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Intervista a Monica Guerritore in occasione della sua interpretazione del “mito” Judy Garland in End of The Rainbow, al  teatro al Sistina  

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di Romolo Ricapito

La magia, il fascino e il calore di una diva ormai al tramonto: Judy Garland.
La bravura ,la costanza nel raggiungere un risultato pregnante e il rimettersi sempre in gioco di una grande attrice: Monica Guerritore.
judy-garland-in-end-of-the-rainbow-sistinaQuesta grande signora del teatro italiano è in questi giorni impegnata al Teatro Sistina di Roma  (fino al 30 ottobre) con il musical End of the Rainbow di Peter  Quilter, grande successo a Broadway e che il pubblico italiano ha finalmente l’occasione di potere apprezzare.
Abbiamo rivolto a Monica Guerritore le seguenti domande . Un grazie alla straordinaria attrice per la sua immediata attenzione e disponibilità.

Questa   prima volta in uno show musicale segna una svolta nella sua carriera?

No.. perché non la considero una commedia musicale nel vero senso del termine. Porto avanti la storia ( e Judy) con la leggerezza della commedia che lei aveva frequentato ( come canone ) da sempre a Hollywood, canto con la tonalità bassa che le apparteneva e  raggiungo l’ ottava alta  con lo sforzo che anche lei in quel periodo della sua vita aveva… interpreto le canzoni più che cantarle . Diciamo che è il suo modo per raccontare al di là dei lustrini e delle paillettes quello che prova dentro di se ( What now my love -Smile ) 

In End of the Rainbow si ripercorrono le ultime settimane di vita di Judy Garland. Nel musical,  per caso, si accenna qualcosa riguardo i rapporti della star con l’altrettanto celebre figlia, Liza Minnelli?

No. Curiosamente Peter Quilter che è molto fedele alla vita vera in quegli ultimi mesi, alle parole stesse della Garland ,non accenna mai né a Liza né agli altri due figli . Solo un accenno negativo alla madre.

 
 I giovani che non conoscono affatto Judy Garland che cosa ne pensano di questo personaggio, secondo le reazioni che lei raccoglie dopo lo spettacolo?

monica-guerritore-judy-garland-in-end-of-the-rainbow-al-teatro-al-sistina-1Curiosamente accade come  con altri artisti che riconoscono le canzoni ( Somewhere over the rainbow , Get happy , That’s entertainment,For once in my life) e nella vicenda riconoscono il tragico sviluppo di star più vicine a loro come Amy Winehouse o Michael Jackson , Whitney Houston.

 Si presuppone che lo  show  sia drammatico a causa della dipendenza di Judy dai barbiturici (e dall’alcol) il cui abuso la portò alla morte. Ma trattandosi di un musical, c’è spazio anche per un  pizzico di ironia?

Ho risposto prima.. è terribilmente comico . Lei è un’ attrice e una donna sempre spiritosa e ironica . E l’avvicinarsi della fine che a un certo punto il pubblico realizza è ancora più tragico proprio per questa inconsapevolezza .. muore tra battute spiritose  piume e brillanti ( non pagati).

 Essendo anche lei un’attrice popolare e di successo (come il mito Judy Garland)  quali sono i tratti in comune (se ci sono) che  ha rilevato confrontandosi con questa  grande  star?

monica-guerritore-judy-garland-in-end-of-the-rainbow-al-teatro-al-sistina-1 Solo il rapporto profondo di tensione tra sé e il proprio talento ( non con il pubblico  che anche io come lei  sento sempre buono con me ). l’asticella  è il talento , la dote , quello è il limite inafferrabile  che il proprio corpo deve essere in grado di  manifestare sostenere . Il talento è un demone dentro di tè che ha bisogno di forza ed energia per esprimersi . A volte  è troppa questa richiesta e come  scrisse  Maiorana : distrugge il corpo stesso che abita .

  Che emozione prova sul palco cantando e re-interpretando le canzoni di Judy Garland?

Una grande verità : Smile though your heart is aching , smile even though it’s breaking …quando canto con un filo di voce e una debolezza emortiva fatta di paura della solitudine questa canzone vibro all’unisono con lei . E la canzone non è più una canzone ma una confessione.

Ricordiamo che la regia dello spettacolo è di Juan Diego Puerta Lopez; i musicisti che accompagnano Monica Guerritore sul palco:  Vincenzo Meloccaro, Stefano Napoli, Gino Binchi,
Alessandro Riceci è Mickey, l’amante di Judy mentre Aldo Gentileschi è il pianista e amico gay della Garland. Costumi di Walter Azzini, scene di Carmelo Giammello.
 

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