Estate 2017: spopola il “turismo piscione” Attualità 8 Luglio 2017 di Romolo Ricapito Nudi urinano davanti al Ponte Vecchio, a Firenze. Sono stati due turisti americani. Selfie sul Ponte Vecchio mentre fanno pipì Si parla di turismo ignorante. O di chi non tollera regole elementari di decenza e rispetto delle regole. Non so se i due statunitensi fossero alticci. Ma è una prassi quella di chi invece di ammirare monumenti e paesaggi, si abbandona a derive sconvenienti che sicuramente non praticherebbe in patria. E’ probabile che i due americani siano un caso limite. Epperò tanti altri episodi sparsi per la Penisola ad opera di sporcaccioni, di nome e di fatto, lasciano pensare. E’ l’ignoranza di chi non conosce la Storia, di chi se ne frega della cultura e che del Belpaese apprezza gli aspetti più epidermici, ignorando il contesto di un sapere millenario che ne ha fatto il luogo con i monumenti più diffusi all’interno di un territorio al pari di altre nazioni, più lungo e ristretto. Il turismo dei selfie, dei panini oleosi e gocciolanti, degli abiti ristretti e chi più ne ha ne metta domina i luoghi pubblici, in una deriva alimentata dal gran caldo che allenta i freni inibitori. E’ un popolo di cafoni all’arrembaggio. Gli stranieri sono i benvenuti e a loro si perdonano strafalcioni sull’abbigliamento e altro. Anche perché massimamente chi arriva in Italia per turismo è un popolo di curiosi attenti e degni di essere ospitati. Ma i maleducati no, soprattutto i “piscioni” , coloro cioè che s’improvvisano amorini che fanno la pipì, ossia le statuine buffe di certe antiche fontane. Non c’è da ridere, solo da sanzionare. Oppure la pipì la facessero a casa loro, nudi, fuori all’aperto. E’ sicuro che verrebbero prontamente redarguiti e puniti, altro che ridere nell’obiettivo.