che fa riflettere sulle discriminazioni e i pregiudizi di tutti i giorni, in ogni ambito della nostra società. La parità tra uomini e donne in Italia si riassume nel motto “tutto cambia perché nulla cambi”. Nonostante alcuni traguardi sulla carta, le leggi, i diritti riconosciuti e l’impegno di militanti e associazioni femministe, troppo spesso mogli, compagne, amiche, colleghe continuano a restare gregarie, subalterne, ininfluenti. E questo non è normale. La donna che sovverte lo schema è invisa, considerata una persona “strana” e un po’ esaltata. Intanto il sessismo, l’intimidazione, la derisione, l’esclusione, l’odio misogino imperversano, con un unico fine: sminuire e controllare le donne per mantenere il potere maschile. La consapevolezza che tutto questo non è e non deve essere normale è l’unica strada per porre fine a un modello culturale che genera una vera emergenza sociale. Il mondo non può continuare a girare tutto intorno agli uomini, è arrivato il momento di dire basta. Questo libro rappresenta un antidoto alla rassegnazione, propone soluzioni ed esorta le donne a mollare gli ormeggi. Laura Boldrini ha lavorato alla Fao, al Programma alimentare mondiale (Pam/Wfp) ed è stata portavoce per il Sud Europa dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). Ha svolto molte missioni in luoghi di crisi. Nel 2013 è stata eletta presidente della Camera dei deputati. Rieletta deputata nel 2018, da aprile 2021 è presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. Ha pubblicato i libri Tutti indietro (Rizzoli 2010), Solo le montagne non si incontrano mai (Rizzoli 2013), Lo sguardo lontano (Einaudi 2015), La comunità possibile (Marsilio 2017) e Le donne di Minsk (con Lia Quartapelle, Infinito 2021). Laura Boldrini Lunedì 25 luglio (ore 20 – ingresso gratuito) la rassegna accoglierà la giornalista Lorenza Foschini con “L’attrito della vita. Indagine su Renato Caccioppoli matematico napoletano” (La Nave di Teseo). L’autrice, per molti anni conduttrice del Tg2 e di altre trasmissioni di successo, dialogherà con la giornalista Valentina Murrieri e il matematico Antonio Leaci. Napoli, 8 maggio 1959. Renato Caccioppoli, genio della matematica, pianista prodigioso, affascinante affabulatore, coltissimo e poliglotta, ritenuto nipote del fondatore del movimento anarchico Michail Bakunin, si uccide sparandosi un colpo di pistola alla nuca nella sua casa di Palazzo Cellammare. Adorato da studenti e colleghi, modello di libertà e anticonformismo per un’intera generazione, Caccioppoli ha incantato con il suo carisma e la sua intelligenza non solo alcuni tra i più celebri intellettuali del secolo – André Gide, Pablo Neruda, Eduardo De Filippo, Benedetto Croce, Alberto Moravia, Elsa Morante – ma anche e soprattutto il popolo napoletano, che da sempre guarda a lui con stupita ammirazione. Perseguitato dal regime fascista, afflitto da quello che la scrittrice e amica Paola Masino definirà “l’attrito della vita”, la sua morte lo consegna definitivamente alla storia della città. Questa indagine meticolosa e documentata ci racconta chi fu realmente Caccioppoli e ci restituisce un’immagine non stereotipata, e per certi versi inedita, di una Napoli leggendaria. Lorenza Foschini, napoletana, ha condotto a lungo il Tg2. Autrice e conduttrice di trasmissioni di successo, ha realizzato documentari e programmi di approfondimento. Ha pubblicato, tra l’altro, Il cappotto di Proust, Zoé, la principessa che incantò Bakunin, Il vento attraversa le nostre anime. Marcel Proust e Reynaldo Hahn. Una storia d’amore e d’amicizia. Ha tradotto inediti proustiani in Ritorno a Guermantes e curato La democrazia in 30 lezioni di Giovanni Sartori. Sabato 30 luglio (ore 20 – ingresso libero) appuntamento con “Via Savoia. Il labirinto di Aldo Moro” di Marco Follini (La Nave di Teseo). Aldo Moro scelse per sé un ufficio periferico e austero, in via Savoia: un tentativo di tenersi a prudente distanza dagli affanni del Palazzo, e di marcare una netta differenza tra lui, il suo modo di vedere la vita e la politica, e quello dei compagni di partito, degli alleati, degli avversari. A partire da questa scelta simbolica, un manifesto delle intenzioni, Marco Follini racconta la parabola umana e politica di Aldo Moro fin dai primi passi a Roma, dov’era arrivato dalla Puglia grazie alla sua delicata intraprendenza. Moro è dipinto come un outsider che conquista il suo partito e il paese, eppure in quell’uomo che si muove così abilmente nelle stanze del potere abita un animo tormentato e fragile, che non è stato quasi mai raccontato. Un carattere che lo rende “scomodo” perché mai silenziosamente allineato, e segna una differenza che pagherà con il rapimento e gli ultimi dolorosi 55 giorni di prigionia, in cui Moro si rende conto di non essere solo ostaggio delle Brigate rosse ma anche di uno stato che scoprirà essere troppo diverso da sé. Lui che era un uomo del dialogo, convinto che nessuno, mai, dovesse essere abbandonato a se stesso. Marco Follini Marco Follini, deputato dal 1996 al 2006 e senatore dal 2006 al 2013, è stato leader dei giovani democristiani, consigliere di amministrazione della Rai, segretario dell’UDC, vicepresidente del Consiglio. Tra i suoi libri, ricordiamo Il tarlo della politica (1988), La DC (2000), La volpe e il leone (2008), Elogio della pazienza (2010), Io voto Shakespeare. La coscienza perduta della politica (2012), La nebbia del potere (2014), Noia, politica e noia della politica (2018) e Democrazia Cristiana. Il racconto di un partito (2020). 22 luglio 2022