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Emma Marrone: perché l’annuncio della sua malattia si abbina ai dolori della gente comune

 

di Romolo Ricapito
Emma Marrone

Emma Marrone e l’annuncio del ritiro dalle scene è un episodio che va al di là della scena personale, acquistando  significati che potrebbero essere accostati alla vita delle persone comuni.
Inizio dalla cantante: il ritiro avviene per un problema di salute che lei però non specifica, come è giusto che sia.

Molti hanno pensato al riacutizzarsi di un male che la colpì 10 anni fa.
L’artista però non ha voluto  puntualizzare perché il suo intento non era quello di suscitare la morbosità della gente, stupide illazioni o inutili pettegolezzi. No. Ma soltanto condividere col suo pubblico, con onestà, un fatto privato, certa che fosse giusto e doveroso nei confronti di chi la sostiene e partecipa ai suoi concerti o compra i suoi dischi.
Il ritiro avviene nel momento di maggiore successo: la canzone Io Sono Bella appena pubblicata già spopola è
 orgoglio di Emma per il fatto che Vasco Rossi  l’ha pensata e composta per lei è mille.
Un pezzo brioso, ricco di ottimismo, positività, energia fisica dimostrata con il ballo e la ginnastica.
Ma perché, infine, questa sua vicenda personale si accosterebbe al privato  di noi  gente comune?
A quanti sarà capitato   un successo personale, magari lavorativo, la nascita di un figlio o quant’altro che si accompagnava a un dispiacere?
La morte di un genitore, il tradimento di qualcuno in cui credevamo ciecamente, o anche un dissesto finanziario, il dovere aiutare una persona a cui siamo molto legati che era in difficoltà di vita?
Le vite dei famosi si intrecciano spesso con quelle dei “non famosi”, ma i dolori dei primi ci fanno intendere che non esistono “dei dell’Olimpo”, ma siamo tutti su questa Terra , vincitori e vinti, vivendo storie parallele.
21 settembre 2019

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