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Quinta giornata del Bifest: al Petruzzelli: riabilitati i Fratelli Vanzina. Annette Bening star assoluta di 20th Century Woman

Inmagine in copertina– Clelia Conte, Direttrice di Gazzetta dal Tacco e Carlo Vanzina al teatro Petruzzelli di Bari in Occasione del Bif&st Film Festival 2017

di Romolo Ricapito

 

Francesco Guida

foto di Francesco Guida

Quinta giornata del Bifest la rassegna cinematografica  che vede Bari ospitare il meglio del cinema italiano attuale, almeno nelle intenzioni.

Il Teatro Petruzzelli continua con le  proiezioni delle anteprime cinematografiche : è il turno di   20th Century Women  di Mike Mills,Usa, 2016 .
Ma prima le premiazioni precedute da un intermezzo musicale ispirato a colonne sonore portanti del passato.
Di scena la viola di Francesca Carabellese che suona un pezzo della colonna sonora di Giulietta e Romeo di Zeffirelli, con testo di Elsa Morante.

Salutate dal palco due eccellenze in sala: Goran Paskaljevic del Panorama Internazionale e Dario Argento.

La giuria dei critici ha assegnato il premio per il miglior montaggio a Marco Spoletini. Presente alla consegna della targa  intitolata al “padre” dei montatori Roberto Perpignani (invitato sul palcoscenico) anche  Francesco Gallo dell’Ansa in  rappresentanza dei giurati di qualità.

Il film è Falchi mentre per la fotografia il riconoscimento è andato a Rocco Marra sempre per Falchi, regia di Toni D’Angelo.

Marra ha parlato della fotografia di un film come di un metodo tecnico che parte però da una attenta lettura della sceneggiatura.

Fratelli Vanzina - Bif&st 2917
Fratelli Vanzina
Va detto che solitamente i direttori della fotografia, che sono importantissimi  per la riuscita di un’opera, vengono ignorati, o sottovalutati, mentre il merito va quasi sempre, in generale e in caso di successo, al solo regista e agli interpreti.
Insomma la fotografia fa parte di “una fondamentale dialettica importante nel percorso creativo”.
E’ dunque partita la proiezione di un video formato da un insieme di spezzoni di tutti i film dei Fratelli Vanzina, premiati col Fellini Platinum Award alla carriera dall’attore Maurizio Micheli.
Carlo ed Enrico, va detto, sono oggetto di una rivalutazione da parte della critica dopo che per anni e anni sono stati bersagliati di accuse come  quella di  cultori del trash.
Emozionati tutti e due , ha preso la parola  per primo il regista Carlo Vanzina per ricordare di  essere stato l’aiuto regista proprio presso il Petruzzelli del film diretto da Alberto Sordi “Polvere di Stelle” nel lontano 1972, ossia  ben 45 anni fa. Enrico Vanzina ha ricordato invece una serie di aneddoti storici riguardanti il padre  Steno, celebre regista del passato e dell’amicizia di quest’ultimo con Federico Fellini.
Fu proprio Steno a “lanciare” Fellini assumendolo come disegnatore per il giornale Marc’Aurelio.
Ma a Steno anche il merito di avere scoperto Age, Scarpelli ed Ettore Scola.
Soltanto la morte di entrambi (Fellini e Steno, alias Stefano Vanzina ) impedì ai due di realizzare un’opera insieme, Le Ciccione Volanti.
Le motivazioni del premio ai Vanzina lette dall’ideatore e direttore Felice Laudadio attengono a uno stile inconfondibile dei due cineasti che è un marchio di fabbrica all’interno della commedia all’italiana.
Un minuto di raccoglimento poi per omaggiare il regista scomparso nel pomeriggio della stessa giornata Jonathan Demme , ma un pensiero è stato rivolto anche a Enrico Medioli, sceneggiatore de Il Gattopardo,  morto  lo  scorso 21 aprile.
20th Century WomenRiguardo 20th Century Women, film con Annette Bening, trattasi di una commedia che esplora la vita di Dorothea, madre americana di 55 anni, durante tutto il 1979.
La donna cerca di educare il figlio adolescente da  single. Refrattaria ai legami sentimentali, indipendente, di professione progettista, Dorothea ospita come inquilino un altro single, artista dallo stile bohemienne.
Da notare i vestiti a stampe colorate del personaggio della Bening, in particolare le camicie .
Ma  all’interno della pellicola  dominano gli oggetti dei tardi anni Settanta, come lo skateboard, il test di gravidanza, le musicassette, le sedie di plastica rigide e trasparenti.
E’ l’epoca pre-Aids e quindi a Santa Barbara (dove è ambientato il tutto) sussiste una certa libertà sessuale.
Ma a Dorothea vengono attribuiti gli sbagli educativi tipici delle madri sole, anche dallo stesso figlio, che a soli 15 anni viene bombardato dall’indottrinamento  femminista  dell’artista punk Abbie,  insidiata da un cancro alla parete dell’utero contratto a causa di un farmaco che la madre assunse in gravidanza.20th Century Women
C’è poi un’altra presenza femminile al fianco del giovane : una vicina di casa di due anni più vecchia, Julie,  bionda e seducente, che si introduce nella camera da letto  dell’amico di notte.
Trattasi di film insolito, non divertente ma analitico.
Dalla madre la storia si sposta sugli interpreti giovani, diventando una storia di formazione.
I personaggi della gioventù rappresentano coloro che, cresciuti o maturati negli Anni Ottanta, hanno una cultura pregna, ancora, di temi pregressi, da Nixon al Vietnam.
Molta importanza ha la colonna sonora, composta da brani della musica popolare statunitense del passato, quella amata dalla protagonista, come la colonna sonora di Casablanca ( As Time Goes By) o Louis Armstrong.
I giovani spaziano dai Talking Heads a roba più improbabile come The Raincoats e The Germs.
L’opera di Mike Mills si apprezza per l’accuratezza delle psicologie dibattute in tante situazioni segmentate.
Ma la cosa più bella di tutte è il finale, a sorpresa, che vedrà svelare il destino di tutti i personaggi.
Oltre alla Bening, vanno citati (bravissimi tutti) Billy Cudrup, la biondissima Elle Fanning e Greta Gerwig.
27 aprile 2017

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