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Festival del Libro possibile- Polignano a Mare regina delle notti di luglio

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Clelia Conte

di Clelia Conte

POLIGNANO A MARE – Regina indiscussa delle prime notti di luglio in Puglia, è Polignano a Mare. Da 15 anni ormai, è un “must” per vip, turisti italiani, turisti pendolari pugliesi che giungono nella città natale di Domenico Modugno appositamente per il Festival

Pubblico
Pubblico

del Libro possibile. Per esempio, Giuseppina Scarano viene da Brindisi e non manca a nessun appuntamento. Massimiliano Vitali, con moglie e figlio, viene da Taranto: anche loro pendolari per passione. La passione che li accomuna appunto sono i libri. Ma sappiamo bene che il Festival non è solo una vetrina editoriale ma anche e soprattutto un forum a cielo aperto tra personaggi eccellenti della cultura, dello spettacolo,  della politica, della giustizia. Un pubblico fatto di esperti ma anche di gente comune, che magari dopo aver ascoltato le conferenze correlate alla presentazione, ha la voglia di leggerlo quel libro di cui hanno appena sentito discettare.

Sono seguiti tutti gli incontri nelle varie location del centro storico. Ma il palco naturale di piazza San Benedetto la fa da padrone.

sn.Giuseppe De Tomaso,Marcello Sorgi Loredana Capone
sn. Giuseppe De Tomaso,Marcello Sorgi Loredana Capone

La prima serata ha ospitato Marcello Sorgi che rispondendo ad una domanda di attualità di Giuseppe De Tomaso, direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, ha detto: “Emiliano, successore di Renzi? Sì, ne ha tutta la voglia e la capacità”.

Al Bano Carrisi al Libro Po
Al Bano Carrisi al Libro Po

Per la presentazione del libro di Al Bano Carrisi, ” Fra cielo e terra”, sul palco Mauro Pulpito e  Michele Emiliano il quale ricorda, in occasione di un viaggio in Russia, l’accoglienza fattagli, “cerimoniale al di là di ogni immaginazione, ma – ha precisato Emiliano – grazie al nostro Santo Nicola”. Durante la passeggiata turistica il Presidente russo fa da cicerone al nostro Presidente della Regione, quando all’improvviso, il Presidente si ferma e mostra qualcosa: “In questa piazza – disse ad Emiliano – ha cantato Al Bano”. Insomma, Al Bano è un’istituzione ovunque, ed è un ambasciatore della nostra Puglia. Non a caso, proprio il Presidente della Regione, Emiliano ha voluto nominare Al Bano, Lino Banfi, Renzo Arbore come esperti in materia al servizio della Regione Puglia.

Emiliano dunque ha voluto rimarcare quanto sia importante il ruolo di personaggi come Al Bano nel mondo, a vantaggio della nostra terra. “Al Bano – ha spiegato Emiliano – è naturalmente  l’ambasciatore della nostra Puglia”.

Questo modello pugliese esportato nel mondo, è stato ripreso anche da Pasquale Natuzzi che ora, nelle sue creazioni, non scrive più “made in Italy”, bensì “made in Puglia”. Quindi Emiliano ringrazia il ragazzo venuto da Cellino San Marco, poiché è uno sponsor della nostra terra. Ma Al Bano con tutti questi complimenti, non si pavoneggia. Resta semplice ed autentico: rispetta la sua identità. La prima serata in piazza San Benedetto termina con “Volare”, “felici di stare – canta Al Bano – con voi a Polignano!”. Inutile dire, la standing ovation in suo onore.

La seconda serata è contrassegnata dagli ospiti Alan Friedman (“Gli inglesi – ha detto Friedman – si sono fatti male da soli, con la Brexit”) che ha presenato il suo libro “My Way”, una biografia non ufficiale di Silvio Berlusconi. C’era anche Daniela Santanchè, per presentare il suo libro “Sono una donna sono la santa”, punzecchiata dal sempre divertente Dario Vergassola.

Sgarbi al Festival di Polignano
Sgarbi al Festival di Polignano
Clelia Conte, direttrice di Gazzetta dal Tacco e Dario Vergassola
Clelia Conte, direttrice di Gazzetta dal Tacco e Dario Vergassola

La terza serata termina sempre in piazza San Benedetto con Vittorio Sgarbi che non risparmia nessuno. Critica l’idea di togliere le palme in via Sparano a Bari “un cubetto di cemento – dice Sgarbi – è una merda, mentre le palme sono la presenza di Dio”. E rincara: “Peggio per l’Unesco se non vogliono Lecce nella lista del patrimonio Unesco”. Spara a zero sulle Regioni (“che – dice Sgarbi – non servono a un ca..o!”). E difende a spada tratta coloro che sfidano il mare e la morte facendo i viaggi della speranza dai loro paesi fino in Europa. “Sono dei disperati – dice Sgarbi – non sono dei clandestini. E’ un disperato chi decide di mettere a rischio la propria vita e quella dei propri cari, per raggiungere un posto migliore e allontanarsi dalla guerra dei loro Paesi. Non è un clandestino – continua Sgarbi – e questo lo ha capito soltanto il Papa. E’ l’amore per l’uomo che ha ispirato la nostra Costituzione. E noi, persone civili, abbiamo il dovere di aiutare il prossimo, fino in fondo grazie alla nostra moralità cristiana”.

Un gruppo di volontari fedelissimi al Festival
Un gruppo di volontari fedelissimi al Festival

Sempre nella terza serata, è ospite di Dario Vergassola (che, spiazzato dalla logorrea dell’invitato, resta a bocca asciutta) il segretario nazionale Cgil Fiom, Maurizio Landini. “Perché con lo stesso lavoro, non ci sono le stesse retribuzioni e gli stessi diritti?” ha detto Landini. E poi a proposito dei migranti, ha detto “Fino a quando ci sono polemiche sugli emigrati, non andremo mai da nessuna parte e rischiamo pure grosso” . E ha concluso ricordando una canzone di  Gaber: “La coscienza è come l’organo sessuale: serve a dar la vita e serve a pisciare”.

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Rosella Santoro sfoggia un abito scintillante che esalta la sua magnifica silhouette

Nell’ultima serata, Enrico Mentana ha presentato “Il difficile mestiere del giornalista: passionaccia ma anche fortuna”. Mentana ha ricordato che chi ha questa passione che gli scorre nelle vene, non è facile farla diventare mestiere, ma riprendendo il proverbio “chi la dura, la vince”, chi vuole davvero, può farcela. Anche se, non siamo d’accordo: perché in questo mestiere, non ci vuole fortuna, ma ci vuole la conoscenza potente, che raccomanda il potenziale giornalista di turno. Ci vuole la raccomandazione, non la fortuna, caro Mentana!

 

Rosella Santoro
Rosella Santoro- Libro Possibile 2016

Di fortuna, invece, si può proprio parlare di questo Festival del Libro Possibile, che partito in sordina, nei primi anni del nuovo secolo, ha trovato consistenza e stabilità nel tempo. Fortuna e talento: è la giusta combinazione che ha contraddistinto Rosella Santoro, la direttrice artistica. La peculiarità di questo Festival sono i volontari: tantissimi e tutti giovani, che con grande dedizione, hanno contribuito strategicamente al successo di queste calde notti di luglio a Polignano.

Volontari
Volontari

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Al Bano Carrisi al Libro Po
Al Bano Carrisi al Libro Po

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