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Le parole forti di Biden per la libertà e la democrazia

di Anna Gomes

Mariupol

“Don’t be afraid!“ con questa frase di Giovanni Paolo II, il nostro ex Papa Wojtyla, il Presidente americano Joe Biden si rivolge ad una piazza gremita di polacchi a Varsavia. Le bandiere sventolano, quelle ucraine e quelle a stelle e strisce. “La libertà e la Democrazia vanno difese fino all’ultimo respiro” è questo il messaggio forte del Presidente americano. “Putin ha voluto sfidare l’Occidente, ma l’Occidente è più che mai unito e solidale nel nome della Democrazia” e continua “La Nato non si tocca”. Il tono della voce è deciso, fermo e altisonante: Biden entra nella storia del 21^ secolo, i nostri nipoti leggeranno a gran voce il suo discorso. “Quell’uomo non resterà al potere” pronuncia, rivolgendosi a Putin, lo Zar di Russia che sferrando l’attacco all’Ucraina, sta sconvolgendo il mondo. “Il mondo Occidentale vuole la libertà e la democrazia, l’Ucraina vuole la libertà! Non possiamo assistere a questo massacro senza partecipare attivamente come cittadini Europei.” E cita l’Albright, prima donna sottosegretario alla difesa, scomparsa recentemente, come esempio vivente di testimonianza per la Democrazia nel mondo. Intanto ringrazia il popolo Polacco per l’accoglienza ai profughi Ucraini e la grande azione umanitaria che svolge in questo momento drammatico. La presenza del presidente Biden in Europa, ad un mese dall’invasione russa in Ucraina, non può che confermare la profonda intesa tra Stati Uniti ed Unione Europea. Insieme alla Polonia, l’Italia è in prima linea per l’accoglienza umanitaria che in questi giorni si mette in azione. Oltre agli aiuti umanitari, il Presidente americano ha inviato un ingente somma di denaro a sostegno della popolazione Ucraina. Intanto, la guerra continua, è proprio di stamane la notizia che sono stati appena bombardati i depositi di greggio e le scorte alimentari per i rifugiati. 

La città di Mariupol continua a spegnersi, sotto i bombardamenti, con acqua che manca e scorte alimentari insufficienti. I corridoi umanitari sono bloccati e la capitale Kiev si prepara a difendersi dall’attacco russo. Dal mar Nero la flotta Russa si avvicina ad Odessa. Tra le macerie, si alza la voce di un bambino: ”Ho una pistola ad acqua, con quella al massimo vi prenderete un raffreddore!”.

27 marzo 2021

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