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Al Bif&st con Miriam Leone… la mia Eva Kant

di Rossella Cea 

Bella, bionda, enigmatica, indipendente ma soprattutto di una sensualità elegante e travolgente. Così ho sempre immaginato il personaggio di Eva Kant, la compagna di Diabolik, personaggio fumettistico nato negli anni ’60 dalla mente geniale di Angela Giussani, moglie dell’editore Gino Sansoni, che all’interno dell’Astoria, aveva creato una propria piccola casa editrice battezzata  Astorina. Riflettendo su ciò che potesse risultare un prodotto vendibile ebbe l’intuizione di realizzare un fumetto a formato tascabile, che fosse di facile lettura per i pendolari e che fosse poi possibile mettere velocemente in tasca.

Eva Kant disegnata dalla giornalista Rossella Cea. Il fumetto ha una forte somiglianza con Miriam Leone che ha interpretato Eva guadagnandosi il premio Anna Magnani come migliore attrice

Il pubblico prescelto, i pendolari dal ritorno da lavoro, avrebbe potuto essere interessato a leggere qualcosa che fosse coinvolgente ma di facile lettura e di breve durata, per poter essere letto per intero durante un breve viaggio in treno. Era quindi necessario creare un personaggio che incutesse timore ma anche che suscitasse ammirazione per la sua genialità e audacia. Nel novembre 1962, ispirato a Fantômas e a Fantax, un altro personaggio dei fumetti creato in Francia nel 1946, venne creato Diabolik, un eroe di gran classe che avrebbe rilanciato con successo il fumetto noir in Italia.

Le caratteristiche di quest’opera a fumetti sono quelle del noir francese, diciamo in un certo senso ‘italianizzato’, le scene, nelle prime edizioni di un sapiente e affascinante chiaroscuro, spesso sono caratterizzate da una sorta di atmosfera rarefatta e indefinita, come se non vi fosse una risposta alle tante domande che aleggiano su personaggi e situazioni. La  caratterizzazione dei personaggi è spesso bivalente, ma in questo senso ben definita, poiché il tutto contribuisce a creare una sorta di mistero insondabile. È stato quindi complesso per me negli anni 2000,  reinterpretare questo personaggio con i miei disegni, cercando di dare ad Eva un volto moderno, ma cercando nello stesso tempo di non perdere il senso dell’opera originale e la sua bellezza. Un capolavoro che avrebbe cambiato la storia del fumetto. Nella mia mente però le fattezze di Eva Kant già assomigliavano sorprendentemente a quelle della nota attrice siciliana Miriam Leone, e me ne sono resa conto quando, presenziando al Bif&st, ho potuto osservarla di persona.

Bif&st 2022
Miriam Leone al Bif&st nel Salone Margherita

Miriam Leone ha ricevuto qui a Bari in occasione del prestigioso festival, il Premio Anna Magnani come miglior attrice per l’interpretazione di Eva Kant nel film ‘Diabolik’ dei Manetti Bros, ultima rivisitazione cinematografica della celebre storia a fumetti, dando prova di grande sensibilità e professionalità, acclamata dal pubblico barese e assediata dalla stampa. Nelle sue parole ritrovo parte dei quesiti che all’epoca anche io mi ero posta, accingendomi a rappresentare artisticamente quel personaggio. Comprendo quindi quanto sia stato difficile per lei calarsi in quel ruolo: “Non è stato semplice interpretare un ruolo che nasce da un’opera fumettistica, poiché è difficile cifrarne l’aspetto psicologico o soddisfare le aspettative di tanti appassionati. Raccontare una storia d’amore che è diventata eterna. Con Eva Kant l’oggetto si fa soggetto, non si tratta più di una donna creata ad ornamento dell’uomo ma di una donna consapevole che prende le sue decisioni autonomamente, che sa badare a se stessa e con una propria personalità ben definita. Ci siamo approcciati al lavoro con grande rispetto e studio dei personaggi, delle ambientazioni e dei costumi. Mi sono presentata al provino già vestita da Eva Kant e alla fine mi hanno detto: Eva Kant sei proprio tu! Eva Kant e Diabolik alla fine sono due personaggi di grande eleganza poiché il mondo intorno a loro è profondamente marcio. Il pubblico empatizza con loro perché hanno un’etica di rispetto non comune. Poi quello che mi ha affascinato è che quando Eva Kant decide di diventare la compagna di Diabolik non può più mostrarsi in società con il suo vero volto. Mi è sembrato un atto simbolico molto significativo. Abbiamo creato dei personaggi da commedia seria, io stessa ho preso lezioni di tennis e di violino per molto tempo per cercare di immedesimarmi nella parte. Mesi di lavoro che si traducono in pochi istanti di scena. Nella mia vita ho affrontato una molteplicità di ruoli ma era la prima volta che mi confrontavo con questa realtà e questo particolare linguaggio. È importante avere un linguaggio che abbracci l’identità, essere sempre oggettivi anche con le parole.”

Miriam Leone al Bif&st- Salone Margherita

Miriam Leone ha debuttato nel 2010 come attrice sia sul grande schermo con il film Genitori & figli, Agitare bene prima dell’uso, di Giovanni Veronesi, sia sul piccolo schermo con il film tv Il ritmo della vita, diretto da Rossella Izzo. Nel corso della sua carriera si e cimentata in diversi ruoli, interpretando personaggi complessi e dalle varie sfaccettature. Le ricordiamo per esempio nella fiction ‘Non uccidere’ o nella produzione kolossal internazionale dedicata alla storia dei Medici. 

“In questo momento sono in una fase della mia vita In cui mi piace scegliere film che mi rendono contenta di svolgere questo mestiere, di svegliarmi la mattina e andare sul set con entusiasmo, devo sentirmi completamente coinvolta nel progetto. Quindi tendo a scegliere ruoli in cui possa divertirmi dopo aver interpretato personaggi anche complessi e difficili da raccontare. Il ruolo di Eva l’ho sentito perfetto per me fin da subito”.

foto- Alessandro Roja (Giorgio Caron) con Miriam Leone (Eva Kant)  nel film "Diabolik"

La ricostruzione scenografica anni ’60 del film dei Manetti Bros riflette a mio avviso l’eleganza formale della regia e restituisce una fantastica immagine di una Clerville da melting pot, tra metropoli statunitense e particolari tutti italiani. La storia è strutturata su dinamiche abbastanza semplici tipiche dei fumetti dell’epoca. Vien fuori un prodotto che mescola suggestioni da noir francese ad elementi pop tipici di un classico James Bond o di un Batman, con un umorismo più implicito ma altrettanto efficace e godibile.

4 aprile 2022

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