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“Feci a colazione”: racconto-choc di una transessuale nella trasmissione radiofonica “La Zanzara” di Giuseppe Cruciani. Il lato oscuro della politica

di Romolo Ricapito

Nella simpatica trasmissione di Radio 24 “La Zanzara” il 5 settembre il conduttore, Giuseppe Cruciani, ha ospitato per via telefonica il racconto di una trans che si è “vantata” di prostituirsi con uomini influenti, in particolare politici di alto livello, appartenenti a tutti gli schieramenti .

La transessuale, che ha specificato di non essersi mai “operata” per il cambio-sesso, ha condito la sua partecipazione radiofonica  con vari aneddoti.
Il primo, sconvolgente, riguardava un politico “importante” di centrosinistra che il giorno prima dell”appuntamento”ordinava” alla trans di mangiare molto a pranzo e a cena .
Giuseppe Cruciani
Giuseppe Cruciani

Presentatosi al mattino dalla prostituta, l’uomo ne degustava le feci, deposte in un piatto per colazione.

Giuseppe Cruciani spingeva le confessioni della transessuale sempre più, con aria curiosa e divertita come fa sempre, mentre il co-conduttore, David Parenzo, si ascoltava nel sottofondo con  proteste verbali causate dal suo ovvio disgusto.
Per “par condicio” è stata offerta all’interlocutrice l’opportunità di soffermarsi sui “gusti” di un politico di centro-destra, il quale si presentò al cospetto della mercenaria recando con sé un bicchiere di Nutella (vuoto) nel quale aveva conservato una quantità considerevole di cocaina, per folleggiare durante l’amplesso.
Qualche considerazione: le confessioni della “signora” della quale ometto il nome, per non farle pubblicità, le avevo lette poco tempo fa su “Dagospia”, noto sito giornalistico di sensazione e gossip. Dunque le conoscevo.
In merito alla coprofagia del primo soggetto, la storia mi ha fatto pensare al film di Pier Paolo PasoliniSalò‘”, l’ultimo da lui  diretto, nel quale dirigenti e appartenenti alla Repubblica Sociale Italiana organizzavano dei banchetti a base di deiezioni, ai quali costringevano anche i loro prigionieri.
Dunque la cacca (uso questo termine,perché  è citato anche nel primo volume della “Ricerca” di Proust) come metafora della degenerazione politica.
In quanto all’uso di cocaina, dal celebre Caso Montesi , risalente al 1953, nel quale una ventunenne trovata morta su una spiaggia a Torvaianica   sarebbe stata in realtà costretta a festini a base di cocaina con politici “influenti” (ma niente fu mai provato) sino  a episodi  più recenti, dei quali si è molto parlato sui quotidiani  negli ultimi dieci anni (festini privati di un onorevole con una “ospite” che per avere assunto  della  cocaina si sentì male), niente di nuovo sotto il sole.
In sostanza queste confessioni incuriosiscono perché rivelano un lato “intimo e privato” di alcuni politici, si spera una minoranza, che forse, stanchi dell’impegno all’interno del “potere”, si svagano in modo “discutibile”.
Ma a chi serve tutto ciò?
La transessuale si fa molta pubblicità gratuita, in quanto continua a vendersi e ha finanche  reso note le sue generalità.
Ascoltiamo   questi racconti, ma dobbiamo giudicare la politica da quello che combina espressamente, alla luce del sole, in favore o a danno di noi italiani.
In mancanza di riscontri, nomi e fatti riscontrabili e riscontrati, stendiamo un velo pietoso su certi squallidi retroscena alla marchese De Sade.

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