Non avevamo dubbi sul suo piglio decisionale e sulla  sua competenza.

Come sappiamo, Mario Draghi, ha accettato l’incarico conferitogli dal Presidente Mattarella, la scorsa settimana, con sobrietaà e determinazione.

Le sue priorità sono Sanità, scuola e fisco, in un ottica europeista che lo ha visto tante volte protagonista indiscusso (vedi crisi agosto 2012).

Per la scuola, Draghi prevede l’assunzione di molti docenti ed un piano didattico fino a giugno, per la sanità un piano di vaccinazioni rapido ed efficace che possa garantire la ripresa di tutte le attività in Italia.

Per quanto riguarda l’esecutivo, di un governo tecnico -politico, si dovrebbe decidere entro giovedì. Queste sono ore frenetiche per ascoltare tutti i partiti, piccoli e grandi fin nella tarda serata. Molto probabilmente saranno riconfermati i ministri come Speranza alla sanità, Di Maio agli esteri, mentre si pensa a rappresentanti del Centro Destra come Tajani, Gelmini e forse Salvini da inserire nella lista dei papabili.

Tra i nomi che circolano, ci sarebbero anche Calenda ed Emma Bonino. Unico partito dissenziente è Fratelli d’Italia, guidato da Giorgia Meloni, propensa alle elezioni subito.

Nel suo ultimo discorso, Draghi ha sottolineato l’importanza di sostenere le imprese ed i lavoratori, penalizzati da un anno pesantissimo, causa la Pandemia.

La ripresa economica, ovviamente sarà lenta ma ci sarà, promette l’attuale Presidente del Consiglio.

Per quanto riguarda i tanto discussi DPCM, si deciderà in base agli indici dei contagi, regione per regione.

E restiamo in attesa di fatti concreti.