Sei qui
Home > Cultura > BARI- Conferenza sul Futuro dell’Europa

BARI- Conferenza sul Futuro dell’Europa

di Francesco Guida

Si è svolto a Bari il 28 aprile presso l’Università degli Studi Aldo Moro presso l’Aula Starace del Palazzo Del Prete, l’incontro per la Conferenza sul Futuro dell’Europa. Ha presieduto la Professoressa Angela Maria Romito, docente di Diritto dell’Unione europea (UNIBA) e introdotto la dott.ssa Simona Ciullo, Segretaria del Movimento Federalista Europeo della Puglia.

ds- Ennio Triggiani e Simona Ciullo, al centro Angela Maria Romito  e a sin. i relatori

Le Relazioni

Prof Ennio Triggiani

Il Prof Ennio Triggiani, emerito di Diritto dell’Unione Europea( UNIBA), ha parlato della necessità di produrre energia autonoma puntando anche sulle pale eoliche che oltre ad essere più eleganti dei “mostri” dell’energia elettrica rappresentano la necessità di creare un’energia verde e autonoma anche coi pannelli solari. Ciò spingerebbe ad una politica di energia comune legata al principio di solidarietà senza del quale non può funzionare l’Unione Europea. Bisognerebbe quindi andare incontro alla Polonia se gli verrà bloccata l’erogazione del gas dalla Russia. Per la difesa c’è stata questa novità della “Bussola strategica” che ha previsto un rafforzamento nel quadro delle cooperazioni strutturate permanenti. Il Trattato di Lisbona in materia di difesa prevede la possibilità di attivare una forza di pronto intervento di 5000 uomini. Ma il discorso è ancora limitato perché il concetto di difesa comune in ambito di pace è quello di razionalizzare le spese per la difesa e dimezzarle con dei mezzi avanzati quindi diminuire la spesa complessiva e dedicare tante risorse all’occupazione, ai problemi sociali, all’energia verde e così via. Questa è una strategia vincente! Si spende fin troppo per armi che si spera non debbano essere utilizzate: questa è la contraddizione palese. Oggi non si può fare a meno di un’Europa più integrata. All’ Europa federale si arriva tramite una spinta dal basso e sono i giovani che devono volerlo. Per essere vincente l’Europa deve essere più integrata.

Durante lo svolgimento dell’incontro si è fortemente sostenuta l’idea di rafforzare l’economia interna europea ricorrendo alla federazione.

Giuseppe Valerio, Presidente dell’ AICCRE Puglia, ha ribadito la necessità della riforma dei trattati, di ridimensionare i casi in cui venga richiesta l’unanimità per alcune decisioni del Consiglio Europeo e il più frequente ricorso per alcuni temi (es. euro),ricorrendo al l’Istituto della cooperazione rafforzata.

Gli interventi Programmati

Giuseppe Abbati, Segretario AICCRE Puglia. Nell’ottica dell’Europa come entità di minoranze (attuali 28 Stati), vanno rafforzate quelle regionali omogenee tra le quali quelle del Mediterraneo, zona strategica come lo è sempre stata per i continenti che siaffacciano (Europa, Asia e Africa), in particolare nella situazione attuale, i conflitti dell’Est Europa, impediscono il trasporto di grano e di altre risorse alimentari dall’Europa al continente africano. Da ciò ne deriva carestia in Africa con il ribaltamento degli effetti sul nostro continente per l’aumento della pressione migratoria.

Nicola Cristofaro, Responsabile dell’Ufficio del Dibattito MFE Puglia ha evidenziato l’opportunità di rettificare il principio di Schuman per il quale “se passano le merci non passano gli eserciti”. Lo strumento economico non può essere l’unico che possa garantire la pace e i diritti del pianeta. Infatti vincolare il futuro dell’Europa a rapporti economici con degli Stati che non rispettano i diritti umani e le convenzioni internazionali, affidandosi solo al libero mercato, senza tener conto dei livelli di democrazia dei partner commerciali, può creare seri problemi di sopravvivenza economica e di pace sociale all’interno degli Stati membri. Eclatante il caso della Russia alla quale abbiamo affidato più del 60% del nostro fabbisogno energetico condizionando fortemente le nostre economie . Il libero mercato non deve essere l’unico parametro che serva per intrattenere rapporti anche con stati che non siano ne liberali ne democratici. Forse ciò potrebbe costituire un arretramento nella relazioni internazionali ma l’Europa non si può permettere il lusso degli Stati Uniti i quali all’interno ritrovano le loro componenti strutturali per la loro economia (materie prime, energie ecc.)

L’evento era in compartecipazione per le persone esterne all’Università che si sono collegate con l’apposito accesso da internet.

sn. Santa Vetturi, Segretaria MFE-Bari e a ds. Clelia Conte, responsabile comunicazione MFE- Puglia

Lascia un commento

Top