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Una fiaccolata per Madda una bambina vittima di una giustizia lenta cieca e misogina

STORIA DI MADDA che scrivwe a babbo natale


di Cinzia Santoro

” Caro Babbo Natale a Natale portami a casa”. Storia di Madda.

CUNEO- Giovedì 23 dicembre alle 17,30 presso il municipio si riuniranno per la fiaccolata di solidarietà.

Il Natale è la festa dei bambini, i cristiani festeggiano la nascita del piccolo Gesù. Lui palestinese ebreo, nato da una giovane ragazza madre e amato come un  figlio, da un falegname di Nazareth.  Un bambino, una famiglia, una storia.
E di una  bambina, della sua famiglia  e della loro storia ci occuperemo in questo articolo.

Storia di Madda. lettera a babbo natale


Lei è Madda, sette anni, da più di un anno è affidata a un uomo e una donna che si fanno chiamare mamma e papà.
La sua è una storia forte e la magistratura dovrà chiarire ciò che realmente è accaduto. Strappata alla mamma e ai fratelli, Madda è la vittima immolata in nome di una giustizia lenta, cieca e misogina. Il caso è emblematico, rientra tra gli allontanamenti di minori in nome della Pas, sindrome di alienazione parentale inesistente,  per la  cui applicazione nei tribunali minorili,  l’Italia è  stata condannata dalla Corte Europea per i Diritti Umani.
Madda ha una mamma, Alma,  una donna dolce e coraggiosa e tre meravigliosi fratelli che l’amano e desiderano che la loro sorellina torni a vivere a casa.
Scrive nella letterina di Natale:
“Caro Babbo Natale sono Madda e quest’anno sono stata buona, molto buona e mi piacerebbe tornare a casa…”
.
Immaginiamo di essere piccoli e di essere costretti a vivere con degli estranei, sapendo che la tua mamma e i tuoi fratelli sono a casa e non possono incontrarti.  Per un bambino credo sia  l’incubo peggiore che possa capitare di vivere. Ma quali sono i sentimenti che si  provano  in una situazione del genere? Senso di colpa, il piccolo si sente “espulso” dalla famiglia e non ha più i punti di riferimento. Paura, confusione, ambivalenza, rabbia, sbalzi d’umore e tristezza sono solo alcuni dei sentimenti che agitano l’animo di un bambino strappato alla sua famiglia d’origine. Così la piccola Madda vive la sua giovane vita e con la forza vitale che contraddistingue i bimbi, scrive la lettera a Babbo Natale, il papà buono che non delude.
Lei vuole tornare a casa. E casa per Madda sono l’abbraccio rassicurante di Alma e l’allegria dei suoi fratelli. La nanna nel suo lettino, il bacio del buongiorno della mamma, i giochi nella sua cameretta,  il pranzo della domenica e la sua routine quotidiana.  Casa è per ogni bambino l’amore e il calore della sua famiglia. E la Immaginiamo felice, con il cucciolo di casa sul divano, mentre guarda i cartoni preferiti.
Ma la realtà è diversa e anche la sua mamma e i suoi fratelli non restano in silenzio e per il 23 dicembre hanno organizzato una fiaccolata per chiedere che Madda torni a casa, non solo per Natale ma per sempre.  E sotto l’albero, a attenderla  ci sarà l’unicorno interattivo, il costume da poliziotta, la coniglietta Betsy e i libri da principessa. Tutto per  veder brillare di gioia  gli occhi della piccola Madda.

madda

One thought on “Una fiaccolata per Madda una bambina vittima di una giustizia lenta cieca e misogina

  1. Il Pas è assurdo la bambina dovrebbe andare scuola a. Giorni alterni in due città diverse se non regioni o stati diversi.. stessa cosa per l’abitazione. Ricordiamoci del giudizio di Salomone

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