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L’Arcidiocesi di Foggia fa un Appello al voto: responsabilità e ideali

L’Ufficio per il Laicato

Arcidiocesi di Foggia – Bovino

Ci sentiamo prostrati di fronte al processo di disimpegno e indifferenza in cui tutti noi siamo coinvolti e dal quale scaturisce quel mal di vivere che non ci fa sentire più emotivamente coinvolti in nessuna scelta, che non ci fa appassionare più a nessun progetto in particolare, ma ci rende tiepidamente interessati a qualsiasi proposta.

Senza alcun riferimento, finiamo per disertare valori e istituzioni, diritti e doveri. Il 4 marzo siamo chiamati ad esprimere il nostro voto e questa chiamata non deve rimanere senza risposta. Votare è una forma di impegno civile da valorizzare e proteggere. Ecco perché con questo appello invitiamo tutti i nostri concittadini a far sentire la propria voce.

Dobbiamo sentirci responsabili per noi e per gli altri, anche per coloro non ancora nati. Il senso di responsabilità implica un ruolo attivo per ogni cittadino definendone diritti, doveri, compiti e possibilità. Un individuo responsabilizzato è una persona sociale che nella dimensione relazionale impegna il proprio tempo e le proprie energie, al fine di migliorare l’esistenza della propria comunità presente e futura.

La comunità umana deve diventare, per ognuno di noi, un ideale da salvaguardare e verso cui dirigere l’agire politico. Dobbiamo imparare a tendere all’ideale, al trascendente e, più in generale, alla dimensione del progetto, dell’immaginazione, del sogno. Uno sguardo che travalica il quotidiano, le prassi consolidate, il vuoto operare è uno sguardo in grado di prefigurare una realtà diversa che funga da ispirazione nell’agire del nostro Paese.

Consegniamo il nostro voto a coloro che sono in grado di immaginare nuovi orizzonti per iniziare il cambiamento e coltivare la prima radice del rinnovamento. Cerchiamo nei nostri rappresentati qualcuno in grado di declinare una bella utopia in un progetto politico ben definito e, soprattutto, concreto.

Rivolgiamo il nostro sguardo alla trascendenza di cui è portatore il Cristianesimo, perché esso non è solo un credo religioso ma, con i suoi valori, vivifica la sovranità popolare e l’azione politica. Cerchiamo, dunque, rappresentanti politici che si facciano ispirare dai valori cristiani nella programmazione politica e per i quali siano una vera e propria bussola morale per l’esistenza tutta intera, al di là di qualsiasi divisione.

Il progetto della modernità, infatti, proclama l’autonomia dell’umano dal divino, dell’ordine sociale dall’ordine religioso, della dimensione economica dalla dimensione etica dell’esistenza. Dividere tutto in sfere separate ha portato l’uomo ad agire in maniera schizofrenica e a fare riferimento a specifici valori e principi in base alla dimensione nella quale si trova ad operare. La morale dell’uomo è diventata così intermittente e, spesso, i valori cristiani sono stati relegati esclusivamente alla dimensione privata, privando la dimensione pubblica del seme della democrazia di cui il cristianesimo è stato sempre portatore.

Per fare del nostro Paese una comunità umana universale ed inclusiva, quindi, due sono gli elementi imprescindibili: la tensione all’ideale e il senso di responsabilità.

28 febbraio 2018

 

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