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Il Comune di Lecce e Regione Puglia fanno squadra per la Vigilanza Ambientale e la Riorganizzazione Amministrativa:

 immagine Alessandro Delli Noci
È stato approvato oggi in Giunta lo schema di protocollo d’intesa tra Regione Puglia e Comune di Lecce che segna la collaborazione istituzionale su due importanti settori strategici: la vigilanza ambientale e la verifica della performance e razionalizzazione organizzativa.
In questi settori Regione e Comune si impegnano a “proporre, promuovere, coordinare e realizzare azioni ed interventi che rispondono all’esigenza di scambio e trasferimento reciproco di conoscenze, esperienze innovative, buone pratiche ed informazioni”, anche attraverso l’utilizzo congiunto, sotto la regia di una segreteria tecnica e di gruppi di lavoro comuni, di risorse umane a disposizione sul territorio di Lecce.
Sul fronte della vigilanza ambientale il territorio leccese sarà in questo modo maggiormente presidiato sul fronte dei controlli e della possibilità di sanzionare atti e comportamenti contrari alle leggi, per esempio l’abbandono dei rifiuti o il mancato rispetto delle prescrizioni in materia ambientale. Sul fronte della riorganizzazione amministrativa, i due enti condivideranno conoscenze, esperienze e risorse umane a supporto della razionalizzazione amministrativa in corso al Comune di Lecce, tesa a valorizzare le risorse umane e ad ottimizzarne il lavoro per il miglior rendimento possibile a beneficio dei cittadini.

Regione Puglia e Comune di Lecce hanno avviato una costante e fruttuosa collaborazione istituzionale i cui benefici ricadranno sul territorio leccese in termini di una migliore qualità ambientale e di una maggiore efficienza della macchina amministrativa comunale – dichiara l’assessore al Personale del Comune di Lecce Alessandro Delli Noci – Ringrazio la Regione per l’attenzione che dimostra alla nostra città, supportando Lecce non solo dal punto di vista economico, con i numerosi progetti proposti e finanziati finora, ma anche dal punto di vista della collaborazione istituzionale tra i settori e dello scambio di competenze.

PROTOCOLLO D’INTESA

 TRA

La Regione Puglia con sede legale in Bari, Lungomare Nazario Sauro 33, rappresentata dal Presidente Michele Emiliano,

E

Il Comune di Lecce con sede legale in Via Rubichi, Lecce rappresentato dal Sindaco Carlo Salvemini,

 

PREMESSO CHE

L’Agenzia Nazionale per la Coesione, nell’ambito del PON Governance e capacità istituzionale 2014–20, ha promosso interventi volti al trasferimento, evoluzione e diffusione di buone prassi fra Pubbliche Amministrazioni con l’obiettivo di promuovere forme di cooperazione interistituzionale e diffondere soluzioni e pratiche amministrative tra le più innovative realizzate.

Inoltre, le parti considerano la collaborazione reciproca uno strumento prioritario per lo scambio di esperienze e conoscenze attraverso una rete di informazioni comune e condivisa, tramite la promozione coordinata di iniziative comuni sei settori di interesse indicati all’art. 4 del presente Protocollo.

 

Art. 1

Valore delle Premesse

 

Le premesse sopra riportate costituiscono parte integrante del presente Protocollo d’Intesa.

Art. 2

Rapporti istituzionali

 

Le Parti convengono di:

  1. Collaborare nei settori di reciproco interesse, elencati nel seguente articolo 4, per la realizzazione di una collaborazione istituzionale fattiva e duratura;
  2. Fare costante riferimento, per le finalità di cui al presente atto, alla Segreteria tecnica di cui all’art. 3;
  3. Promuovere e coordinare l’attuazione di azioni di sviluppo coerenti con le finalità del Protocollo di collaborazione, nei settori di cui all’art. 4 e secondo I percorsi strategici indicate nell’art. 5;
  4. Verificare l’attuazione del Protocollo di collaborazione con scadenza semestrale;

Art. 3

Segreteria tecnica del Protocollo di collaborazione

 

Ciascuna Parte individua un referente per le funzioni di segretariato e di supporto tecnico–amministrativo alle attività attuative del presente Protocollo di collaborazione; I responsabili dovranno operare congiuntamente per garantire un supporto duraturo e costante nel tempo.

 

Art. 4

Settori strategici di collaborazione

 

I settori strategici in cui potranno attivarsi azioni attuative del presente Protocollo di collaborazione sono:

  • funzioni di cui al D.P.G.R. n.316/2016, ovvero quelle individuate nel complesso delle attività di controllo e vigilanza dirette a prevenire e reprimere le azioni da cui possono derivare danni alle collettività insediate sul territorio e alle istituzioni, r. n.37/2015 come delineate al successivo art. 5 polizia amministrativa polizia ambientale polizia mineraria vigilanza ittico – venatoria.
  • Verifica della performance organizzativa per tutte le Strutture comunali di Lecce “Razionalizzazione organizzativa, mappatura dei processi da realizzare in 2 fasi distinte: Mappatura processi, allocazione risorse e dati di attività; Proposte di razionalizzazione organizzativa e la formazione.

 

Art. 5

Percorsi strategici

 

Le parti si impegnano a proporre, promuovere, coordinare e realizzare azioni ed interventi che rispondono all’esigenza di scambio e trasferimento reciproco di conoscenze, esperienze innovative, buone pratiche ed informazioni, utilizzando prioritariamente i seguenti percorsi, ritenuti strategici per lo sviluppo della collaborazione interistituzionale:

  • conoscenza
  • programmi comuni
  • formazione e apprendimento

 

Art. 6

Vigilanza ambientale

 

La Regione e il Comune considerano fondamentale l’intervento diretto a favorire una più efficace azione di contrasto alle violazioni delle norme in materia ambientale e mineraria. Pertanto la Regione nell’ambito della propria attività come regolata dalle normative vigenti e nell’ambito dei protocolli e degli accordi sottoscritti con le autorità giudiziarie e delle forze dell’ordine provvederà a:

  1. controllo e vigilanza sulla osservanza delle leggi, dei regolamenti, delle ordinanze, delle autorizzazioni, e delle altre disposizioni emanate dalla Regione Puglia al fine di prevenire e reprimere le infrazioni nelle materie di competenza;
  2. accertamenti, rilevazioni, raccolta di informazioni ed altri compiti previsti da leggi e regolamenti;
  3. vigilanza, accertamento degli illeciti e irrogazione delle sanzioni amministrative in materia di polizia mineraria, ai sensi delle L.r. n.37/1985 e n.44/1975;
  4. vigilanza ambientale, e irrogazione delle sanzioni in materia di tutela dei corpi idrici e degli scarichi ai sensi dell’art. 135 del D. Lgs. n.152/2006;
  5. vigilanza ambientale in materia di ottemperanza alle prescrizioni in materia di assoggettabilità a VIA regionale e in materia di VIA regionale, ai sensi della normativa vigente;
  6. attività di controllo, congiuntamente ad Arpa, delle installazioni ricadenti nel campo di applicazione della parte seconda, Titolo III-Bis, del D. Lgs. n.152/2006 di competenza regionale;
  7. vigilanza, accertamento degli illeciti e irrogazione delle sanzioni amministrative in materia ittico-venatoria, ai sensi della L.r. n.27/1998, per effetto del trasferimento alla Regione di tutte le relative funzioni amministrative svolte dalle province.
  8. Sviluppare azioni politico-culturali e di socializzazione sui principi della legalità, dei diritti, della democrazia e della cittadinanza attiva e consapevole in material ambientale ed educazione civica, che vedano coinvolti e destinate in particolare modo ai giovani.

 

 

Art. 7

Innovazione organizzativa e tecnologica

 

L’innovazione tecnologica ed organizzativa per ogni organizzazione rappresenta uno degli aspetti su cui si fonda la sostenibilità nel lungo periodo e la capacità di essere competitivi rispetto ai competitors.

Tuttavia, per definire le proprie traiettorie evolutive e quindi un piano strategico da seguire per potersi evolvere e fronteggiare i cambiamenti dell’ambiente sia interno che esterno, occorre avere contezza di quali siano i punti di forza e di debolezza della propria organizzazione. Solo attraverso un costante monitoraggio delle proprie prestazioni ed attraverso una adeguata conoscenza dei processi di funzionamento della macchina organizzativa è possibile definire con certezza gli aspetti che generano valore per l’organizzazione e cosa invece necessita di migliorie o va eliminato perché obsoleto.

Inoltre, un’adeguata attenzione a queste tematiche permette al management dell’organizzazione non solo di tutelare la sopravvivenza della stessa, ma di accrescere il benessere organizzativo, semplificare l’attività lavorativa dei propri dipendenti ed attribuire loro un carico di lavoro ben ponderato offrendo ai propri utenti servizi migliori ed in linea con le aspettative.

Adottare strumenti informatici capaci di supportare l’analisi ed il monitoraggio di questi temi, data la repentina evoluzione tecnologica che caratterizza gli ultimi decenni, costituisce l’elemento principale per far sì che le informazioni acquisite siano ottenute per tempo, invece che arrivare in ritardo, e che quindi siano realmente di supporto al processo decisionale.

La Regione Puglia ha adottato strumenti ed elementi organizzativi di supporto al processo decisionale che permettono di generare come output finale la crescita della qualità dei servizi erogati e delle policy adottate attraverso una migliore gestione ed utilizzo delle risorse disponibili. Pertanto, attraverso un complesso processo di trasferimento al Comune di Lecce del progetto di riorganizzazione realizzato si realizzeranno:

  • Verifica della performance organizzativa per tutte le Strutture comunali; Razionalizzazione organizzativa;
  • Mappatura dei processi;
  • Allocazione risorse e dati di attività;
  • Proposta di razionalizzazione organizzativa e formazione;

 

 

 

 

Art. 8

Collaborazione interistituzionale

 

Le parti considerano essenziale la collaborazione reciproca per la promozione di iniziative comuni in ambito interistituzionale: A tal fine, esse si impegnano a:

  • Garantire il Massimo scambio di informazioni e di conoscenze ed il collegamento costante nell’ambito dei rapporti con altre Organizzazioni ed Istituzioni regionali e comunali;
  • Valutare iniziative comuni nei settori oggetto del protocollo, nonce mettere a frutto il bagaglio di conoscenze ed esperienze comuni maturato.

 

Art. 9

Durata dell’accordo

 

Il presente accordo avrà validità per un periodo di 36 (trentasei) mesi a far data dalla stipula dello stesso, e comunque per tutta la durata delle attività progettuali comuni. Il presente protocollo potrà essere prorogato o rinnovato previo accordo scritto tra le parti.

Art. 10

gruppi di lavoro

 

Oltre alla segreteria tecnica di cui all’Art. 3, nel conferire esecutività alle iniziative così come sopra specificate, saranno previsti gruppi di lavoro specifici per tematica o azione. La composizione dei gruppi saranno determinati attraverso specifiche intese e formalizzati con successivi atti.

 

Art. 11

Responsabilità per danni

 

Le Parti sono responsabili di qualunque danno che, in conseguenza dell’esecuzione del presente accordo, sia eventualmente arrecato a terze persone o cose e ad altri enti pubblici e privati.

ART. 12

Diritto di recesso

 

Le Parti hanno la facoltà di recedere dal presente accordo in ogni momento, per giustificato motivo e con preavviso scritto di 60 giorni.

ART. 13

Foro competente

 

Qualora insorgano questioni relative ad interpretazioni o all’esecuzione del presente atto, le Parti si impegnano a perseguire la soluzione in via amministrativa preliminarmente rispetto alla proposizione di azioni giudiziali. Nel caso in cui non fosse possibile raggiungere in questo modo l’accordo, per ogni eventuale vertenza che dovesse sorgere tra le Parti, il Foro competente sarà quello di Bari.

ART. 14

Norme applicabili

 

Il presente accordo è impegnativo per le Parti contraenti in conformità alle leggi vigenti. Per tutto quanto non espressamente regolato dai precedenti articoli riguardo ai rapporti tra le parti si applicano le disposizioni del Codice Civile.

 

 

Bari,_________________

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