Ma l’inossidabile Amadeus ed il brillante Fiorello,  che ritira radioso il Premio Sanremo, ce l’hanno fatta alla grande.

Dopo la vittoria del giovane foggiano Gaudiano, a Sanremo Giovani, eccoci alla serata finale che celebra la vittoria dei “Maneskin”, celebre band romana di giovanissimi.

Vincono con la canzone “Buoni e zitti”.

Sono luccicanti e stravaganti nei loro costumi e tatuaggi, celebrano il rock, ma evidentemente piacciono più di Noemi, di Arisa ,della sempreverde Orietta Berti e di Ermal Meta che arriva terzo,  con la sua bella canzone d’amore.

Al secondo posto ci sono Fedez e Francesca Michielin.

Un festival senza pubblico ed applausi, ma non privo di colpi di scena ed imbarazzanti mises (vedi Achille Lauro trafitto dalle spine di una rosa e sanguinante). Ma ormai ci siamo “quasi” abituati a questa caduta di stile.

E poi l’intramontabile, stupenda,  ultraottantenne Ornella Vanoni che ci fa sognare con le sue antiche canzoni e non delude con il nuovo “Un sorriso dentro il pianto” scritto con Gabbani.

E gli intermezzi di  Barbara Palombelli che celebra un discorso un po’ scontato, ma sempre efficace, rivolgendosi alle ragazze “Studiate fin al pianto, per raggiungere la vostra indipendenza.”

Ed infine l’altra inossidabile ragazza, la giornalista Giovanna Botteri, che elogia la normalità delle donne, in barba agli eccessi ed agli stereotipi di donna oggetto.

Gli Sketch di Fiorello rallegrano le serate cantando “Cuore matto” e via dicendo.

Tra le altre la presenza di Serena Rossi (ormai famosa per il suo Mina Settembre) che preannuncia il suo nuovo lavoro televisivo da venerdì prossimo e Ibrahimovic che affianca Amadeus di tanto in tanto.

Chissà a questo punto, chi presenterà il Festival 2022, visti i malumori di Amadeus e Fiorello.

E allora, signori, al prossimo Festival!