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Omaggio a Rino Gateano e concerto del trio di Longo,Ekland, Hasa al Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto

Venerdì 28 e sabato 29 maggio con l’omaggio a Rino Gaetano di Gaetano Cortese e il concerto del trio composto da Irene Lungo, Ekland e Redi Hasa proseguono le attività dell’Art&Lab Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto. I live, per consentire il ritorno a casa entro le 23 nel rispetto del coprifuoco ancora in vigore, prenderanno il via alle 20:30. Dalle 19, però, sarà possibile, in continuità con le precedenti stagioni artistiche, prenotare un tavolo per il pre-concerto per degustare primi e secondi piatti, insalatone, verdure, secondo stagionalità e freschezza e degustare i vini delle Cantine Duca Guarini di Scorrano. Le pietanze saranno servite, secondo le attuale direttive, tenendo in considerazione ingressi contingentati all’area ristoro, distanziamento, somministrazione senza manipolazione dei cibi.
Ekland e Redi Hasa

Venerdì 28 maggio (ore 20:30 – ingresso riservato ai soci 7 euro –  posti limitati e distanziati con prenotazione consigliata lumbroia@massimodonno.it – 3381200398) il cantautore Gaetano Cortese proporrà il suo omaggio a Rino Gaetano, scomparso all’alba del 2 giugno di quaranta anni fa, a soli 30 anni, a causa di un incidente stradale sulla Nomentana a Roma. Autore ed interprete di grandi successi come Gianna, A mano a mano, Ma il cielo è sempre più blu, Nuntereggae più, Rino Gaetano resta una figura chiave della musica cantautorale italiana. Leggero ed ironico ma sempre pungente e profondo, il cantautore calabrese ha rappresentato, e rappresenta tutt’ora, la musica d’autore che si fa denuncia, impegno sociale e civile. Dopo l’esordio nel 1974 con “Ingresso libero”, Gateano pubblicò altri cinque album “Mio fratello è figlio unico” (1976), “Aida” (1977), “Nuntereggae più” (1978), “Resta vile maschio, dove vai?” (1979), fino all’ultimo lavoro discografico “E io ci sto” (1980), lanciato pochi mesi prima dell’incidente mortale. 

Ekland Hasa

Gaetano Cortese, cantautore con una carriera ultraventennale alle spalle, esordisce nella band Cantina Sociale con la quale gira il Salento e partecipa a diversi festival, ricevendo molti apprezzamenti per l’originalità dei brani. Nel 2004 intraprende la carriera solista, che si rivela come un interessante punto di incontro tra rock, pop e musica d’autore, affrontando temi politici e sociali, esperienze personali. Nel 2012 esce il suo primo album autoprodotto “Siamo quel che siamo”, in collaborazione con il chitarrista e arrangiatore Riccardo Basile. L’anno successivo vince il concorso “Citofonare Cuccarini” con la canzone “Sarò”. Il 2016 è un altro anno ricco di soddisfazioni, a partire dal secondo album “Gae”,  passando per l’originale  tributo a  Rino Gaetano, fino all’uscita di “A he ya eh”, canzone scritta dal cantautore Maurizio Ferrandini, che tratta il tema del genocidio degli Indiani d’America.

Nel 2018 esce il terzo album “Le regole degli altri”, titolo che suggerisce con ironia e sottile sarcasmo l’attuale condizione dell’individuo del terzo millennio, costretto a consumare la sua unica vita, consapevolmente o meno, in un’infinita architettura di norme e regole (perlopiù calate dall’alto) delle quali non ha paternità o familiarità alcuna. Nello stesso anno avvia il progetto “Canzoni a tavolino” che lo vede scambiarsi opinioni e canzoni in libertà con gli amici e colleghi Mino De Santis e Luigi Mariano.
Sabato 29 maggio (ore 20:30 – ingresso riservato ai soci 7 euro –  posti limitati e distanziati con prenotazione consigliata lumbroia@massimodonno.it – 3381200398) sul palco le “Tempistiche irregolari” Irene Lungo e dei fratelli Ekland e Redi Hasa. Un pianoforte a coda tra gli ulivi per un live intenso e carico di emozioni, di ritmi e canzoni provenienti da tutti i lati del Mediterraneo. Un concerto intimo, nella parte pianistica iniziale, quasi cameristica. Nel prosieguo diviene un live fatto di linguaggi distanti, differenti: dalle canzoni balcaniche si vola a Napoli, passando per gole e anfratti di questo grande mare, carico di storie e di canzoni. Protagonisti della serata saranno: la voce di Irene Lungo, protagonista di numerosi progetti live dall’anima jazz funk, fusion, folk, popolare.
Gaetano Cortese

Specializzata in musica araba, world music ed elettro jazz, punta di diamante dei progetti artistici di Cesare Dell’Anna (Opa Cupa, Giro di Banda, ecc.); il piano di Ekland Hasa, concertista, compositore, docente e arrangiatore dalle numerose anime. Raffinato e graffiante, legato tanto al jazz quanto alla musica classica, alla composizione per orchestra come alle musiche etniche di tutto il mondo; il violoncello di Redi Hasa che in oltre vent’anni di carriera ha suonato, tra gli altri, con Kocani Orkestra, Mauro Pagani, Rita Marcotulli, Pacifico, Boban Markovic, Ambrogio Sparagna, Paolo Fresu, Mauro Pagani, Goran Bregovic, Giovanni Sollima, Maria Mazzotta. Nel 2017 è violoncellista ospite nel disco Carry Fire di Robert Plant, voce dei leggendari Led Zeppelin. Dopo aver lavorato per molti anni nell’ensemble di Ludovico Einaudi e, non ultimo, per il progetto “Seven Days Walking” (2019), a settembre è uscito, per Decca Records, “The Stolen Cello”, suo primo album solista.
Mercoledì 2 Giugno (ore 20:30 – ingresso riservato ai soci 7 euro –  posti limitati e distanziati con prenotazione consigliata lumbroia@massimodonno.it – 3381200398) appuntamento con la cantante salentina Maria Mazzotta affiancata dal fisarmonicista Vince Abbracciante. La sua particolare versatilità fa di Maria Mazzotta una tra le voci più importanti del panorama pugliese e, più in generale, della world music alla quale si accosta con estremo rispetto e meticolosa ricerca con riguardo alle caratteristiche vocali, e non solo, che contraddistinguono le varie culture.

Irene Lungo

Spaziando con naturalezza dalle sonorità del Sud Italia alle cadenze balcaniche, la sua sentita interpretazione coinvolge lo spettatore trascinandolo ed immergendolo nella cultura dei brani interpretati. Vanta numerose collaborazioni con artisti nazionali ed internazionali, tra questi: Bobby McFerrin, Ibrahim Maalouf, Rita Marcotulli, Ballake Sissoko, Piers Faccini, Justin Adams e Juldeh Camara, Mannarino, Orchestra di Piazza Vittorio, Hysni (Niko) Zela e Fanfara Tirana, Eva Quartet, Klapa Otok, Bojken Lako, Raiz, Roy Paci, Roberto Ottaviano, Raffaele Casarano., Bijan Chemirani, Mario Arcari.

Il suo ultimo album “Amoreamaro” (Agualoca Records) è stato tra i finalisti delle Targhe Tenco nella sezione “Interpreti”, al nono posto nella classifica internazionale Transglobal World Music Chart, redatta dai maggiori critici e giornalisti nell’ambito delle “musiche del mondo”, e – pochi giorni fa – ha conquistato la menzione della giuria internazionale del Premio Andrea Parodi. 
“Amoreamaro” propone dieci brani, di cui due inediti, che attraversano senza timore tutte le emozioni che questo sentimento può suscitare, trovando nel canto, come da tradizione popolare, la catarsi, la consolazione, la forza e la cura.  Si va dagli stornelli ai brani di tradizione riarrangiati ed arricchiti con nuove sonorità e parole, sino alle pietre miliari che hanno lastricato la strada della grande canzone Italiana come “Lu pisci Spada” di Domenico Modugno, “Tu non mi piaci più” portata al successo da Gabriella Ferri e “Rosa canta e cunta” della grande cantautrice siciliana Rosa Balistreri.
25 maggio 2021

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