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“LA BELLEZZA DELL’INCONTRO CON LA GRATUITÀ”- Testimonianze e laboratori dei volontari per 600 studenti

I.I.S.S. “Riccardo Lotti – Umberto I”

 

I.I.S.S. “Riccardo Lotti – Umberto I”, via Cinzio Violante I- ANDRIA

Imparare agendo e incontrando chi, ogni giorno, vive il valore più profondo della gratuità. È stato questo lo spirito che ha animato l’Happening del Volontariato organizzato dal Centro di servizio al volontariato San Nicola insieme alle associazioni di volontariato del territorio. L’evento, all’XI edizione, quest’anno ha voluto cambiare veste, coinvolgendo soprattutto i giovani studenti.

volontariato studenti
I.I.S.S. “Riccardo Lotti – Umberto I”

Presso l’IISS “R. Lotti – Umberto I” 600 ragazzi hanno interagito con i relatori del convegno che ha aperto i lavori dell’Happening. Non solo parole di circostanza, ma ciascuno si è messo in gioco per offrire quegli esempi positivi di bellezza scaturita dall’incontro con la gratuità, una bellezza che è costruzione di rapporti veri e solidi in ambito istituzionale, personale e comunitario. “Oggi è un giorno di festa a scuola” ha affermato il dirigente scolastico Pasquale Antonio Annese che ha aggiunto “Grazie al Csv San Nicola e alle associazioni ogni anno riusciamo a creare un momento di forte empatia, solidarietà e comunanza. La scuola non è solo trasmissione di saperi, ma deve formare l’individuo ai valori che sottendono il bene comune. Per questo la collaborazione con il mondo della gratuità risulta strategica e fondamentale”. Occuparsi del bene comune significa riuscire a dare risposte a tutti, a partire da quella fetta di popolazione che urla il proprio disagio, ha sottolineato l’assessore ai Diritti ed Equità sociale Francesca Magliano. “È un disagio a cui, spesso, sono proprio le associazioni di volontariato a dare una risposta – ha continuato l’assessore – Per questo l’associazionismo è un vero contenitore culturale dove si impara ad affrontare questioni importanti, ad elaborare soluzioni e a offrire azioni. In un momento in cui abbiamo una politica liquida, l’associazionismo è un punto di riferimento significativo”. È questo atteggiamento di gratuità che genera bellezza “perché la gratuità non è da confondere con il gratuito” ha sottolineato il vicepresidente del Csv “San Nicola” Vincenzo Biancolillo, riprendendo il tema dell’Happening del Volontariato di quest’anno. “Ci sono molte azioni che sono donate in modo personale e spontaneo e non hanno un prezzo, pur avendo un valore inestimabile  – ha aggiunto Biancolillo -. Sono queste azioni che generano relazioni. Per questo abbiamo voluto portare le associazioni di volontariato tra i banchi di scuola, affinché i giovani potessero fare un’esperienza diretta di questa bellezza”. La gratuità è un’attitudine propria dell’uomo, ha affermato Don Francesco Preite, direttore dell’Opera salesiana del Redentore di Bari.  “Bisogna fare volontariato perché in ciascuno di noi c’è un pezzo di bene che ha bisogno di essere donato, un sogno che da realizzare – ha raccontato Preite – Chi fa volontariato ha bisogno di un sogno nel cuore.  Spesso viviamo una lotta tra quello che possiamo e vogliamo dare e quelle che sono le alienanti logiche di mercato: portare i soldi a casa. Ma non è questo il mondo che ciascuno di noi vorrebbe”. Il rapper Kekko Yang ha offerto la testimonianza concreta della possibilità di un riscatto, lui che è stato salvato dalla strada grazie all’incontro con la gratuità e ora è un volontario dell’Oratorio del Redentore. A ritmo di rap, Kekko ha fatto ballare e riflettere i 600 ragazzi coinvolti nell’iniziativa.

I.I.S.S. “Riccardo Lotti – Umberto I”

Infine, i ragazzi hanno incontrato le testimonianze delle tante associazioni di volontariato presenti. Un incontro avvenuto nei laboratori organizzati dai volontari per potere trasmettere, in una dimensione ludica, il senso e la bellezza dell’impegno gratuito, nonché presentare la mission della propria organizzazione. Arte, ambiente, tutela dei diritti, clownterapia, scrittura creativa, lettura animata ludico ricreativa, primo soccorso, racconti di esperienze, cultura sono stati alcuni dei temi che i ragazzi hanno sperimentato nei laboratori, proprio in quella dimensione dell’apprendimento esperienziale che lascia segni più profondi e duraturi.

 

5 maggio 2018

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