E’ morto ieri nella sua casa barese  di via Argiro, tra le braccia della amata moglie Rosa Cicolella, il grande pittore barese Gennaro Picinni.

Amato dai baresi, i suoi magnifici quadri sempre ricchi di colori accesi ed inquietanti, sono presenti in quasi tutte le case dei suoi concittadini. Gennaro Picinni nasce a Bari nel 1933 ed il successo arriva negli anni 50, quando abbandona lo stile astratto dei pittori di Milano ed approda a Roma dove viene apprezzato per il suo stile artistico molto originale e da lì in tutto il mondo, sarà soprannominato il ‘pittore fiammingo delle Puglie’ per via degli spunti pittorici che ricordano i pittori fiamminghi. Nei suoi quadri ci sono la luna, il sole, il gallo, le nature morte, Venezia ed il Petruzzelli, forse uno dei suoi soggetti preferiti. Molte le serigrafie da lui realizzate. La sua Pittura va aldilà del quotidiano e si allarga all’infinito fino a raggiungere note esistenziali. Ma il suo respiro è ampio: parte dalla Puglia ed arriva a New York o in Messico.

Fino all’ultimo scrive di politica e costume sulla Gazzetta del Mezzogiorno, coinvolgendo i lettori con ironia e saggezza. Sempre riservato e gentile con tutti, lascerà un grande vuoto nella vita artistica, culturale e mondana della sua amata Bari.

31 agosto 2022