Anna Materi

Ieri 3 dicembre presso la Biblioteca della Scuola primaria “G. Marconi” a San Cataldo a Bari, a conclusione del progetto “Ciak! In arte giardino” a cura dell’APS “Genitori Marconi”, Terry Marinuzzi ha presentato il saggio di Anna Materi “La città che partecipa, l’esperienza delle Reti civiche urbane a Bari”, edito da Les Flaneurs edizioni.

Lo studio parte dallo sviluppo della tesi di laurea di Anna Materi “Le Reti civiche urbane, una declinazione della cittadinanza attiva” in Sociologia generale con la prof.ssa Armida Salvati.

 L’analisi sociologica e culturale della Misura “Reti civiche urbane”, adottata dalla Città di Bari, ha permesso dapprima di analizzare appunto le fonti sociologiche dalle quali la Misura prende spunto, per poi, in via sperimentale attraverso una serie di interviste in profondità, intervistare i protagonisti della Misura stessa, i referenti di tutte le dodici Reti, i funzionari del Comune, le facilitatrici, il responsabile della Comunicazione, il dirigente del Comune di Bari il dott. Vitandrea Marzano, artefice ed ideatore della Misura RCU. In appendice anche l’intervista al Sindaco di Bari Antonio Decaro, che racconta l’esperienza Reti civiche, anche e non solo, alla luce degli ultimi avvenimenti pandemici.

La Misura per tre anni ha coinvolto centinaia di cittadini, volontari, parrocchie, associazioni, in un unico cammino di speranza e di attivismo civico come non mai nella città di Bari. Questo cammino ha trasformato vivamente il modo di fare partecipazione, rendendo i cittadini fruitori attivi e non più passivi del nuovo senso di comunità. Ciò che si sta sviluppando a Bari, con aspettative alcune realizzate e altre incompiute, è una cittadinanza attiva nella partecipazione condivisa. Di tutto ciò parla il libro di Anna Materi: “Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla stesura, uno su tutti il dott. Marzano, il mio mentore. Ha visto ciò che tanti di noi non riuscivano neanche ad intravedere nello sviluppo di questa Misura. L’opera di nascita e di sviluppo della cittadinanza attiva, con tutti i “problemi” che questo sviluppo comporta, ha generato una nuova impronta della Città di Bari, tanto che alla 17a Biennale di Architettura a Venezia RCU è stata riconosciuta come buona pratica nazionale di resilienza urbana. Dobbiamo proseguire lasciando nuove impronte e nuove indicazioni. Da RCU sono nate tante gemme che chiedono ora di poter splendere”.

L’autrice è disponibile per le presentazioni del volume, previo accordo con l’editore Les Flaneurs.

6 dicembre 2021