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Ad Astra con Brad Pitt: bellezza “abusata” diventa molesta?

di Romolo Ricapito
 Ho saputo seguendo   un  tg del servizio pubblico che nel film di prossima uscita Ad Astra, “il gran bel faccione” di Brat Pitt appare per tutta  durata della pellicola sul grande schermo.
Pitt interpreta un astronauta della Nasa  alla ricerca nello spazio del padre, scomparso molti anni prima per una missione, alla ricerca (a sua volta) di vite extraterrestri.
Brad Pitt (Ad Astra)

Il mio terrore per una overdose di Pitt (attore che comunque mi piace molto e  stimo come produttore) è motivato da una brutta esperienza che feci molti anni fa in sala e che “coinvolge” l’attore americano.

Fui sprovveduto nell’accompagnare due giovani amiche alla proiezione del film Vi Presento Joe Black, del quale Brad Pitt era  il protagonista assoluto. In questo polpettone della durata di quasi tre ore, Il bellissimo ex marito di Angelina Jolie compariva praticamente in ogni sequenza.
Bellissimo, biondo, inespressivo (non era ancora l’attore navigato ed esperto di oggi)  .
Ricordo che il film era un  gran pasticcio, molto brutto, e non piacque né al pubblico e neppure alla critica. Ebbene durante tutta la durata della pellicola, le mie accompagnatrici non facevano che commentare ogni singola frequenza con espressioni del tipo “che bono!”, “figo”, “wow, svengo!” e altre amenità del genere.
A dire il vero la sala era piena zeppa di donne anche in età che lanciavano urletti e grida in direzione dello schermo e anche frasi, diciamo così, compromettenti di desiderati approcci intimi con quel bamboccione.
Fu a dir poco una serata orrenda, che non vorrei replicare a vent’anni e più di distanza.
Di Pitt vorrei vedere per onestà l’altro film in uscita diretto da Tarantino nel quale recita con Leonardo Di Caprio e Margot Robbie, un’opera corale.
La troppa bellezza, abusata con sovraesposizioni, sia maschile che femminile, risulta stucchevole e indigesta se gestita male al cinema, o altrove.
18 settembre 2019

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