Tempora e i colori delle stagioni nella pittura di Marialuisa Sabato Arte Cultura 30 Gennaio 202230 Gennaio 2022 di Piero Fabris foto di Daniela Ciriello “TEMPORA” è il titolo della personale di pittura di Marialuisa Sabato inaugurata il 4 dicembre in Santa Teresa dei Maschi nella città vecchia di Bari. Mrialuisa Sabato Una mostra, anzi un’installazione di quadri come finestre di colore attraverso le quali meditare sulle stagioni, sui ritmi del tempo, sui cicli della vita e, subito il pensiero va a Claude Monet e alla serie di dipinti dedicate alla cattedrale di Rouen, oppure alle sue ninfee. Marialuisa Sabato dimostra di aver assimilato la lezione del maestro impressionista sulla luce e di averla rielaborata non solo in maniera originale e con freschezza, ma di saper echeggiare, attraverso i suoi lavori alla pittura nipponica con raffinate composizioni che schiudono a paesaggi dell’immaginario senza confini. Un’esposizione dalle atmosfere fiabesche dove il colore incanta con le sue vibrazioni energetiche favorendo un’immersione meditativa nelle sfere della terra madre che sa incantare, svelare e rivelare. Pittura, quindi, quella della Sabato, come scansione di realtà in sequenza che trova sulla tela l’espressione quadrata dell’emozione, la traccia d’esperienze e ricordi dei sentieri della murgia, seno e crogiolo di raggi che destano la natura e accarezzano l’anima volgendola al bello che incanta e si semplifica negli anni o per dirla con le parole di Miguel Gomez: “… il mondo che ci circonda implica l’intima convinzione che la materia fisica oggetto di creazione”. A questa visioni Marialuisa Sabato da respiro. Biografia Artistica Marialuisa Sabato è nata a Bari, dove si è diplomata in pittura nel 1994 presso l’accademia di Belle Arti. È pittrice, illustratrice, e scrittrice. È autrice di libri di favole e per ragazzi. Ha partecipato a molte rassegne artistiche ed ha esposto sia in Italia che all’estero riscuotendo numerosi consensi. 30 gennaio 2022
rientra nella corrente della figurazione, bella a vedersi, rispetto a tutto il resto del mondo dell’arte contemporanea, Non parliamo degli artisti NFT (non fungible token), che in genere si esprimono con figurazioni, cioè non astrattismo, concettuale, minimalismo arte povera, ecc. ma che in pratica non possiederai mani, in quanto nelle mani il collezionista si ritrova solo una chiave di accesso (chain) inaccessibile se non all’unico proprietario. La questione è seria, per cui il sistema dell’arte va ripensato. Si cita il quadro digitale più costoso, e cioè quello d Beeple – The first 5000 days, venduto da Christie’s per 69,3 milioni di dollari. Si tratta di un collage di pixel dell’artista Mike Winkelmann (in arte Beeple) Rispondi
