Donne, la cultura che passione! A Lecce una sfida già vinta Cronaca Cultura 9 Giugno 20179 Giugno 2017 di Nanai Dellera Spira da alcuni anni nella elegante città barocca un vento, non il solito, quello che è di casa, ma è il vento della passione per la cultura. Quella vera. Quella vissuta giorno dopo giorno. E ancora tutta da vivere nella luminosa Lecce. È un vento che spira da molti anni, mosso da donne salentine, operatrici culturali attive in diversi ambiti, di respiro locale e internazionale, accomunate come le tante facce di un unico diamante, che riflette le differenze e gli incroci, fatti di luce, bellezza e preziosità. Ve le presento: Simona Ciullo La politica. Fin da giovane nel CIF di Lecce. Esperienze di politica Europea. Organizza Il Caffè Europeo con incontri di dibattiti di politica internazionali, aperti alla cultura e all’arte. Simona Ciullo Pompea Vergaro L’editrice. Giornalista e scrittrice. Promuove la cultura a livello locale e internazionale. Pioniera dell’Arte totale, allaccia l’arte alla musica, alla letteratura al teatro. Pompea Vergaro Annamaria Colomba L’ attrice. Attrice di teatro e di cinema, poetessa pluripremiata. Calca le scene con generosità e professionalità annodando l’arte, la poesia e la musica. Annamaria Colomba Giulia Epifani La pittrice. Realizza mostre in luoghi prestigiosi della città di Lecce. Promuove l’Arte contemporanea legata alla musica, alla poesia, al teatro. Giulia Epifani Annarita Miglietta La linguista. Attività presso Università del Salento. Impegnata in convegni e seminari. Promuove la lingua italiana e il dialetto tra studi di approfondimento e pubblicazioni. Annarita Miglietta Laila Moustafa La pioniera nel dialogo tra oriente e occidente. Diretto trasmissioni alla radio Tunisina dedicata alle donne. Attiva presso l’Ambasciata egiziana in Tunisia. Parla italiano, arabo, francese, inglese. Laila Moustafa Chiara Marick La fotografa. Il Salento colto nelle sue sfumature e sfaccettature che si snoda tra l’architettura e la natura. Interesse per il gesto e lo sguardo. Chiara Marik