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LIBRO POSSIBILE. GABRIELLA GENISI HA “CUCINATO” IL GIALLO SPAGHETTI ALL’ASSASSINA RISCUOTENDO UN SUCCESSO IMMEDIATO

 ROMOLO RICAPITO
Presentato al Festival del Libro Possibile di Polignano a Mare il nuovo romanzo di Gabriella Genisi “Spaghetti all’assassina” (edito da Sonzogno) che è già un grande successo a pochi giorni dall’uscita nelle librerie.

La presentatrice dell’evento, Grazia Rongo di Telenorba, ha definito il testo “un delitto in cucina nella Bari noir“.
Gabriella Genisi ha parlato del titolo – suggeritole dall’amica giornalista Chicca Maralfa, che ha salutato dal palco- come ispirato da un piatto  tipico barese, caduto un po’ nel dimenticatoio e la cui ricetta è contenuta nel volume.
La popolare scrittrice ha tenuto a precisare però che i suoi libri più che dei gialli sono degli spaccati di  costume , nella fattispecie  inerenti la città di Bari , oppure essi esplorano  paesaggi e province  dei dintorni del capoluogo pugliese.
All’incontro ha partecipato l’avvocato penalista Nino Ghiro, presenza gradita sul palco dalle spettatrici, in quanto la troppa bellezza delle astanti (Genisi, Rongo e per giunta Daniela Mazzacane, che fungeva da coordinatrice ) risultava un po’ imbarazzante per le spettatrici medie.
L’avvocato ha definito l’ultima fatica della Genisi piena di argomenti e sfaccettature  che esplorano  i tratti della femminilità più vera.
“Ma la donna nel libro risulta vittima anche di vendette e soprusi”.
Definire giallo questo  libro, o  più in generale la narrativa della Genisi ( quella ,con protagonista la commissaria Lolita Lobosco ) è riduttivo essendo anche  il suo più recente prodotto editoriale uno  spaccato del sud. Non soltanto  “sotto esame” è  il meridione d’Italia   , ma anche altre città del Mediterraneo, anche estere, come spunti e suggestioni.
Grazia Rongo ha rilevato che  i personaggi femminili sono “contraddittori come solo noi donne sappiamo esserlo” identificandosi appieno nei ruoli .
Ma Genisi ha detto qualcosa in più riguardo il sociale, in generale: “noi donne stiamo diventando più forti, facendo rete tra noi. Prima ci si confrontava soprattutto con le rivalità”.
Nello specifico, ha commentato Gabriella Genisi, la “sua” Lolita Lobosco è forte nel lavoro, come deve necessariamente esserlo, essendo una tutrice dell’ordine e della legalità, ma risulta però debole nel privato, in particolare nei sentimenti, ovviamente quelli  amorosi.
Il tacco 12 è da sempre una caratteristica che contraddistingue Lolita, “un talismano per la risoluzione dei casi”.
La trama di questo Spaghetti all’assassina verte sull’omicidio di un ristoratore, tale Stramaglia, che finisce “incaprettato” nel ristorante che gestisce.
A tale proposito, l’avvocato Ghiro si è detto colpito dalla realtà processuale  che il romanzo di Gabriella Genisi ricostruisce,   molto attinente alla realtà, con colpi di scena inattesi come spesso avviene nei tribunali, soprattutto riguardo recenti e molto pubblicizzati casi di cronaca nera.
I piani del racconto sono così davvero poliedrici come i personaggi, quelli femminili soprattutto, mentre i caratteri maschili risultano più defilati.
Gabriella Genisi ha realizzato come  le donne nell’ultimo secolo si siano  riappropriate della scrittura, restituendo giustizia e verità al mondo femminile, che ricostruiscono direttamente, senza l’ingerenza maschile.
“Non uso le  tecniche narrative classiche del giallo-ha chiarito la Genisi- ma mi baso su una semplice suggestione che, sviluppata con la mia fantasia, spesso sorprende anche me”.
Gabriella ha concluso : “noi scrittori non esistiamo senza i nostri lettori”, ringraziando il pubblico che la segue sempre più numeroso,  anche negli incontri “possibili” di Polignano a  Mare.

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