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Il Racconto:”Quella volta che ho incontrato l’Angelo Azzurro”

stravagante ragazza in azzurro

di Romolo Ricapito

Le persone che non si scordano mai: secondo me oltre ai parenti prossimi o a determinati insegnanti, educatori o amicizie dell’infanzia, esistono dei personaggi che, anche se hanno attraversato in un solo lampo le nostre vite, ritornano alla memoria perché assolutamente originali o magici.

Ricordo che un sabato pomeriggio d’inverno, era ancora presto dunque c’era luce, mi trovavo nella 500 di famiglia (era la metà degli anni Ottanta) guidata da mia madre perchè stavamo andando insieme al cinema, al primo spettacolo.
Dietro di me vidi nel traffico intenso un’originale ragazza, non magra, anzi dalle belle  forme abbondanti, col vestito azzurro lungo   e svolazzante, la pettinatura antica.
Sembrava uscita da un quadro dell’Ottocento.
 Questa strana apparizione, originale come se fosse finanche ella stessa    una scena da film, sembrava un misto tra Mary Poppins e qualche altro personaggio fantastico, per il colorito bianco e le gote rosse.
In mezzo ai clacson e al traffico compulsivo del centro città, a Bari, si  sentivano commenti ingenerosi nei confronta di questa  sconosciuta persona, relativi appunto al suo aspetto stravagante.
La poverina, piccata, rispondeva distribuendo corna a destra e a manca, reggendosi a fatica con l’altra mano per guidare col manubrio la sua bicicletta.
D’impulso, iniziai a salutare con la mano dal finestrino l’originale visione.
 Ella non capì e pensò di essere canzonata, cominciò  dunque a dirigere nella mia direzione le sue “corna”.
Epperò subito, accortasi del saluto innocente, iniziò a distribuire baci e saluti a sua volta a me rivolti , in una maniera entusiasta e innocente.
Essendo il traffico lento, congestionato, di un classico pigro pomeriggio credo di  fine febbraio (ma non mancava molto alla primavera) ci fu modo di continuare abbastanza a lungo questo dialogo a distanza, fatto esclusivamente  di saluti.
La giovane donna, sempre più contenta ed entusiasta di quello che aveva inteso come una sorta di consenso alla sua persona e al look davvero stravagante, sia pure anacronistico, si sbracciava nel salutarmi affettuosamente lanciando baci e bacini.
Devo dire che questo connubio sincero e genuino con una sconosciuta, che sicuramente in altri contesti sarebbe stato interessante conoscere di persona, fu molto intenso e speciale, direi unico nella straordinarietà.
Ma straordinaria doveva essere quella ragazza : pur non conoscendola, emanava carisma e attaccamento alla vita, sfidando le convenzioni borghesi che volevano nei lontani anni Ottanta tutte le ragazze vestite in un certo modo.
Allora devo dire che quella simpatica e allegra apparizione mi riempì di languore al pari dello spettacolo cinematografico al quale di lì a poco avrei assistito, un film con Marcello Mastroianni e Romy Schneider.
24 gennaio 2018

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