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Il Teatro Kopó Brindisi presenta La scuola non serve a nulla di e con Antonello Taurino

La scuola non serve a nulla, rappresentazione tragicomica dell’istruzione al tempo della Buona Scuola

La gioia di imparare è indispensabile agli studi

come la respirazione ai corridori.

(Simone Weil)

Il Teatro Kopó Brindisi presenta La scuola non serve a nulla di e con Antonello Taurino, in scena 8 e 9 dicembre alle ore 21. Lo spettacolo è stato selezionato per il bando “Rifugio d’artista 2016”.

 La pièce ruota intorno alla figura di un professore che lavora in una scuola di frontiera e che è stato sospeso dal servizio. Un po’ come accade al Professore Keating del film L’Attimo Fuggente, anche il nostro viene allontanato per via dei suoi metodi didattici non ortodossi, ritenuti pertanto bizzarri da un’istituzione, la scuola, al centro di un autentico terremoto. Nella aule del XXI secolo convivono infatti antiche rigidità burocratiche e nuove follie kafkiane: una miscela esplosiva per quei tanti docenti che vorrebbero trasmettere saperi e conoscenze. Nella nuova scuola, ridisegnata dalla discussa riforma La Buona Scuola, succede che l’insegnamento diventi una rappresentazione teatrale tragicomica: un’esperienza eroica portata avanti nonostante il malfunzionamento delle istituzioni. Antonello Taurino, che di giorno lavora come insegnante precario, conosce molto bene il mondo che porta sul palcoscenico. Scuole che cadono a pezzi, alunni con mille lacune e soprattutto multiproblematici, inseriti in classi sempre più multietniche, multireligiose, multilingue, costituiscono lo scenario degli aneddoti raccontati con impareggiabile ironia dal protagonista. La scuola non serve a nulla fa riflettere e ridere sull’esperienza scolastica che, in un modo o nell’altro, ci riguarda. Siamo stati tutti studenti, alcuni sono diventati genitori e/o professori, altri lavorano come bidelli o amministrativi, e tutti siamo invitati ad un esilarante Consiglio di Classe, convocato da questo docente simpatico e nevrotico, alle prese con studenti difficili e oltretutto iperconnessi. A dispetto della celebrazione della scuola delle 3I di un precedente Governo (Informatica, Inglese, Impresa), le nuove tecnologie dell’informazione sono esse stesse temibili antagoniste al ruolo dell’insegnante, costretto a improvvisarsi attore che recita una parte di fronte ad altri attori, gli allievi, con i quali deve recuperare la relazione umana, vero punto focale dell’esperienza pedagogica.

 

Antonello Taurino, classe 1980, nasce a Copertino in provincia di Lecce. Alle arti dedica la sua formazione universitaria, a cui affianca un percorso musicale che lo porta a conseguire il diploma di Conservatorio in Chitarra classica. Il teatro e il Sud sono ben presenti nella sua produzione, tant’è che nel 2005 pubblica per Lupo Editore “Li Fatti ti Paese: bozzetti di vita a sud del sud”, una raccolta di testi teatrali in vernacolo salentino. Dal 2003 al 2014 partecipa alla trasmissione “Zelig Off” di Canale 5. Sempre sulla stessa rete approda alle edizioni 2007 e 2008 di “Zelig Arcimboldi” anche in qualità di autore di tutti i suoi testi. Ha vinto il Primo Premio al “Festival del Cabaret” di Aversa (2001) e il Premio della Critica al Festival del Cabaret “Città di Gallarate” (2003) e di Martina Franca (2011). Annovera tra i suoi maestri Emma Dante, Eugenio Allegri e tanti altri in Italia e all’estero. E’ autore e interprete di molti spettacoli tra i quali “Trovata una sega!”, selezionato per il “Festival Kilowatt 2014” e vincitore della selezione “Festival Tramedautore – 2015”. Lo spettacolo “La scuola non serve a nulla” è stato selezionato per il bando “Rifugio d’artista 2016”. Dal 2010 Taurino è anche docente in corsi sull’uso di tecniche teatrali a beneficio dei più diversi ambiti lavorativi come scuola, cantieri, centri sportivi.

 

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