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Intervista all’Avvocato Carlo Priolo: “Il vertice della magistratura politicizzata è un potere inattaccabile.”

di Cinzia Santoro

Incontro l’Avvocato Carlo Priolo telefonicamente e con interesse ascolto  le sue riflessioni sulla deriva morale che caratterizza, la nostra società e una parte ” malata” della magistratura, collusa con politicanti di ogni genere e colore. Parla con grande competenza giuridica.  Colpisce  la sua umanità. È empatico, aperto e sincero. Priolo è giurista, economista, sociologo e giornalista. Dirige le riviste Le Verità altre, Orizzonti Forensi e Punto Azzurro. E soprattutto, Carlo Priolo è un uomo che non teme la verità. Pronto a tutto per difendere i bambini rapiti dallo Stato fino ad immergersi nella Fontana di Piazza Colonna per chiedere la giusta attenzione della politica italiana del tutto indifferente al grido di dolore dei più piccoli.

 

L’intervista 

Si è appena conclusa la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario.  Quali sono le sue riflessioni sullo tsunami che si è abbattuto sui vertici della Magistratura?

L’inaugurazione dell’anno giudiziario, è stata concepita in una cornice autorevole ed alla presenza delle più alte cariche dello Stato, una analisi per esporre da parte dei vertici del Corpo della Magistratura una valutazione spietata del bilancio di un anno di attività giudiziaria, del lavoro effettuato, della produzione realizzata delle risorse utilizzate, dei cambiamenti effettuati, delle carenze registrate al fine di progettare per il nuovo anno inter

venti migliorativi sulla base dei finanziamenti disponibili e delle richieste da avanzare al Governo per ottimizzare l’intera amministrazione della Giustizia italiana. Un lavoro simile a quello dell’imprenditore di una grande azienda, mettendo in scena la celebrazione della Dea Giustizia con la toga rossa ornata di finto ermellino, ulteriore parata dell’ovvio, l’utilità dell’inutile. I vertici della magistratura dimenticano che proprio il sano principio della pena mite, giusta e rieducativa impone che l’amministrazione della Giustizia sia impeccabile, efficace, efficiente, rapida, specchiata senza misteri e zone opache, più che trasparente e soprattutto i magistrati devono essere obbligatoriamente adamantini. Tradotto, devono essere più che severi nel giudicare i loro colleghi nel modo più rigoroso e anche per un semplice fumus sospenderli dal servizio in attesa di più approfonditi accertamenti e mai cercare un alibi. Una salvezza falsa ed effimera sul coraggio dei pochi che hanno rischiato la vita, posto in pericolo la propria esistenza o esclusi dal cerchio magico perché divenuti scomodi nel dividersi e ricompattarsi nelle dinamiche di appartenenze a correnti sempre labili che mutano continuamente cambiando denominazione alla affannosa ricerca di aumentare il consenso per la conquista di posizioni apicali, narrando con migliori rappresentanti del popolo sovrano che il fine è il bene dei cittadini-elettori e che al di sopra delle legge non c’è alcuno. Questo non è mai stato e non è, ragion per cui la gran parte dei magistrati con le loro sentenze, ordinanze, decreti-vergogna moltiplicano l’odio tra i consociati ed alimentano la quantità delle denunce che finiscono nella discarica della prescrizione ed aumentano altri orrori giudiziari.

 

Può farci un esempio?

La prova più granitica è la discovery dell’olocausto del terzo millennio: 800 mila figli sottratti ai genitori biologici, questo il numero aggiornato. E la mattanza non si ferma continua ogni giorno perché la razza padrona è vendicativa e come insegna Marx dietro ad un fenomeno sociale c’è il dio denaro, un tornaconto.

Sono tanto potenti da poter disporre il trattamento sanitario obbligatorio ai genitori troppo affettivi, usando anche l’arma della repressione psichiatrica. La realtà che viviamo ci assicura i diritti del copia incolla, la legge dei bolli e dei contributi unificati, la tirannia delle procedure, la supremazia dei moduli prestampati, i consulenti da supermercato, il commercio degli esperti fai da te. Risultato la regola della rapina e dei soprusi.

Il vertice della magistratura politicizzata è un potere inattaccabile; si avvale dei Magistrati eroi che combattono la mafia, camorra, n’drangheta, delegittimandoli in vita e osannando loro da morti. I Governi stabili possono nascere solo con l’accordo della magistratura politicizzata. I magistrati scrivono le leggi, decidono come i parlamentari le devono approvare e poi le applicano secondo il loro personale convincimento. Silenziano tutti gli oppositori, controllano la stampa di regime, condannano senza appello chi tenta di porre un freno all’invadenza in ambiti di competenza di altri poteri.

Ma forse hanno commesso un errore nel loro delirio di onnipotenza: i sequestri di Stato, l’abusivo ed orrendo sistema della giustizia minorile. In attesa degli eventi futuri da un paio di anni ho iniziato, come ha minacciato il giudice del caso Ciontoli, a far fare una passeggiatina ai magistrati disattenti nelle sedi dove si giudicano gli stessi magistrati da parte dei loro colleghi. In particolare Perugia per quelli di Roma e Genova per quelli di Lucca, due noti porti delle nebbie.

Come ricorda il Santo Padre l’omertà e l’ipocrisia sono i tratti migliori di personaggi patetici che si pongono sulla linea di comando.

Lei è l’avvocato della signora Giada Giunti, divenuta il simbolo dei genitori a cui i figli vengono strappati per eccesso d’amore. Cosa accade nei tribunali minorili italiani ogni giorno?

Quando ho conosciuto Jacopo al crocevia del destino, ho percepito che sarebbe stato un incontro emotivamente soggiacente, una intuizione forse ingenua la interpretazione della fatalità del caso, l’apparizione di un bambino disegnato bello, con la chioma d’oro, con le pupille color delle foglie, con il viso gentil da sofferente mi colpì nell’animo arido ed ormai morente. Un’esperienza vissuta impossibile per la mia storia personale e ho provato immediato il dovere di accoglierlo con l’onore che meritano quelli che offrono la propria esistenza a coloro che soffrono, che sopportano il dolore atroce dovuto alla malvagità dell’uomo, alla sua immonda crudeltà. Mi sono domandato se fossi all’altezza del compito, una responsabilità che non poteva essere effimera, a termine, ipocritamente dichiarativa, ma soprattutto pavida, timorosamente egoista, quella solidarietà omertosa legata ad interessi personali o di traballanti appartenenze.

Avv. Carlo Pirolo e Giada Giunti, mamma di Jacopo

L’intera storia del piccolo Jacopo e della sua dolce mamma, oltre ad un vissuto infernale di orrori, privazioni inaudite, prepotenze vigliacche, ignobili rappresaglie, è costellata da una numerosa serie di situazioni oggettive di illegalità, di plurimi conflitti, di interessi illeciti personali che hanno segnato la loro vita per sempre, un calvario ingiusto e spietato perpetrato da soggetti trovati in posizioni incompatibili con il ruolo e la funzione ricoperta. Non ho potuto esimermi dall’accettare con patrocinio gratuito.

Cosa succederà in futuro?

Il cantiere è aperto in tutta Italia, manca l’architetto e il committente non è intenzionato a costruire il ponte tra la prigione dei figli orfani di genitori vivi e la libertà.

Un vilipendio alla conservazione della specie umana, alla sacralità della nascita, al mito del bambino, alla santificazione della madre.

Coloro che hanno generato l’olocausto vivente del terzo millennio sono impegnati ad insabbiare l’inferno che vivono figli e genitori. Alcuni parlamentari si vogliono intestare l’interesse supremo dei minori che hanno concorso a devastare con magistrale ignoranza e tentano di differire la soluzione del problema con la costituzione di fantomatiche commissioni d’inchiesta e nuove normative che non sanno elaborare. La gran parte dei Giudici che trattano la materia minori e famiglia sono impegnati in una pressante opera di negazionismo sostenendo che il sistema Bibbiano non esista, altrimenti sarebbero colpevoli di 43 anni di follia giudiziaria.

L’intero sistema disorganico della vita collettiva precipita, anche per piccoli problemi quotidiani, la risposta della autorità preposta è assente. Il nostro itinerario scientifico intrapreso ci conduce su un terreno scivoloso ed infido, che costringe matematici, logici e filosofi a mettere in comune le loro forze. Scriviamo il nuovo capitolo dell’agire, con azioni fuori dalle stanze dei poteri, dei prestigiosi incontri di studio, dei convegni e dei congressi che pure sono serviti a sensibilizzare il mondo intellettuale. Interventi tra e con i sofferenti, peregrinando i luoghi del dolore dove anche la speranza è stata cancellata.

Metteremo in cammino un popolo di donne e uomini contro i giganti del negazionismo, dell’evidenza della realtà vissuta, della scienza, della mutazione sociale per assicurare il futuro ai figli d’Italia, ai bambini del mondo.

fenomeno della separazione dei figli di genitori non è solo un aspetto del sistema minorile e familiare giudiziario disfunzionale, con la moltiplicazione di errori macroscopici dovuti ad una serie di fattori e elementi strutturali inadeguati ed obsoleti.

Si tratta di un fenomeno sociale di proporzioni devastanti per la sicurezza e per la garanzia di libertà costituzionali inderogabili.

Una persistente e diffusa violazione del fine dichiarato e scritto nei codici del superiore interesse del minore.

Si tratta di porre in pericolo la conservazione della specie umana, la sacralità della nascita, il mito del bambino.

Un fenomeno che è stato occultato per decenni ed ora, grazie ad alcune inchieste di magistrati coraggiosi è esploso in tutta la sua potenza, suscitando il furore di gran parte della popolazione italiana, continuamente in crescita nel progredire dell’informazione sul fenomeno, nonostante resistenze, tentativi di insabbiamento.

04 febbraio 2021

2 thoughts on “Intervista all’Avvocato Carlo Priolo: “Il vertice della magistratura politicizzata è un potere inattaccabile.”

  1. si tratta di un’associazione a delinquere che agisce indisturbata. Il vertice è costituito da giudici e magistrati che si circondano di incapaci psicologi, psichiatra, ginecologi, assistenti sociali e forze dell’ordine. Lo scopo del loro agire é di carattare economico, di ambizioni di notorietà e di carriera. Si coprono tra di loro e guai ai malcapitati che tentano di ribellarsi ai loro metodi criminali. Chi si imbatte in loro , spessissimo involontariamente passa i guai e viene distrutto a livello psicologico, sociale ed economico. Io personalmente ho perso circa un milione di euro solo perché finito all’improvviso in indagini assurde, ho cercato di dimostrare la mia estraneità, ma purtroppo ancora oggi dopo circa 18 anni di battaglie giudiziarie, non ci sono riuscito.

    1. concordo ed aggiungo che il sistema riferito alla magistratura si collega a quello di scambio clientelare da Nord a Sud del Paese generando centri di interesse ed influenza reciproco nell’assoluto dispregio del principio di legalità presente solo sulla carta e giammai nelle aule dei Tribunali.

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