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Dall’antico Egitto alla Germania ariana: storia dell’antisemitismo in Europa

Richard Wagner

di Cinzia Santoro

Io sono la più tedesca delle persone, io sono lo spirito tedesco, guardate l’incomparabile magia delle mie opere,
confrontatela con qualsiasi altra,
non potere dire altro che questo è  tedesco.
Tedesco è qualcosa di meraviglioso
perché è umanamente più bello di qualsiasi altra cosa
e io potrei appartenere soltanto a un simile popolo.
Io ho un nutrito un rancore a lungo represso per questo affare ebraico.
E quest’odio è necessario quanto il fiele lo è al sangue.
Ricordate, l’ebraismo è la cattiva coscienza della civiltà moderna e l’unica salvezza per l’ebreo errante sta nella tomba.
Riflettete ebrei c’è un solo modo per scongiurare la maledizione che grava su di voi:
l’annientamento.

Richard Wagner, compositore

I primi episodi di antisemitismo risalgono all’antico Egitto ma il sentimento popolare antigiudaico si rafforza con il cristianesimo, in particolare dal 300 d.c. quando il cristianesimo diviene religione di stato. L’ antigiudaismo si configura anche per motivi economici, in quanto in quel periodo ai cristiani non era permesso prestare denaro con interessi mentre gli ebrei erano completamente svincolati da queste proibizioni.
Con la prima crociata santa  i “nemici di cristo” vengono massacrati in Europa prima che a Gerusalemme.
Le false credenze, l’odio sociale e le teorie razziste trasformano l’originaria intolleranza religiosa per gli ebrei nel moderno antisemitismo. E il popolo di Davide subisce nei secoli successivi discriminazioni e emarginazione in tutti gli stati del vecchio continente. Neanche con l’illuminismo si riesce a spezzare questa realtà e addirittura il XVIII secolo incanala l’antisemitismo in un vortice di intolleranza bieca. Tuttavia dopo la Francia, solo la Prussia nell’ ottocento riconosce agli ebrei uguali diritti come gli altri cittadini. Nella metà del ottocento l’antigiudaismo si innesta sui  nascenti nazionalismi e sui movimenti antidemocratici. Eclatante è l’affaire Dreyfus, che vide l’ufficiale ebreo francese, accusato ingiustamente di aver trasmesso segreti militari alla Germania e imprigionato sull’isola del Diavolo. La vicenda giudiziaria contribuì a fortificare le pericolose derive del nazionalismo e del revancismo tedesco.

Ma ancora più grave è l’antisemitismo russo, fomentato dal falso storico “I Protocolli degli anziani Savi di Sion” creato ad arte dalla polizia segreta zarista per alimentare l’odio verso i giudei e stampato in sette lingue diverse.
Negli anni trenta la Gran Bretagna e l’Italia riconoscono loro la cittadinanza. Ma paradossalmente, l’emancipazione fomenta ancor di più l’odio razziale,  si pretende che gli ebrei rinneghino la loro religione in cambio del pieno riconoscimento dei diritti civili. In Germania le radici antisemite sono ben radicate nel primo dopoguerra  con il culto del popolo tedesco per la razza ariana che riconosce nei tratti somatici il riflesso delle qualità interiori. L’ ebreo è in realtà l’opposto della fisicità ariana: il naso adungo, gli occhi piccoli, il fisico allampanato esprimono per i tedeschi, l’indole malvagia di questa gente errante, incapace di mettere radici.


L’antisemitismo di Hitler sfrutta la componente razionale dell’odio, si costruisce su se stesso e si organizza, divenendo un fattore di mobilitazione politica con uno scopo ben preciso. Da lì a poco la notte dei cristalli, la guerra e le deportazioni che dovevano consentire alla razza ariana il raggiungimento dei grandi obiettivi del fuhrer. L’antisemitismo penetra nella vita sociale tedesca e la plasma secondo i suo principi. Hitler aveva assorbito l’odio verso il popolo giudaico in Austria negli anni della sua giovinezza e si convince che tutta l’esistenza della razza ebraica si fonde su una grande bugia. Hitler rappresenta l’ebreo non solo come uno sporco capitalista ma anche come un agitatore e sobillatore sociale facendo leva sulle paure recondite della massa. E va avanti nel suo folle sogno in cui la forza ariana sia la sola in grado di sottomettere il mondo e annientare il popolo ebraico.

28 gennaio 2021

One thought on “Dall’antico Egitto alla Germania ariana: storia dell’antisemitismo in Europa

  1. da non dimenticare le scelleratezze commesse contro un popolo che non ha nulla di inferiore rispetto agli altri popoli. Esiste solo la specie umana, che si distingue da quella del mondo animale.

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