La guerra degli Oscar: Paolo Sorrentino contro “Fuocoammare”. Perché non ha ragione Attualità Cinema 28 Settembre 2016 di Romolo Ricapito Giancarlo Rosi nel 2006 Paolo Sorrentino contro la candidatura agli Oscar del film italiano Fuocoammare. Per l’autore di La Grande Bellezza il film di Giancarlo Rosi non è adatto alla gara. “Andava proposto nella categoria dei documentari”, la giustificazione. Comunque Fuocoammare ha già vinto come Miglior Film al Festival di Berlino. La scelta di un’apposita “giuria” di esperti non appare dunque così peregrina. Personalmente non ho visto il film che è in corsa per l’Oscar : per entrare nella “cinquina” definitiva dei probabili vincenti occorrerà però aspettare gennaio. Una scena del film FUOCOAMMARE Comunque trovo la polemica di Sorrentino sterile. Non ho visto Fuocoammare, ma dalle immagini trasmesse in tv ho dedotto che comunque gode di ottime riprese e fotografia. Questo è un buon punto di partenza, poi l’Orso d’Oro a Berlino è un ottimo biglietto da visita per l’America. Paolo Sorrentino ha in aggiunta dichiarato di preferire un altro film: Indivisibili. Al momento in cui scrivo però tale pellicola non è ancora arrivata nelle sale e non si conosce il giudizio del pubblico pagante, che almeno qualcosa dovrebbe significare. Tornando a Sorrentino penso che lui, già vincitore di un Oscar, doveva dimostrare più sportività e non remare contro un collega, tra l’altro apprezzato. Anche per un fatto: molti in Italia non hanno condiviso l’Oscar assegnato al suo La Grande Bellezza. Un numero non indifferente di spettatori l’ha considerato, a torto (o forse a ragione) un’opera estetizzante e indigeribile.