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Tatuaggi: chi si pente e chi no…Attenzione è grave!

 

di Romolo Ricapito
In una lettera pubblicata da La Gazzetta del Mezzogiorno ho illustrato le derive dei tatuaggi, che usati a sproposito finiscono per deturpare corpi o, addirittura, volti.

A tale proposito un servizio del Tg2 in replica illustrava i “pentiti” di questa pratica.
Uomini, ma anche donne che, stanchi di brutti tatuaggi venuti  a noia, decidono di farseli togliere.
Si opera col laser.
Ma come dimostrato in televisione, questa pratica è costosa e anche dolorosa.
Occorrono anche dieci sedute per privare la cute del pigmento.
Ma questo se esso è uniforme, ovvero dello stesso colore.

Fedez ha i tatuaggi fino al viso: non è un bell esempio da copiare, eppure fa tendenza
Se è un concentrato “arcobaleno”, di più tinte, la pratica si complica e figuriamoci se il disegno del tatuaggio è molto esteso.
Un uomo si è presentato dal dermatologo perché un orribile e mal disegnato serpente sul collo gli aveva procurato problemi sul lavoro.
Secondo un’inchiesta, i pentiti della moda dei tatuaggi sono moltissimi.
Dopo un po’ di anni poi alcuni di questi tatuaggi che possono contenere sostanze chimiche come il cobalto etc, dando problemi all’organismo e generando fastidiose allergie e altri complicati fastidi a livello di salute.
Per non parlare dei laboratori  non autorizzati che, per sfruttare gli adepti dei tatuaggi, operano senza alcuna garanzia igienica.
E’ giusto dunque avvertire  le persone riguardo i rischi e gli svantaggi dei tatuaggi.
Purtroppo chi aderisce a questa pratica lo fa spesso  per sentirsi “alla moda” o per noia, ma le conseguenze di un uso sconclusionato o inidoneo del “tattoo”possono rivelarsi fastidiose e in qualche caso drammatiche.
10 agosto 2018

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