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Leaving Neverland: il mio giudizio sulla prima puntata

di Romolo Ricapito
Ho seguito la prima parte del documentario tv, Leaving Neverland, sui presunti abusi di Michael Jackson ai danni di due piccoli fan, diventati suoi amici del cuore e poi qualcosa di più…
Devo ancora formulare un giudizio completo, ma dopo che avrò visto il finale.
Però già da adesso ho da esporre alcune mie considerazioni.
I ragazzi (cresciuti) ormai uomini fatti anche se appaiono più giovani della loro  età mi sono  sembrati convincenti.
Ma non mi hanno invece convinto pienamente i genitori, in particolare le mamme, intervistate e protagoniste assolute assieme ai figlioli abusati del documentario-scandalo. A proposito, c’è anche una nonna..
Personalmente non avrei mai affidato un figlio di 7 anni a un uomo con la faccia di Jackson, ovvero completamente rifatta e con le labbra aggiustate dal rossetto.
Le mamme ricordando gli inviti che il cantante ormai scomparso faceva alle loro famiglie borghesi, sorridono  ancora incantate dagli sfarzi della residenza di Neverland con lago annesso e ogni comodità ed extra lusso, dei viaggi offerti in elicottero o del pernottamento in lussuosi alberghi.
Di fatto, una della mamme ascoltava di nascosto con l’orecchio alla porta chiusa cosa Michael Jackson diceva al figlioletto, mentre l’altra genitrice non si stupiva più di tanto di vedere il ragazzino seduto sul letto della  popstar: vestiti,  ci mancherebbe.
Si può essere talmente accecati dalla celebrità e dal successo da allentare a tal punto le difese dando fiducia a un Vip già dall’aspetto  così tanto eccentrico?
Se le accuse, che stanno trovando credibilità presso emittenti radio in GB. musei e altro venissero un giorno provate, Michael Jackson sarebbe definitivamente archiviato come un maniaco pedofilo e le sue canzoni messe idealmente al rogo, ma la stupidità di certi genitori è evidente da questo documentario che sta turbando il mondo intero.
23 marzo 2019

One thought on “Leaving Neverland: il mio giudizio sulla prima puntata

  1. il denaro è il prodotto più spirituale che ha inventato l’uomo. nel Medioevo di poteva comprare l’aldilà, salvando la propria anima. Se non si pensa più a dopo la morte, all’anima, ma solo alla vita terrena, alla materialità del corpo, è evidente che con quel denaro si può comprare qualunque tipo di corpi, donne, maschi, vecchi, adolescenti, genitori, figli, animali, ecc. Se allora la morale religiosa non attecchisce più, ed è un vantaggio, diamoci delle regole di etica, normatizzate e sanzionate. la religione è pericolosa, pensate a cosa combinano gli integralisti islamici per le loro donne, dalla nascita, con l’infibulazione, e con i veli, ecc.
    certi film servono per vedere le nostre stesse facce, sostituisci i personaggi, e vedrai che puoi essere te stesso, o quello della porta affianco. Saluti a tutti i lettori e alla redazione, che si ostina pubblicare agratis, sperando in un “futuro migliore”, ciao nicola

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