Sei qui
Home > Attualità > Violenza domestica. Valente: “Occorre maggiore formazione da parte di tutti gli operatori per riconoscerla …”

Violenza domestica. Valente: “Occorre maggiore formazione da parte di tutti gli operatori per riconoscerla …”

protesta contro violenza domestica

di Cinzia Santoro

“Io e la mia bambina ormai ragazza sconosciuta ma amatissima e sentita battere nel mio cuore per infiniti 11 anni senza poterla abbracciare e consolare, siamo uno di quei 36 casi. Fascicoli al posto di esseri umani, persone violentate da uno Stato che in questi 13 anni di lotta e richieste di aiuto è rimasto indifferente e ha continuato a sfruttare economicamente la violenza subita da donne e bambini. Molte donne e bambini sono morti sotto martellate, coltellate, sparati, buttati nel vuoto e violentati da bestie criminali, crudeli e sanguinarie che si chiamano uomini, padri, padroni. Qualche vergognoso e spesso umiliante articolo su un giornale e poi nel silenzio, ancora il massacro che continua protetto dalle istituzioni che insistono chiedendo alle donne di denunciare.
Che il nostro sacrificio, la nostra lotta e la nostra denuncia porti a un cambiamento della società e a una presa di coscienza generale e non solo di genere. Spero che in un futuro, dopo di noi, i bambini e le loro madri vengano considerati persone e non merce. Vengano considerati anime da proteggere e non da eliminare, calpestare,
sottomettere, schiacciare. Perché siamo fonte e ciò che scorre non deve essere sangue ma amore e rispetto fino alla foce.”

Ginevra Amerighi


Sono parole forti queste di Ginevra Pantasilea Amerighi,  un’ accusa e un simbolo del dolore di una madre e di tutte le madri che in questi anni hanno subito violenza istituzionale nei tribunali italiani.  Donne la cui vita è stata segnata da il più efferato crimine: la sottrazione del proprio bambino.  Lo Stato oggi si interroga e le risposte le dà con la conclusione di un lungo lavoro d’equipe che ha visto Il campionamento di 1500 casi più rappresentativi di tutto il territorio nazionale e di altri 36 casi emblematici che hanno come protagonisti donne e bambini vittime di violenza istituzionale.

Valeria Valente


La relazione è  uno strumento attraverso cui riconoscere la violenza di genere nelle cause di separazione alfine di abbattere gli stereotipi che colpiscono le donne e i bambini vittime di distorsioni giudiziarie.
La senatrice Valeria Valente ha dichiarato:
“E’ significativo e importante che su un tema così delicato le forze politiche si siano trovate unite in Commissione su un testo che inquadra il fenomeno della vittimizzazione secondaria e avanza proposte per migliorare la situazione. Il lungo e prezioso lavoro è il frutto del contributo di tutti i commissari, dei consulenti, dei tribunali e degli uffici giudiziari, che ringrazio tutti per la loro disponibilità”. Continua affermando:
“Emerge dalla relazione  che donne e bambini vittime di violenza domestica possono subire ulteriore vittimizzazione nel corso dei procedimenti giudiziari di separazione. Ciò conferma che occorre maggiore formazione da parte di tutti gli operatori per riconoscere la violenza domestica e una più ampia correlazione tra cause civili per separazione e penali per violenza domestica”. 

22 aprile 2022

Lascia un commento

Top