
di Romolo Ricapito
Auguri per la tua morte sta ottenendo un grande successo sui nostri schermi grazie ai giovanissimi che popolano le sale italiane.
Il pubblico maturo snobba questo tipo di film, ma in questo caso potrebbe non avere ragione.

In pratica la trama, pur con le dovute differenze, è la stessa: una giovane donna rivive all’infinito sempre la stessa giornata in uno spazio temporale che non prosegue.

In pratica la protagonista è prigioniera per qualche motivo di una situazione che però potrebbe essere risolta positivamente a dispetto del suo terribile epilogo.
In Prima di domani Lindsay veniva coinvolta con alcune compagne di scuola in un incidente stradale mortale.
In Auguri per la tua morte la bella liceale Tree interpretata da Jessica Rothe viene uccisa da un misterioso assassino che indossa la maschera di un neonato sdentato.
Il problema è che dopo l’accoltellamento Tree si risveglia nel suo letto e la giornata inizia daccapo.
Ovvero con questa dinamica: nel parco della scuola una ragazza in carne le vuole fare firmare una petizione, un ragazzo sviene all’improvviso, un certo Tim le chiede se ha ricevuto i suoi messaggi sul telefonino, la sorella la apostrofa come puttanella perché dopo una serata alcolica si è svegliata nella stanza del college di un ragazzo belloccio.
Ma soprattutto Tree nasconde un segreto: è l’amante del suo insegnante di scienze, un biondone giovane e accattivante, che però è sposato.

Questo cul-de-sac insostenibile per lo spettatore si riavvia nel momento in cui Tree capisce che deve venire fuori dalla situazione del suo omicidio . Forse può non venire uccisa tentando di scoprire cosa c’è dietro questa allucinante ripetizione.
E’ certo allora che la comprensione del meccanismo, difficoltosissima, include un elemento fondamentale.
Le viene offerta l’occasione di guardare dentro sé stessa ed esaminare i suoi sbagli del passato.
Facendolo e correggendosi, può diventare arbitra e padrona del suo destino.
Dunque crogiolandosi nelle 24 ore tutte uguali alla fine scopre cose sue personali e degli altri diventando un’altra se stessa, più consapevole.
Ha vissuto fino al allora in maniera troppo ludica, superficiale e scandalosa?
La protagonista Jessica Rothe è perfetta per il ruolo in quanto i suoi lineamenti più che da adolescente sono da donna vissuta. E ciò rende efficace il personaggio.
Via via la storia sulla falsariga di elementi risaputi ne accoglie altri, più interessanti e dunque si sconfina nel filosofico, tanto che l’opera appare più una pellicola per un pubblico di maturi che per adolescenti.
Insomma il tutto grazie all’intelligenza degli sceneggiatori si risolve in un film che da apparentemente scontato diviene sofisticato, allegorico e anche morale a dispetto dell'”immoralità” di certi horror fine a se stessi.

Riuscita è poi la trovata dei titoli finali con scanzonati cartoni animati che citano gli interpreti.
Altre note: Christopher Landon dirige con mano abile. Egli è il figlio del famoso attore, produttore e sceneggiatore Michael Landon
, famoso per il ruolo di Charles Ingalls nei telefilm della serie La casa nella prateria. Il cineasta , gay, si batte contro l’omofobia e fece il suo coming out in tempi non sospetti. Nel cast Israel Broussard già “scoperto” da Sofia Coppola nel ruolo del ragazzo carino (Carter) che accoglie la “sfortunata” Tree nella sua cameretta dopo una notte di bisboccia. Ma nel cast c’è un’altra figlia d’arte: Ruby Modine figlia del popolare attore Matthew Modine. L’attore inglese Charles Aitken è il professore bello che ama la studentessa fregandosene della devota moglie. Positive le recensioni in America, ma la più brava del cast è Jessica Rothe al suo primo ruolo da protagonista dopo una partecipazione nel musical La La Land.
Pubblicato: 15 nov 07