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BARI-Alla Galleria DIVITAS la  mostra  personale Giorgio Celiberti

Dal 15 Novembre al dicembre 2021, presso la Galleria DIVITAS, Bari, viale Orazio Flacco 13/b, sarà allestita la mostra personale “Il dovere della memoria” dell’artista friulano Giorgio CELIBERTI.
Armonie Riverse
Assessore Ines Pierucci
Gustavo Delgado

Inaugurazione lunedi 15 alle ore 18.00 alla presenza dell’Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Bari Dott.ssa Ines Pierucci, del giornalista Gustavo Delgado e dell’attore Lino De Venuto.

La Mostra è organizzata dal Presidente dell’associazione DIVITAS Andrea Lanzolla.

L’evento ha avuto il patrocinio della Regione Puglia e del Comune di Bari.

La mostra sarà visitabile, seguendo tutte le normative anti Covid, tutti i giorni dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 17,30 alle 21,00. Domenica chiuso.

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Ecco una breve scheda biografica dell’artista con le motivazioni del suddetto titolo.

Nato ad Udine nel 1929 è collega di studio di Emilio Vedova e già a 19 anni prende parte alla Biennale di Venezia ritenuta la massima aspirazione di tutti gli artisti. Si ricordano sue permanenze a Parigi, Bruxelles e Londra. Vanta ben 5 partecipazioni alla Quadriennale di Roma, oltre nuove presenze alle Biennali veneziane.

Delle numerose personali nei maggiori musei del mondo, memorabile quella tenuta al Grand Palais di Parigi nel 1989.

Giorgio Celiberti nel 1965 visita il lager di Terezin nella Repubblica ceca, dove migliaia di bambini ebrei prima di essere trucidati dalla furia nazista avevano impresso sui muri con graffiti, testimonianze della loro tragedia: una sorta di diario infernale che costituì uno shock emotivo indescrivibile per il giovane artista, tanto da rappresentare una svolta radicale della sua pittura. I disegni incisi sui muri, quei cuoricini, quelle farfalle simbolo di una libertà coartata, quelle “X” con le quali i piccoli reclusi conteggiavano i giorni della prigionia si impressero per sempre nella sua mente ed ancora oggi campeggiano sulle opere che il grande maestro produce. “Quello fu il momento più drammatico della mia storia di pittore” ebbe a dire in una testimonianza.

Questo il significato del titolo della mostra da ritenere per la città di Bari non solo un evento culturale o una proposta estetica, ma anche e soprattutto una testimonianza di altissimo valore etico. L’auspicio dei promotori della mostra è quello di una partecipazione attiva soprattutto da parte degli studenti e dei giovani in genere, si specifica che l’artista ha rapporti in Puglia in quanto i genitori sono nativi di Gioia del Colle.

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