Sei qui
Home > Cultura > Hubu re e Esterina Centovestiti per I teatri della Cupa a Novoli (Le)

Hubu re e Esterina Centovestiti per I teatri della Cupa a Novoli (Le)

Spettacoli, laboratori, incontri, danza, teatro per le nuove generazioni: fino al 31 luglio a Campi Salentina, Novoli e Trepuzzi prosegue “Ricucire”, settima edizione de “I teatri della Cupa. Festival del teatro e delle arti nella Valle della Cupa”.
Sabato 24 luglio a Novoli si parte alle 17 nel Palazzo Baronale con la prima Assemblea della parola sul tema Rete italiana “Europe Beyond Access” per discutere di alleanze possibili per un pari accesso alle arti degli artisti, professionisti e pubblici con disabilità. Dalle 20:30 al Teatro Comunale in scena “Hubu Re” di Factory compagnia transadriatica, spettacolo tout public per la regia di Tonio De Nitto, che ruota attorno a “Ubu Roi”, capolavoro di Alfred Jarry, che in questa occasione viene ribattezzato Hubu re a rimandare la presenza e il valore della disabilità (designata nell’immaginario comune con la lettera H). In scena si attraversa un classico del teatro scritto da un ragazzino, Jarry, che tra i banchi del liceo aveva iniziato a immaginare le prime avventure di Ubu, ritraendo in questa maschera distorta il mondo degli adulti e dei borghesi e, a guardarla bene, il ritratto di uno dei suoi professori di cui si prendeva gioco. Una sorta di epopea tragica e parodica dove la tirannia e la cieca conquista del potere fa i conti con l’eroismo di chi suo malgrado si immola per preservare la libertà; il gioco di una grande guerra tra ragazzini, pronti ad assecondare o sbugiardare l’adulto tiranno. La sfida più grande è stata quella di far vivere ai partecipanti un processo artistico di creazione professionale dove ognuno con le sue possibilità è un tassello fondamentale di questo affresco corale onirico e grottesco, che siamo sicuri possa restituire la magia di un incontro speciale. Dalle 22 nel Palazzo Baronale l’attrice Daria Paoletta propone “Esterina Centovestiti”, spettacolo tout public di Enrico Messina, un racconto del mondo dell’infanzia visto e raccontato dal vissuto di Lucia Ghibelli, una giovane donna che cerca di ricomporre con precisione i giorni della scuola e di quando, in quinta elementare, comparve in classe Esterina Gagliardo. L’arrivo di Esterina mette scompiglio nella vita di Lucia e non solo; il fatto che indossa sempre gli stessi pantaloni e ha il colletto del grembiule stropicciato; oppure che se ne sta sempre sola e non è facile comprendere quello che dice. Eppure, come spesso accade, le cose che non si riescono a capire, nel tempo, infine trovano una definizione e finisce che si rivelano fondamentali per la crescita personale di una bambina di dieci anni. Le vicende della storia mettono in luce le gioie e i dolori, le riflessioni più intime, le domande esistenziali, i perché inspiegabili di quell’età fragile e potente al tempo stesso. È una narrazione non prevedibile, tutt’altro che lineare che fa lo spettatore appassionato e coinvolto. Info, programma e prenotazioni www.iteatridellacupa.it.
Esterina Centovestiti

Domenica 25 alle 20:30 nel Teatro Comunale di Novoli la prima nazionale di Casa Barbablù un progetto di Principio Attivo Teatro dedicato al femminicidio, scritto e diretto da Otto Marco Mercante, sul palco con Francesca Danese. “Sono rimasto molto colpito da alcuni fatti di cronaca che hanno visto donne come vittime, uccise dai loro partner che dicevano di amarle. Mi sono chiesto come sia possibile che un marito, un fidanzato, un amante possa arrivare a tanto. Mi sono interrogato esplorando l’archetipo di Barbablu, l’uomo che “divora” le donne dopo averle sposate”, sottolinea l’attore e autore. “Ho voluto così sondare il rapporto di coppia, dall’amore che prima unisce, all’indifferenza e poi alla tragedia, per mostrare ciò che accade a molte donne, ma anche a qualche uomo, vittime di delitti maturati in famiglia, tra le mura domestiche. Ho voluto anche lasciare una componente immaginifica che corona la narrazione e si alterna, all’interno del racconto, per rimandare a visioni oniriche più profonde”.

 Alle 21:30 in Corte grande a Campi Salentina, invece, Giovanni Delle Donne e Massimo Giordano proporranno La Guerra di Rocco. “Alla guerra se parte tisi e se torna stisi”. Solo gli occhi di un picchiatello come Rocco, uno “scemo del villaggio” buono come il pane, possono portare in scena con leggera e dolorosa verità i fatti e le contraddizioni di una guerra. In scena la storia autentica della guerra del ‘15-’18 – Isonzo, Caporetto, Monte San Michele, Gorizia, Vittorio Veneto-, fatti che potrebbero raccontare ogni guerra, in ogni angolo del mondo. È puro lo sguardo di Rocco, che parte al fronte fidandosi dell’uomo, e si aspetta che ogni azione sia giusta e buona, per accorgersi che invece sono tutte senza senso e valore. La logica della guerra (e degli uomini che la fanno) muove da chiusi pensieri in chiuse menti, incapaci ormai di riconoscere il fratello, quand’anche ci fosse davvero un nemico da combattere. E Rocco salva la sua ingenua saggezza e muore cercando di dire, semplicemente, all’altro, sull’altro fronte, che la guerra è finita. Questo spettacolo nasce nell’anno del centenario della Prima Guerra Mondiale, in un pianeta che non ha mai abiurato alla guerra, non si è mai arreso alla pace.
Hubu re

Lunedì 26 alle 18 nel Palazzo Baronale di Novoli la giornata si aprirà con la presentazione di “A est del palcoscenico. Reportage dai teatri del mondo”, nuovo libro di Franco Ungaro, direttore dell’Accademia mediterranea dell’attore (Kurumy). Alle 18:30 e 19:30 nella Sala Don Pietro Serio (Piazza Della Libertà) a Campi Salentina, spazio al laboratorio performance “Technicolor” a cura di BlaBlaBLa. Dalle 20 si va in scena al Teatro Comunale di Novoli con “Paloma ballata controtempo”, spettacolo tout public di Factory Compagnia transadriatica e Teatro Koi con Michela Marrazzi e Rocco Nigro. È un dialogo tra due anime “Paloma”. Uno scambio scenico ed emozionale tra il fascino di una bambola, che riproduce con grazia e minuzia la realtà dei gesti di una donna anziana, e quello della musica, che quei gesti li ispira, li accompagna, li asseconda. Alle 21 in Piazza Libertà a Campi Salentina la compagnia El Grito proporrà, in anteprima regionale, Malamat. Lo spettacolo tout public è un appello circense all’umanità contemporanea. Attraverso musiche, equilibrismi e danze spericolate – ispirate da antichissimi costumi d’Oriente – la compagnia mostrerà un potere dell’essere umano in grado di scuotere la coscienza e risvegliare lo spirito assopito. Alle 22:15, infine, in Corte Grande, sempre a Campi, la compagnia Cranpi, in esclusiva regionale, presenterà “Fake Folk” con Andrea Cosentino, Alessandra De Luca, Lorenzo Lemme, Nexus, Dario Aggioli. Oggi più che mai, quello che manca non è guardare, ma guardarsi, abitare uno spazio reale e relazionarsi con persone fisiche. Ecco perché una festa invece di uno spettacolo. Fake folk è un progetto di riconquista critico-carnevalesca della piazza e del folklore attraverso le nuove tecnologie. Una finta festa tradizionale, ovvero una performance itinerante fatta di teatro, cabaret, musica, danza, video, e al contempo un gioco di ruolo che coinvolge i partecipanti nella reinvenzione dei propri usi e costumi: una riflessione su come oggi convivono le identità locali con un immaginario reso sempre più omologato dalla globalizzazione.
Il Festival I teatri della Cupa è ideato e organizzato da Factory Compagnia Transadriatica e Principio attivo teatro con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia “Custodiamo la Cultura in Puglia 2021 – Misure di sviluppo per lo spettacolo e le attività culturali”, Teatro Pubblico Pugliese, amministrazioni comunali di Campi Salentina, Novoli e Trepuzzi in collaborazione con BlaBlaBla e Il Coordinamento C.Re.S.Co per Lo stato dell’arte nei territori.

23 luglio 2021

Lascia un commento

Top